Ripresa economica globale: cosa aspettarsi?

Violetta Silvestri

14 Novembre 2019 - 11:34

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Ripresa economica globale: cosa aspettarsi? Alcune previsioni sulla crescita mondiale

Ripresa economica globale: cosa aspettarsi?

La ripresa economica globale ci sarà, ma cosa aspettarsi? A rispondere a CNBC è Aruman Kapteyn, responsabile globale della ricerca presso UBS.

L’analisi della più grande banca svizzera parte dalla situazione attuale a livello mondiale: i livelli di crescita sono molto bassi e fortemente legati agli sviluppi della guerra commerciale.

I segnali che provengono dai mercati e dalle trattative USA-Cina continuano ad essere contrastanti, trascinando nell’incertezza la prospettiva di ripresa economica a breve e medio termine.

Oltre alla questione della guerra dei dazi, ci sono altri settori sui quali focalizzarsi per capire quale sarà il vero ritmo della crescita mondiale nei prossimi anni. UBS offre spunti di riflessione sui quali costruire una prospettiva di tipo economico-finanziario.

Ripresa economica globale: quanto pesa la guerra commerciale

È l’elemento chiave nelle analisi di mercato del momento: la guerra commerciale tra USA e Cina. Il nodo non sciolto dell’accordo sulle tariffe tra le due più grandi economie del mondo rischia di lasciare segni profondi su una possibile ripresa economica.

Come suggerito da Kapteyn, il quadro generale è dominato da una crescita del 2,6% su base annua, senza margini di miglioramento rilevanti nei prossimi tre trimestri. A questo si aggiunge la prospettiva poco chiara e non pienamente positiva della battaglia dei dazi.

Da quando - nel 2018 - gli Stati Uniti e la Cina hanno imposto tariffe sui beni da miliardi di dollari, i mercati finanziari sono rimasti colpiti. A frenare è stata anche la fiducia di consumatori e imprese.

Le aspettative di firma della cosiddetta Fase 1 tra i due giganti economici sono aumentate nelle ultime settimane, cosa che ha sostenuto azioni e asset più rischiosi.

Tuttavia, la mancanza di progressi nella firma dell’intesa ha intensificato le preoccupazioni. Il clima teso tra Cina e USA e le esternazioni non sempre rassicuranti stanno continuando a provocare oscillazioni di mercato non positive.

Kapteyn di UBS ha messo in guardia sui pericoli di una vera disconnessione nei mercati finanziari, con dati economici relativamente deboli in contrasto con le speranze di una svolta globale nei colloqui commerciali.

Il problema è che, anche se Stati Uniti e Cina arriveranno ad un accordo commerciale nelle prossime settimane, “economicamente non si potrà tornare indietro”.

Lo scenario attuale vede il settore auto alle prese con l’uscita dalla crisi, la crescita dell’area produttiva tech, che probabilmente si compierà nella metà del 2020 e l’incertezza delle attività shale.

La conclusione è che: la ripresa economica globale ci sarà, ma molto più tardi di quanto ci si aspetti e su un livello molto più piatto di quanto le persone immaginano.

La crescita mondiale secondo le stime FMI

A completare il quadro delle previsioni su una probabile ripresa economica globale ci sono le analisi del FMI. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le sue stime di crescita per il 2019 e il 2020.

L’istituto statunitense ha affermato che probabilmente il trend al rialzo da aspettarsi quest’anno sarà del 3%, in calo rispetto al 3,6% del 2018 e in riduzione di 0,3 punti percentuali nei confronti delle previsioni di aprile.

La crescita globale prevista nel 2020 sarebbe, invece, del 3,4%, in ribasso rispetto a quanto valutato sei mesi prima.

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