Ci sono diversi casi in cui si perde il diritto al reddito di cittadinanza; tuttavia, ad oggi non esiste ancora una procedura che consente ai cittadini di rinunciare spontaneamente a questa misura.
Anche se può sembrare strano ci sono delle persone che stanno riflettendo sulla possibilità di rinunciare al reddito di cittadinanza.
Questo perché alcuni di coloro ai quali l’Inps ha appena comunicato l’esito della domanda si sono resi conto che aderire alla misura non conviene. È il caso di coloro che utilizzando l’apposito servizio Inps hanno scoperto l’importo che gli verrà riconosciuto ogni mese, molto più basso rispetto alle loro aspettative.
D’altronde aderire al reddito di cittadinanza comporta il rispetto di determinati obblighi, tra cui:
- siglare un Patto per il Lavoro con il centro per l’impiego, con l’obbligo - ad esempio - di impegnarsi nella ricerca di un lavoro e di frequentare specifici corsi di formazione;
- dare la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività per un numero non inferiore ad 8 ore settimanali.
Può accadere allora che quando l’importo riconosciuto dall’Inps in base alla propria posizione economica (qui le informazioni su come calcolare il reddito di cittadinanza) sia molto basso il richiedente cambi idea sulla convenienza della misura, scegliendo di rinunciare a priori alla possibilità di percepire mensilmente un’integrazione al reddito familiare.
Dovete sapere, però, che ad oggi l’Inps non ha dato alcuna istruzione operativa su come rinunciare al reddito di cittadinanza e neppure nel decreto 4/2019 ci sono informazioni di questo genere.
È per questo motivo che chi ha deciso di non prendere il reddito di cittadinanza pur avendo fatto richiesta sta pensando di non presentarsi alla convocazione di Poste Italiane per il rilascio della carta elettronica, facendo altrettanto una volta che sarà chiamato dal centro per l’impiego per siglare il Patto per il Lavoro.
Effettivamente questo potrebbe sembrare il modo più veloce per rinunciare al reddito di cittadinanza, tuttavia ci sono dei rischi di cui tener conto.
Cosa succede quando si perde il reddito di cittadinanza
In attesa che l’Inps faccia chiarezza su come rinunciare al reddito di cittadinanza consigliamo di aspettare prima di procedere in tal senso. Non adempiendo agli obblighi previsti dalla normativa, infatti, il beneficio si perde ma nel contempo scattano anche altre sanzioni.
Nell’articolo 7 del decreto 4/2019 si legge che il diritto al reddito di cittadinanza decade quando uno dei componenti del nucleo familiare - se obbligato a farlo - non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, oppure non sigla con il Centro per l’Impiego il Patto per il Lavoro o quello per l’Inclusione sociale.
Il diritto decade anche in caso di mancata partecipazione alle iniziative di orientamento e formazione professionale; questa sanzione però non è immediata visto che si applica a partire dalla seconda assenza ingiustificata.
Come noto, inoltre, si perde quando l’interessato non accetta una delle tre offerte congrue pervenute, oppure se in caso di variazione del nucleo familiare non presenta la DSU aggiornata.
In questi e in altri casi - che potete approfondire cliccando qui - il reddito di cittadinanza si perde ma non solo: il decreto stabilisce anche che una volta decaduto il diritto sia il richiedente che qualsiasi altro componente del nucleo familiare deve attendere 18 mesi prima di poter fare nuovamente domanda del beneficio, 6 mesi nel caso in cui nel nucleo familiare ci siano minorenni o disabili.
Rinuncia al reddito di cittadinanza: cosa conviene fare?
Vi sconsigliamo quindi di rinunciare al reddito di cittadinanza non presentandovi alle convocazioni del Centro per l’Impiego poiché in tal caso vi andrete a precludere la possibilità di fare nuovamente richiesta prima che sia trascorso un anno e mezzo. Potrebbe succedere, infatti, che nel frattempo che la vostra situazione economica cambi rendendo nuovamente conveniente il reddito di cittadinanza in quanto anche l’importo riconosciuto sarà più elevato.
Non sappiamo però se la stessa sanzione si applica nei confronti di coloro che non si presentano neppure al rilascio della carta elettronica da parte di Poste Italiane; in attesa di un chiarimento normativo da parte dell’Inps o di qualsiasi altro soggetto istituzionale interessato vi sconsigliamo di intraprendere questa strada.
Ad oggi, quindi, la soluzione migliore sembra essere quella di riflettere bene prima di fare la richiesta del reddito di cittadinanza così da capire se effettivamente vi conviene aderire a questa misura prendendo l’intero pacchetto “diritti e doveri”; una volta riconosciuto il diritto, infatti, sembra essere molto difficile tornare indietro.
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