Contratto statali, rinnovo a breve ma con ancora importanti novità: con la riduzione della pausa pranzo a 10 minuti potrebbe non esser più garantito il diritto a ricevere i buoni pasto.
Rinnovo contratto statali agli atti finali: tra le novità dell’ultim’ora preoccupa il rischio che, con la possibile riduzione della pausa pranzo a 10 minuti venga meno il diritto a percepire i buoni pasto.
La firma alla bozza del contratto statali potrebbe arrivare prima di Natale ma, secondo le ultime novità, i lavori tra Aran e sindacati potrebbero protrarsi fino alla fine dell’anno.
In ogni caso, le novità per gli statali previste dal nuovo contratto entreranno in vigore soltanto nel 2018, data a partire dalla quale inizierà a crescere la busta paga degli statali: da febbraio o marzo è prevista l’erogazione dell’aumento sugli stipendi.
Restano ancora molti i problemi oggetto di trattativa tra sindacati e Aran: per il rinnovo del contratto per i dipendenti statali gli ultimi giorni di dicembre 2017 saranno decisivi.
Contratto statali, riduzione pausa pranzo e buoni pasto a rischio
Per i dipendenti statali il nuovo contratto potrebbe portare la pausa prevista dopo sei ore continuative di lavoro ad un minimo dieci minuti.
Si tratta di una novità introdotta al fine di consentire una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro e in base alle ultime notizie dopo sei ore di lavoro si avrebbe diritto ad una pausa ridotta di ben 20 minuti rispetto a quanto previsto ad oggi.
La possibilità di riduzione della pausa pranzo per gli statali è stata accolta con favore dai sindacati perché, alla base della scelta, vi sarebbe l’idea di introdurre nuove forme di flessibilità sul lavoro, consentendo ai dipendenti pubblici di poter organizzare in modo elastico gli orari di ingresso e uscita dal lavoro.
Tuttavia, come segnalato dal sindacato USB, la riduzione della pausa pranzo a dieci minuti farebbe venir meno il presupposto per beneficiare dei buoni pasto.
Il rischio è stato segnalato da Cristiano Fiorentini dell’USB in un’intervista all’Adnkronos:
“Noi daremo battaglia, ora bisogna vedere nel dettaglio, ma se la pausa diminuisce diventa non più una pausa pranzo, ma una semplice pausa. Potrebbero decidere che non serve più il buono pasto e si riduce l’orario.”
Proprio in merito ai buoni pasto, viene fissato in 7 euro l’importo di ciascun ticket, da erogare qualora non sia presente una mensa nella sede di lavoro.
Rinnovo contratto statali con aumenti di 50 euro sugli stipendi, i sindacati cederanno?
In ballo non soltanto le condizioni strettamente contrattuali, ma anche l’annoso problema dell’aumento degli stipendi e il nodo degli 85 euro medi.
Dopo mesi di trattativa e con l’intento di firmare in tempi brevi il rinnovo del contratto per i dipendenti statali i sindacati sarebbero d’accordo nel tradurre le risorse messe a disposizione dalla Legge di Bilancio 2018 un aumento uguale per tutti.
Si tratterebbe di un importo pari a 50 euro netti al mese e non più degli 85 euro medi di cui si parla ormai da mesi erogati secondo la logica della “piramide rovesciata”, che prevedeva l’erogazione di aumenti maggiori ai dipendenti statali con redditi più bassi.
I lettori interessati ad approfondire su come saranno calcolati gli aumenti degli stipendi per i dipendenti statali possono consultare l’approfondimento dedicato.
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