Dal 2026 il rimborso IVA diventa più veloce grazie all’uso dell’Intelligenza artificiale, a dichiararlo è il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone. Ecco cosa cambia.
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone ha delineato il quadro per il rimborso IVA automatico già a partire dal 2026. Ecco cosa cambia per i titolari di partita IVA.
Il Direttore Vincenzo Carbone nell’audizione tenutasi presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria ha delineato gli obiettivi dell’attività dell’Agenzia delle Entrate nei prossimi mesi: contrasto all’evasione, tutela della privacy e velocizzazione dei rimborsi sono stati al centro dell’attenzione.
Nell’ampio processo volto a contrastare in maniera sempre più efficace l’evasione fiscale si inseriscono i rimborsi IVA automatici che a partire dal 2026 saranno misura ordinaria. L’obiettivo è semplificare le procedure di rimborso laddove vi sia una certezza dei rimborsi stessi e liberare risorse umane ed economiche per un più efficace contrasto all’evasione fiscale. Questo sarà possibile grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale.
Ecco in che modo si procederà al rimborso IVA automatico grazie all’Intelligenza Artificiale.
Rimborso IVA velocizzato nel 2025 con l’Intelligenza Artificiale
Il progetto rientra nell’ambito della semplificazione e velocizzazione dei rimborsi che già nel 2025, in base a quanto rilevato dalla sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze Albano, sono già a 67 giorni. Un aiuto sostanziale arriva dai controlli automatici basati sull’uso dell’Intelligenza Artificiale che consente di automatizzare i controlli e accelerare l’erogazione dei rimborsi a basso rischio fiscale.
Sottolinea il Direttore Vincenzo Carbone che l’Agenzia dispone di un patrimonio informativo vasto e costantemente aggiornato, come l’Anagrafe tributaria, analizzato tramite algoritmi avanzati e addestrabili. L’IA consente di “istruire” algoritmi capaci di leggere e interpretare automaticamente i documenti, individuando le informazioni rilevanti per l’analisi fiscale e permettendo controlli più rapidi e accurati.
Classificazione del rischio fiscale e rimborso IVA più veloce già dal 2026
L’uso dell’Intelligenza artificiale è settoriale, infatti, aiuta a migliorare la classificazione del rischio fiscale grazie a un esame veloce degli indicatori di rischio e delle modifiche agli stessi. Sottolinea Carbone che l’analisi del rischio è un processo organizzativo che, grazie all’utilizzo delle informazioni e delle tecnologie disponibili, intercetta le fattispecie caratterizzate da rischio fiscale, inteso come possibilità di violare le norme tributarie o di aggirarne la ratio. L’IA può inoltre aiutare a individuare ulteriori indicatori di rischio rispetto a quelli già selezionati. Grazie a tale ottimizzazione delle risorse si riducono i tempi per i pagamenti dei rimborsi. 
Naturalmente non ci sarà un completo dominio dell’Intelligenza Artificiale, infatti, è sempre utilizzata la supervisione umana.
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