Riforma pensioni 2017: novità dal confronto Governo-Sindacati. Ecco le ultime notizie e quali sono i punti in esame.
Riforma pensioni 2017: Ape e precoci Quota 41 al centro della nuova fase di confronto tra Governo e sindacati richiesta dalla Cgil in vista dell’emanazione dei decreti attuativi.
Verrà presto dato avvio alla fase di presentazione delle domande di pensione anticipata, probabilmente già a partire da maggior 2017, data in cui dovrà essere necessariamente ultimata l’emanazione dei decreti attuativi ma la novità è che la Cgil chiede la riapertura di una fase di confronto per la giusta attuazione della riforma pensioni 2017.
Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2017 non hanno certo rassicurato i lavoratori e hanno fatto temere che ci fosse un rinvio dell’Ape e dell’Ape Sociale. La pensione anticipata è infatti nell’occhio del ciclone perché per molti il rinvio della fase attuativa della riforma sarebbe una delle strategie utili per trovare le risorse economiche chieste da Bruxelles all’Italia.
La riforma pensioni 2017 non avrà intoppi; l’ultima novità è che Poletti ha smentito un possibile rinvio ma alla luce delle ultime notizie sul flop del part-time agevolato i sindacati chiedono chiarimenti e soprattutto chiedono di essere coinvolti nella fase di attuazione per evitare di ripetere errori che danneggerebbero ulteriormente il sistema pensionistico italiano.
Per il mondo delle pensioni è attesa per le ulteriori novità dalla trattativa richiesta dalla Cgil tra Governi e sindacati che dovrà occuparsi degli ultimi dettagli relativi all’Ape Sociale e a lavoratori precoci rientranti nella Quota 41. Potrebbero esserci ulteriori novità e di seguito vedremo quali sono le ultime notizie e cosa chiede la Cgil.
Quali sono i punti che la Cgil chiede siano affrontati da Governo e sindacati e quali le ultime notizie sulla riforma pensioni 2017, sull’Ape e sulla Quota 41 per i lavoratori precoci? Ecco di seguito tutte le novità.
Riforma pensioni 2017: precoci Quota 41 e Ape, confronto Governo-Sindacati. Ecco le novità
Quel che sembra è che la Cgil nutra seri dubbi sul successo della riforma pensioni 2017 e proprio per questo e alla luce dei molti dubbi e preoccupazioni la richiesta è di riaprire immediatamente il confronto tra Governo e Sindacati.
Ape e pensione anticipata per precoci Quota 41 al centro delle richieste dei sindacati. Le ultime notizie non hanno certo rassicurato i lavoratori. La pensione anticipata, ovvero quanto previsto dalla riforma pensioni 2017, sarà rinviata a data da destinarsi? Per Poletti il rischio non sussiste ma i sindacati vogliono capirci di più e soprattutto aiutare il Governo nell’attuazione della riforma.
In realtà la Cgil spera ancora che con i decreti attuativi siano attuati dei correttivi alla riforma pensioni 2017 e soprattutto che ci siano novità in merito ai requisiti e vincoli per rientrare nella Quota 41 e per beneficiare dell’Ape Sociale, ovvero l’anticipo pensionistico finanziato dallo Stato e senza penalizzazioni per i lavoratori.
L’Ape Sociale così strutturata non permetterebbe alla stragrande maggioranza dei lavoratori edili di beneficiare della pensione anticipata poiché il testo di riforma pensioni 2017 dispone che tra i requisiti necessari vi sia l’aver svolto l’attività per almeno 6 anni in via continuativa, vincolo quasi impossibile da rispettare per tutti i lavoratori del settore, caratterizzato da alta stagionalità e da periodi di stop involontario.
Dubbi della Cgil anche in merito all’Ape volontaria: secondo il Sindacato una riforma pensioni 2017 così strutturata rischia di essere un flop e, per evitarlo, è necessario riaprire un confronto in vista dell’emanazione dei decreti attuativi.
Riforma pensioni 2017: per la Cgil l’Ape sarà un fallimento
Precoci Quota 41 e Ape Sociale non sono gli unici punti per i quali, secondo la Cgil, è necessario riaprire una fase di confronto tra Governo e Sindacati. A rischio la vera novità della riforma pensioni 2017, ovvero la pensione anticipata volontaria: l’Ape svantaggia la maggior parte dei lavoratori che potrebbero non accettare di dover richiedere costosi mutui per andare in pensione ed è necessario rivedere e strutturare le condizioni del prestito pensionistico per evitare il fallimento della misura.
Per l’attuazione della riforma pensioni 2017 è necessario aprire il più presto possibile la fase 2 del confronto Governo-sindacati ma al centro della discussione non soltanto le ultime novità in merito alla pensione anticipata, all’Ape o alla sua versione Sociale.
Per la Cgil è fondamentale che si dia avvio ad una fase di confronto in cui al centro della trattativa sia la valorizzazione dei fondi pensione, della previdenza complementare, della pensione di garanzia per i giovani e per i lavori poveri o discontinui.
Il problema della disoccupazione e della precarietà del lavoro giovanile, dopo che Boeri ha annunciato che l’inevitabile aumento del debito pensionistico si riverserà sulle spalle dei più giovani, preoccupa la Cgil che ora torna a chiedere al Governo un intervento strutturale in grado di creare occupazione.
Per tutte le ultime notizie ti consigliamo di leggere -> Riforma pensioni 2017: la guida alla pensione anticipata. Opzioni, requisiti e novità
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