Home > Altro > Archivio > Riforma pensioni 2017: Ape a rischio rinvio? Ecco perché potrebbe saltare tutto

Riforma pensioni 2017: Ape a rischio rinvio? Ecco perché potrebbe saltare tutto

sabato 4 febbraio 2017, di Anna Maria D’Andrea

Riforma pensioni 2017: Ape a rischio rinvio? La pensione anticipata al centro dello scontro tra il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente dell’Inps Tito Boeri.

Le ultime novità riguardano le affermazioni di Poletti: la riforma pensioni 2017 non ha bisogno di essere modificata; non ci saranno ulteriori leggi sulle pensioni e l’Ape si farà entro i tempi previsti. Per Poletti la pensione anticipata non incontrerà intoppi e potrà partire già a partire da maggio 2017.

Eppure c’è chi non la pensa così e teme che, tra le novità 2017, ci sarà un rinvio della riforma pensioni. Il rischio è che salti tutto e che la prima sperimentazione dell’Ape slitti a data da destinarsi.

Di poche settimane fa l’intervento di Boeri, presidente dell’Inps, che in merito alla riforma pensioni e alla pensione anticipata, non le aveva mandate a dire: con questa riforma aumenta il debito implicito e la pensione anticipata finirà col far sentire il suo peso sulle spalle dei più giovani.

Dopo mesi di trattative e di corse all’ultima notizia e alle novità pensioni 2017 la riforma sempre non trovare pace e l’Ape è ancora al centro della contesa: è davvero possibile un rinvio o, come ribadito da Poletti, l’Ape partirà dal mese di maggio?

Ecco le ultime notizie sulla riforma pensioni 2017, sull’Ape e sul possibile rinvio della pensione anticipata.

Riforma pensioni 2017: Ape a rischio rinvio? Ecco perché potrebbe saltare tutto

Ape a rischio rinvio? Per il momento sembrerebbe di no, almeno in base alle ultime notizie arrivate dal fronte Ministero del Lavoro: per Poletti non è attualmente previsto un correttivo alla riforma pensioni 2017, nonostante da più fronti si stia alzando la voce che la pensione anticipata, nei termini previsti dall’attuale legge, non sia sostenibile.

Nonostante il monito di Boeri e la preoccupazione del Ministro dell’economia Padoan, la notizia è che Poletti non vuole desistere: “non è previsto un ulteriore intervento di riforma previdenziale in alcune sede. Non ci sono richieste a livello europeo e il sistema previdenziale italiano è sostenibile nel lungo periodo ed è in equilibrio”.

Proprio per cercare di placare gli animi e smentire le voci sul rinvio della riforma pensioni 2017 Poletti ha ribadito che per l’avvio dell’Ape non ci saranno proroghe e che le domande potranno essere presentate già da maggio. Attualmente sono al vaglio del Governo i decreti attuativi della riforma contenuta in Legge di Bilancio 2017 e, quindi, mancherebbe poco all’avvio della pensione anticipata. Stesse considerazioni per l’Ape Sociale, ovvero la pensione anticipata finanziata dallo Stato nei confronti di specifiche categorie di lavoratori.

Eppure, nonostante le ultime notizie parlano di zero preoccupazioni da parte del Ministero del Lavoro, c’è chi non la pensa proprio così. Non soltanto Tito Boeri, da sempre voce critica per quanto riguarda la riforma pensioni 2017 dell’ex Governo Renzi. Preoccupazioni anche da parte del Ministero dell’Economia: l’ultima lettera di Bruxelles chiede all’Italia una correzione pari allo 0,2% del Pil, pari a circa 3,4 miliardi di euro.

I soldi necessari saranno recuperati rinviando l’avvio dell’Ape? Secondo alcuni, tra gli obiettivi di Padoan ci sarebbe proprio il rinvio della pensione anticipata e nello specifico, dell’Ape Sociale: il rinvio dell’Ape Sociale al 2018 farebbe recuperare circa 400 milioni di euro, calcolando che la pensione anticipata a carico dello Stato costerà circa 70 milioni di euro al mese.

Riforma pensioni 2017: Ape a rischio rinvio, Poletti smentisce

Nonostante le ultime notizie, le preoccupazioni di Padoan e l’ombra dell’Unione Europea che chiede di intervenire con un correttivo alla Legge di Bilancio 2017, il Ministro del Lavoro Poletti smentisce e ribadisce che la riforma pensioni e l’Ape si faranno nei tempi stabiliti.

“Sia in questa fase, con riferimento al dialogo aperto con la Commissione Ue, sia in prospettiva, per questo Governo non sono previsti interventi che segnino una modifica sostanziale di questa situazione, pericoli o richieste di andare in direzione di un ulteriore intervento sul versante della riforma o dei trattamenti previdenziali e pensionistici, non ne sono presenti in nessuna sede. Previsto solo lo sviluppo di un confronto con i sindacati, una seconda fase di continuazione. Quello che oggi abbiamo in campo è la possibilità e la volontà di continuare questo dialogo. Non abbiamo intenzioni, come Governo, non ci sono richieste a livello europeo e quindi credo di poter escludere che vi siano ipotesi interventi sul versante previdenziale in questo senso. Non credo che ci siano pericoli riferiti al tema dell’equilibrio e della stabilità dei conti pubblici e quindi anche nel dialogo con la stessa Europa.”

Poletti ha dunque chiarito che la riforma pensioni 2017 non sarà intaccata dalle richieste di Bruxelles ma i dubbi restano. La preoccupazione maggiore è riferita alla necessità di una correzione e soprattutto qualche taglio lineare per recuperare risorse, nel rispetto della lettera Ue che ha chiesto all’Italia di rivedere i propri conti.

Per tutte le novità pensioni leggi anche -> Riforma pensioni 2017: la guida alla pensione anticipata. Opzioni, requisiti e novità

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.