Regno Unito in un incubo economico e non solo: cosa sta succedendo?

Violetta Silvestri

23/12/2020

23/12/2020 - 09:13

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Trovato l’accordo tra Francia e Regno Unito, rimasto isolato e bloccato da una catena di cattive notizie, dal nuovo ceppo del virus allo stallo Brexit. Cosa sta succedendo?

Regno Unito in un incubo economico e non solo: cosa sta succedendo?

I servizi ferroviari, aerei e marittimi tra il Regno Unito e la Francia riprendono mercoledì 23 dicembre, dopo che il Governo francese ha accettato di allentare il divieto di viaggio imposto per timori sulla variante Covid.

Il Regno Unito si era risvegliato nel suo peggiore incubo lunedì 21 dicembre, prima di Natale: non solo lo stallo Brexit sta mettendo a repentaglio i rapporti commerciali con i Paesi vicini.

Anche il Covid, esploso in una sua variante ancora più contagiosa proprio in UK, ha complicato la situazione, favorendo un vero e proprio isolamento della nazione.

I principali Stati europei hanno infatti bloccato i collegamenti con Londra e le altre località inglesi, nella paura di una diffusione senza controllo del coronavirus. Così, il Paese è alle prese con una crisi complessa: a rischio ci sono anche i rifornimenti delle merci basilari.

Che sta succedendo nel Regno Unito? Il caos domina la scena politica ed economica, con una ripresa che adesso si allontana ancora di più nelle previsioni 2021.

Regno Unito: tutti i motivi del caos. Cosa succede?

Non bastavano pandemia globale, record del debito pubblico, allarme disoccupazione e Brexit a gettare lunghe ombre sul Regno Unito e sulla sua capacità di ripresa.

A pochi giorni dal Natale più anomalo degli ultimi tempi, stretto ovunque nel lockdown, la nazione inglese sta vivendo un vero e proprio incubo.

Una nuova variante altamente contagiosa del coronavirus (scoperta in UK) sta spingendo i Paesi in Europa e altrove a bloccare immediatamente viaggi e spostamenti di ogni tipo dalla e verso il Regno Unito.

La svolta è arrivata oggi, mercoledì 23 dicembre: i cittadini francesi e britannici che vivono in Francia e gli autotrasportatori sono tra coloro che ora possono viaggiare, se hanno un test negativo. Questo si apprende da BBC.

Durante il fine settimana, diversi Stati hanno annunciato piani per chiudere i propri confini con la nazione inglese. Oggi, anche i Paesi Bassi e il Belgio hanno allentato i divieti sugli arrivi dal Regno Unito, a condizione che abbiano un recente risultato negativo. Ma più di altri 50 Paesi, tra cui Italia, India e Pakistan, continuano a bloccare i viaggiatori.

La Francia aveva vietato lo spostamento di persone e merci provenienti dal Regno Unito, su strada, aria, mare o ferrovia, per 48 ore dalla domenica notte. Anche il porto di Dover era stato chiuso a tutto il traffico automobilistico in partenza dal Regno Unito. Una delle arterie commerciali più rilevanti per la comunicazione con l’Europa continentale è stata, quindi, bloccata causando file di tir.

Di conseguenza, è scoppiato il panico soprattutto da un punto di vista commerciale. La seconda catena di supermercati britannica, Sainsbury’s, ha affermato che le mancanze di beni sarebbero apparse sugli scaffali entro pochi giorni se i trasporti non fossero stati ripristinati rapidamente.

Fuori Dover, i camion hanno iniziato a mettersi in coda sull’autostrada M20 quando è stato attivato il piano di emergenza Operation Stack, con i conducenti impossibilitati a salire a bordo dei traghetti.

La federazione nazionale francese di trasporto su strada FNTN ha dichiarato:

“Nessun autista vuole effettuare consegne nel Regno Unito ora, quindi il Regno Unito vedrà esaurirsi la sua fornitura di merci.”

Secondo alcuni osservatori, nel Regno Unito si sta palesando un’anteprima del caos dei confini che potrebbe avverarsi in assenza di un accordo sulla Brexit.

La crisi attuale, infatti, ha rinnovato l’urgenza di un’intesa commerciale con l’Unione Europea che è rimasta in una fase critica dopo i colloqui del fine settimana.

Intanto, l’allarme globale si è riflesso sui mercati finanziari.

Le azioni europee sono crollate, con i titoli di viaggio e per il tempo libero che hanno subito il tonfo maggiore; IAG e easyJet, proprietari di British Airways, hanno perso circa l’8%, mentre Air France KLM è crollata di circa il 7%.

Cosa aspettarsi in Regno Unito? Ripresa in bilico

Con la ripresa dei collegamenti, anche se solo con test negativo, lo scenario dovrebbe cambiare in Regno Unito. I tempi, comunque, restano incerti viste le operazioni di monitoraggio sanitario che dovranno essere attrezzate in fretta per gli autotrasportatori bloccati in strada.

La nazione inglese, quindi, potrebbe restare ancora nel caos. Le raccomandazioni del Governo Johnson su scorte alimentari e, soprattutto, sull’arrivo dei vaccini che sarà garantito - in caso con voli militari - non stanno calmando ancora gli animi.

Gli scenari si stanno facendo più neri di quanto già previsto, anche se l’isolamento odierno dovrebbe risolversi nelle prossime ore vista l’apertura della Francia.

Alcuni economisti hanno tagliato le loro previsioni di crescita per il 2021 per il Regno Unito solo la scorsa settimana, prevedendo un 7,3% dal precedente 8%, a causa di nuovi blocchi.

Quanto sta accadendo in queste ore, con restrizioni più severe e le turbolenze commerciali non farà che approfondire il “buco” in cui si trova il Paese, scatenando ulteriori danni e, forse, ritardando ancora la ripresa.

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