Registratore telematico obbligatorio dal 1° gennaio 2021, data di avvio delle sanzioni relative allo scontrino elettronico e rimaste di fatto congelate per molte partite IVA. Sulla spesa sostenuta fino a fine anno, si potrà contare sul bonus del 50%.
Registratore telematico obbligatorio dal 1° gennaio 2021: l’avvio del nuovo anno porta al termine del periodo di moratoria dalle sanzioni relative allo scontrino elettronico.
Complice l’avvio della lotteria degli scontrini, si fa sempre meno plausibile una nuova proroga per l’adeguamento dei registratori di cassa. A rendere categorica la data del 1° gennaio 2021 è anche il periodo ultimo per la fruizione del bonus del 50%, previsto per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2020.
Il bonus per l’acquisto o l’adeguamento dei registratori di cassa telematico è stato introdotto dal 2019 e fino alla fine del 2020, consentendo ai titolari di partita IVA di beneficiare di un credito d’imposta pari alla metà della spesa sostenuta, ma entro il limite massimo dl 250 euro.
Registratore telematico obbligatorio dal 1° gennaio 2021
Il registratore di cassa telematico è lo strumento divenuto già indispensabile per molti titolari di partita IVA e che, a partire dal 1° gennaio 2021, diventerà di fatto obbligatorio per la generalità degli esercenti.
Dopo la proroga prevista dal decreto Rilancio, che ha di fatto esteso il periodo di moratoria sulle sanzioni relative allo scontrino elettronico, entro l’inizio del prossimo anno bisognerà farsi trovar pronti all’invio in real-time dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri. Il termine per la trasmissione è di 12 giorni.
Per il momento, la trasmissione dei dati giornalieri da parte dei titolari di partita IVA con volume d’affari inferiore ai 400.000 euro è ammessa invece a cadenza mensile, senza incappare nelle pesanti sanzioni previste in caso di tardivo invio dello scontrino elettronico.
Un “periodo ponte” che però è destinato a finire, e per il quale appare inverosimile una nuova proroga. Il motivo per il quale diventa fondamentale dotarsi del registratore telematico o adeguare quello già posseduto è legato all’avvio della lotteria degli scontrini.
L’esercente dovrà trasmettere, su richiesta dell’acquirente, il codice lotteria all’Agenzia delle Entrate. Per gestire al meglio l’operazione, sarà necessario dotarsi di lettori ottici, collegati al registratore di cassa, e che consentiranno di evitare perdite di tempo ed aggravi di gestione.
Questo è il motivo che rende obbligatorio dotarsi di registratore telematico entro il 1° gennaio 2021.
Bisogna però specificare che le operazioni di memorizzazione e di trasmissione telematica dei corrispettivi possono essere effettuate anche tramite la procedura WEB disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, a titolo gratuito.
Spetterà all’esercente scegliere se utilizzare il servizio gratuito o il registratore di cassa telematico. Fattore determinante nella scelta è la frequenza delle operazioni. Il RT risulta più idoneo nel caso di operazioni elevate, come per i bar, e ripetitive. La procedura web dell’Agenzia delle Entrate è invece più idonea nel caso di operazioni a bassa frequenza (come idraulici o falegnami).
Bonus registratore di cassa telematico, credito d’imposta fino a fine 2020
Ad accompagnare la scelta sull’acquisto del registratore telematico o sull’inserimento manuale dei dati c’è anche la possibilità di accedere al bonus del 50%, previsto per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2020.
I titolari di partita IVA, nel caso di acquisto di RT o adeguamento dei registratori di cassa in possesso, potranno accedere al credito d’imposta istituito per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020.
Lo sconto fiscale sarà riconosciuto al commerciante come credito d’imposta, da utilizzare a partire dalla prima liquidazione IVA successiva al mese in cui è registrata la fattura d’acquisto o adattamento del registratore di cassa.
Il contributo del 50% sarà riconosciuto entro i seguenti limiti:
- fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto;
- fino a un massimo di 50 euro in caso di adattamento.
Il contributo consentirà di sostenere parte della spesa necessaria per l’adeguamento tecnologico. C’è tempo fino alla fine dell’anno e, considerando l’inevitabile aumento delle richieste dei nuovi RT, il consiglio è di muoversi per tempo, per evitare di arrivare in ritardo al nuovo appuntamento con il Fisco digitale fissato al 1° gennaio 2021.
Da non perdere su Money.it
- 💬 Hai apprezzato questo articolo? Lascia il tuo commento!
- 🌟 Hai già dato un'occhiata a Money.it Premium? Scoprilo adesso
- 📈 Prova Gratis il Trading Online con un conto demo
- 🪙 Scopri tutto su Bitcoin e ChatGPT nella sezione Corsi di Money Premium
- 🇺🇸 Elezioni USA 2024: tutte le analisi nella sezione dedicata
- 📖 Il Libro Bianco sull'educazione digitale di Money.it, scaricalo gratis
- 🎁 Vuoi regalare un abbonamento a Money.it Premium? Puoi farlo qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA