Il reddito di cittadinanza obbliga le persone a vaccinarsi?

Simone Micocci

21/02/2019

21/02/2019 - 11:25

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Niente reddito di cittadinanza per chi non è in regola con il piano nazionale di prevenzione vaccinale? Dubbi sull’interpretazione di una disposizione del decreto 4/2019.

Il reddito di cittadinanza obbliga le persone a vaccinarsi?

Reddito di Cittadinanza: nel testo del Decreto 4/2019 c’è una disposizione - non particolarmente ben scritta dal legislatore - che sta facendo molto discutere perché, secondo alcune interpretazioni, potrebbe introdurre l’obbligo di vaccinazione per coloro che ricevono il RdC.

Nel dettaglio, la parte oggetto di discussione è quella specificata dall’articolo 8 - Comma IX - del decreto sul reddito di cittadinanza, nella quale si legge che il beneficio si perde in caso di mancato rispetto degli impegni presi con il Patto per l’inclusione sociale.

Ed è proprio tra gli impegni che il beneficiario del reddito di cittadinanza deve rispettare che potrebbe celarsi l’obbligo di vaccinazione: qui, infatti, si legge che il Patto per l’inclusione sociale prevede, oltre alla “frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne”, anche il rispetto degli “impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute individuati da professionisti sanitari”.

La norma è molto vaga e probabilmente le polemiche scoppiate in questi giorni si sarebbero potute evitare qualora il legislatore fosse stato più preciso nello specificare cosa si intende per “impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute”.

Nonostante le smentite di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, infatti, c’è chi ritiene che in questa serie di impegni è previsto anche l’obbligo di rispettare il piano nazionale di prevenzione vaccinale; di conseguenza, il fatto che in un nucleo familiare ci siano uno o più minori non vaccinati potrebbe portare alla perdita del reddito di cittadinanza.

Obbligo vaccinazioni solo per minorenni

Fino a quando non ci saranno dei chiarimenti ufficiali in merito a quanto stabilito dal decreto 4/2019, non sapremo se il mancato rispetto del piano nazionale di prevenzione vaccinale (ricordiamo che i vaccini obbligatori sono saliti a 10) porterà alla perdita del reddito di cittadinanza.

Ad oggi ci sono due interpretazioni di questa disposizione: quella più restrittiva, secondo la quale il RdC non obbliga in alcun modo a vaccinarsi, e quella più ampia, secondo cui i dubbi elencati in precedenza sono assolutamente fondati.

In assenza di un chiarimento saranno i giudici eventualmente a decidere come interpretare la norma. È però importante sottolineare che qualora l’obbligo di vaccinazione per beneficiare del reddito di cittadinanza venisse confermato, questo varrebbe solamente per i minorenni presenti nel nucleo familiare.

Nel Patto per il lavoro e per l’inclusione sociale, infatti, non si parla di alcun provvedimento di prevenzione della salute per il beneficiario - maggiorenne - del RdC: viene fatto riferimento ad “attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale e di completamento degli studi”, ma non c’è traccia di vaccini e di altri trattamenti sanitari per la prevenzione della salute.

Qui, però, si legge che qualora all’interno del nucleo familiare ci siano componenti minorenni, bisognerà rispettare ulteriori impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.

L’obbligo di vaccinazione, quindi, sarebbe solamente nei confronti dei componenti minorenni. D’altronde, ciò è totalmente in linea con quanto previsto dalla normativa vigente, secondo la quale l’obbligo vaccinale è previsto per tutti i cittadini della fascia d’età 0-16.

Il reddito di cittadinanza si perde per minorenni non vaccinati?

Il nucleo familiare quindi potrebbe perdere il diritto al reddito di cittadinanza qualora all’interno della famiglia ci sia anche un solo minorenne non vaccinato. La perdita del beneficio comunque non sarebbe immediata, poiché prima scatterebbero delle sanzioni intermedie, quali:

  • primo richiamo (o avvertimento): decurtazione di due mensilità;
  • secondo richiamo: decurtazione di tre mensilità;
  • terzo richiamo: decurtazione di sei mensilità.

La perdita del reddito di cittadinanza scatta con il quarto richiamo. Per la nuova richiesta, da parte di qualsiasi altro componente del nucleo familiare, bisognerà attendere almeno 18 mesi.

Prima di concludere ribadiamo che non è assolutamente detto che il reddito di cittadinanza obblighi i genitori che intendono farne richiesta a vaccinare i propri figli: infatti, c’è chi nello spiegare cosa si potrebbe intendere per “impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute” fa riferimento a quanto stabilito dall’articolo 7 del decreto 147/2017 con il quale è stato introdotto il REI, all’interno del quale si parla chiaramente di “interventi di sostegno socio-educativo domiciliare, assistenza domiciliare socio-assistenziale e sostegno alla genitorialità” senza alcun riferimento ai vaccini.

Tuttavia il fatto che nel decreto del reddito di cittadinanza non ci sia così tanta chiarezza non fa ben sperare i “no vax” i quali in questi giorni hanno manifestato il loro disappunto per come è stata scritta la norma, convinti del fatto che la poca chiarezza sia voluta per far sì che venga lasciato margine di manovra per poter sanzionare (escludendoli dai beneficiari del RdC) tutti coloro che si rifiutano di vaccinare i figli. Insomma, una sorta di “ricatto legalizzato” sul quale - ad oggi - il Governo non si è ancora espresso per fornire delucidazioni.

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