Debutto editoriale per Damiano Perrons con un saggio sul welfare. Riflettori su governance e futuro del sistema previdenziale.
In anteprima editoriale presentiamo la nostra recensione al volume di Damiano Perrons - in uscita il prossimo 27 novembre, giorno di presentazione presso la Camera dei Deputati - destinato a inserirsi nel dibattito sulle architetture finanziarie del welfare grazie non solo al rigore metodologico, ma anche al potenziale impatto sistemico.
“Pensioni: il peccato originale” - è questo il titolo del suo libro, edito con Historica Giubilei Regnani - non è l’ennesimo saggio divulgativo che ripropone il dibattito su sostenibilità previdenziale, ma un testo che si posiziona deliberatamente nel campo della critica sistemico-strutturale.
L’intero impianto argomentativo ruota attorno a una tesi chiara: il problema pensionistico italiano non è figlio di errori correttivi successivi, ma di una scelta originaria di architettura finanziaria - l’adozione del modello a ripartizione e l’abbandono del paradigma a capitalizzazione, considerato dall’autore l’atto fondativo della vulnerabilità attuale.
L’approccio è metodico e stratificato. Perrons costruisce la sua analisi distinguendo problematiche orizzontali (fenomeni ciclici di breve-medio periodo come precarietà, demografia, salario e occupazione) e problematiche verticali, nonché i fattori strutturali in grado di compromettere la solvibilità futura del sistema nel suo complesso. Questa distinzione, raramente affrontata con chiarezza nella narrativa mediatica, rappresenta il principale merito metodologico del libro. La crisi previdenziale non è un fenomeno congiunturale, ma sistemico e progressivo.
Sul piano tecnico, l’autore utilizza riferimenti a letteratura istituzionale e accademica non tanto con intento nozionistico ma con finalità pedagogica e comparativa, e integra elementi di analisi del mercato del lavoro, in particolare disoccupazione frizionale e strutturale, tasso naturale di disoccupazione e break-even tra contribuenti e beneficiari.
L’inserimento di modelli grafici (di supplemento al testo attraverso un QR code) rafforza l’impianto tecnico e rende il saggio più vicino a un policy paper che a una semplice pubblicazione divulgativa.
Dal punto di vista critico-narrativo, Perrons adotta un registro assertivo e quasi “peritale”, più vicino alla scrittura economica anglosassone che alla tradizione italiana del saggio politico: “non bastano riforme riparative, serve una riconfigurazione verticale dell’intero meccanismo finanziario” è la sintesi del pensiero strutturale che attraversa il volume. Tale linea trova eco nelle autorevoli firme di prefazione e postfazione - Mauro Nori e Teresa Ghilarducci - figure coerenti con il taglio tecnico della pubblicazione a cui ha contribuito financo l’ex Presidente dell’ISTAT Gian Carlo Blangiardo.
A livello di analisi comparata, il testo si espone con decisione sul modello a capitalizzazione, richiamando la proposta Modigliani-Ceprini e citando parallelismi con sistemi esteri ad alta densità di fondi pensione, con implicito riferimento agli studi proposti dal team MIT di Cambridge.
Da qui nasce la riflessione più controversa, e per questo più stimolante: l’impossibilità di sostenere a lungo un sistema che tassa il lavoro anziché il valore, concetto che si inserisce nella più ampia discussione europea sul passaggio dal payroll tax a modelli di tassazione sovrastrutturata alla creazione di valore.
Il libro di Perrons ha il pregio di non fermarsi alla diagnosi, ma di riportare il discorso sulla natura ingegneristica del sistema previdenziale, sottraendolo alla retorica politica e riportandolo su terreno quantitativo. È un testo che chiama il decisore politico all’impopolarità necessaria, anziché all’elettoralismo contingente. Non è un libro per chi cerca rassicurazioni, ma per chi pretende consapevolezza.
Sebbene non si possa affermare che fornisca una soluzione pienamente implementabile - non è questo l’obiettivo del libro - è corretto riconoscere che offre il linguaggio e la metodologia per formularla.
In un Paese dove il dibattito previdenziale si è spesso limitato a slogan da campagna elettorale, Perrons compie un’operazione più audace: politicizza la matematica e matematizza la politica.
Conferenza Stampa di presentazione: 27 novembre, Sala del Refettorio, Biblioteca di Palazzo San Macuto - Camera dei Deputati, via del Seminario 76, Roma. Dalle 15:00 alle 18:30.
Per partecipare, gli ospiti potranno richiedere l’accredito scrivendo a [email protected], mentre i giornalisti dovranno scrivere anche a [email protected] e [email protected].
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