Perché il rally di Natale non è scontato quest’anno

Violetta Silvestri

24 Dicembre 2020 - 14:54

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Il rally di Natale è quasi una consuetudine a Wall Street: perché quest’anno potrebbe non avverarsi?

Perché il rally di Natale non è scontato quest’anno

Si chiama “rally di Babbo Natale” e dal 1945 si ripete quasi in automatico a Wall Street.

Il fenomeno descrive la tendenza delle azioni a mostrare buone performance negli ultimi cinque giorni di negoziazione di dicembre e nei primi due di gennaio. Secondo una ricerca riportata da Reuters, gli indici hanno guadagnato in questo periodo in 55 anni su 74 dal 1945.

Succederà anche in questo complesso e anomalo 2020? Sulla possibilità che si ripeta il rally di Natale nei prossimi giorni cominciano ad avanzare più dubbi che certezze.

Nonostante il rialzo dell’S&P nel trimestre e il suo aumento da inizio anno di circa il 14%, un guadagno natalizio quest’anno è tutt’altro che scontato secondo gli investitori.

Perché, quindi, il rally di Natale non è scontato in questo finale 2020?

Il rally di Natale ci sarà nel 2020? Wall Street teme per due motivi

Le preoccupazioni per una nuova variante Covid e le deboli letture economiche hanno pesato sulle azioni negli ultimi giorni, con l’S&P 500 in calo dello 0,7% da quando ha raggiunto i massimi record il 17 dicembre.

La fiducia dei consumatori statunitensi è diminuita per il secondo mese consecutivo a dicembre, in risposta a un’ondata di coronavirus che ha imposto rinnovate restrizioni alle attività nonostante il lancio di un vaccino.

Ma non c’è solo la situazione economico-sanitaria a gettare ombre sul possibile rally natalizio. Negli USA si sta per giocare un’ultima sfida politica di grande rilevanza nell’anno delle elezioni presidenziali.

Il 5 gennaio si vota per due seggi in Senato nello Stato della Georgia. L’esito potrebbe lasciare la maggioranza nella camera ai democratici, aprendo potenzialmente la strada ai legislatori su alcune delle proposte del presidente Joe Biden. Proposte che gli investitori hanno visto come ostili al mercato, incluso l’aumento delle tasse e il ritiro della deregolamentazione dell’era Trump.

Se i candidati democratici Raphael Warnock e Jon Ossoff dovessero prevalere nel ballottaggio, il Senato degli Stati Uniti sarà diviso al 50% tra Democratici e Repubblicani, lasciando al vicepresidente eletto Kamala Harris il peso del voto decisivo.

“Nel complesso, l’ampio mercato azionario si è concentrato sull’accordo di stimolo approvato dal Congresso lunedì e sull’introduzione dei vaccini contro il coronavirus piuttosto che sull’aumento del rischio politico”, ha affermato Craig Johnson, stratega del mercato tecnico presso Piper Sandler.

Se, quindi, nel lungo periodo si mantiene un trend ottimista, in quello più breve Wall Street potrebbe ricevere due scossoni: peggioramento Covid e trionfo dell’onda blu. Il rally di Natale ci sarà con queste premesse?

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