Allarme per uno smartphone pericoloso da Google: c’è il rischio di grave surriscaldamento della batteria che può causare danni o incendi. Amazon: “Non utilizzatelo assolutamente”.
Un’allerta che non si può ignorare. Google ha lanciato un avviso di richiamo su alcuni modelli del suo smartphone Pixel 6a, dopo aver riscontrato un rischio concreto di surriscaldamento della batteria, che può portare a danni gravi e - in casi estremi - persino a incendi. Il pericolo viene spiegato in una mail inviata da Amazon ai suoi clienti e da una nota ufficiale di Google. La raccomandazione è esplicita e intransigente: “non utilizzatelo assolutamente”.
Richiamo per alcuni smartphone Pixel 6a di Google
Nel suo messaggio, Amazon annuncia ai clienti che hanno acquistato un Google Pixel 6a che il prodotto coinvolto in un richiamo ufficiale. Il motivo? “Rischio di surriscaldamento della batteria”, recita la mail, che invita gli utenti a sospendere immediatamente l’uso del dispositivo. Amazon chiede inoltre di condividere l’avviso con chiunque abbia ricevuto il prodotto in regalo o abbia comprato un Pixel 6a.
La mail rimanda a un documento ufficiale di Google che dettaglia il problema e spiega cosa fare. Nella pagina di supporto viene spiegato che è attivo un programma di “Battery Performance”, pensato per ridurre il rischio intervenendo via software. È un invito chiaro ma allarmante. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma una misura protettiva d’emergenza.
Google spiega i motivi del richiamo del Pixel 6a
Fonte: support.google.com
La spiegazione di Google
Google, da parte sua, conferma la gravità della situazione. Nella sua pagina di supporto per il Pixel 6a, spiega che un sottoinsieme di dispositivi è interessato da un problema legato alla batteria che, dopo circa 400 cicli di carica, può surriscaldarsi in modo pericoloso.
Per questo motivo è stata distribuita una patch software obbligatoria a partire dall’8 luglio 2025, tramite un aggiornamento ad Android 16. Quando il telefono raggiungerà i 375 cicli, l’utente riceverà un avviso. Una volta superati i 400, la gestione della batteria verrà limitata, con Google ridurrà la capacità effettiva e la velocità di ricarica per mitigare i rischi.
Il colpo è pesante, perché significa avere una batteria meno performante, ma è una scelta necessaria per impedire che il dispositivo diventi un pericolo.
Secondo Google, dopo questo aggiornamento “il rischio di potenziale surriscaldamento sarà ridotto, ma la durata tra una carica e l’altra potrebbe diminuire”. Specifichiamo che, dopo questa modifica, l’indicatore di batteria potrebbe mostrare valori diversi perché il telefono dovrà “imparare” la nuova capacità residua.
Il rischio di incendio è reale
Non si tratta di un’ipotesi remota, meramente allarmistica. Esistono dei rapporti ufficiali, tra cui anche un comunicato del governo inglese, che indicano come alcuni Pixel 6a siano esplosi o si siano surriscaldati al punto da causare ustioni. L’allarme è stato lanciato anche da enti ufficiali per la sicurezza dei consumatori, come il Product Safety australiano.
Per fortuna, Google non ha chiesto di restituire i dispositivi. La soluzione al problema arriva via aggiornamento e una revisione della batteria.
Cosa dovresti fare se hai un Pixel 6a
Per prima cosa è importante controllare direttamente il tuo telefono: vai su “Impostazioni”, apri la sezione “Batteria” e poi “Integrità batteria” per verificare se compare l’avviso relativo ai cicli di carica. Se non hai ancora installato Android 16, aggiorna immediatamente. L’update è infatti essenziale per ridurre il rischio di surriscaldamento. Dopo aver fatto questo, è utile visitare il portale di supporto Google, dove potrai capire se il tuo Pixel 6a rientra tra i dispositivi effettivamente interessati dal problema e quali opzioni hai a disposizione per ricevere assistenza.
Intanto, consigliamo di non usare il telefono mentre è in carica, soprattutto se noti che tende a scaldarsi più del normale o se il dispositivo è ormai datato e ha accumulato ormai molti cicli di ricarica. Valuta anche la possibilità di sostituire la batteria o, se necessario, l’intero smartphone, soprattutto se le misure intraprese non bastano o se non sei disposto ad accettare, comprensibilmente, un calo delle prestazioni del tuo smartphone.
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