Questi 5 eventi stanno per sconvolgere i mercati

Violetta Silvestri

27/01/2024

27/01/2024 - 10:46

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5 eventi finanziari in arrivo possono causare un terremoto nei mercati: perché la settimana che verrà è ricca di spunti e di insidie per gli investitori? Cosa sta per accadere nelle Borse?

Questi 5 eventi stanno per sconvolgere i mercati

5 eventi finanziari sono pronti a colpire i mercati la prossima settimana: cosa sta per accadere nelle Borse mondiali tra il 29 gennaio e il 2 febbraio?

La riunione della Federal Reserve non è l’unico appuntamento imperdibile per gli investitori, in attesa di indicazioni più chiare su quando inizierà il taglio dei tassi prezzato dai mercati già da settimane. Sotto i riflettori ci sono anche il meeting della Banca centrale del Regno Unito, la pubblicazione di nuovi dati macro sulla Cina, in bilico tra crisi e rilancio e i conti trimestrali di colossi aziendali a livello globale. Le banche, infine, sono protagoniste in Europa con i risultati finanziari in primo piano.

Nella sintesi degli analisti di Reuters, sono 5 i temi più rilevanti a livello finanziario che possono scuotere i listini, il Forex e il mercato obbligazionario a livello mondiale.

1. Riunione Fed

Non dovrebbero esserci sorprese sulla decisione Fed nella riunione dei prossimi 30-31 gennaio: i tassi resteranno ancora invariati. I mercati sono piuttosto alla ricerca di indizi su quando la principale banca centrale del mondo inizierà a tagliare i costi di finanziamento dopo uno dei cicli di inasprimento più aggressivi degli ultimi decenni.

Le aspettative di tagli dei tassi già a partire da marzo hanno innescato il rally azionario e obbligazionario di fine 2023. Gli investitori credono ancora che nel 2024 si assisterà alla diminuzione del costo del denaro, ma dati più forti del previsto e alcuni commenti hanno indebolito la convinzione per una svolta già nel primo trimestre.

Segnali che il capo della Fed Jerome Powell sia favorevole a mantenere i tassi più alti per un po’ più a lungo potrebbero alimentare i rendimenti del Tesoro e il dollaro.

2. Bank of England

Si prevede che la Banca d’Inghilterra manterrà i tassi stabili il 1° febbraio.

La sterlina, in rialzo di circa il 5% rispetto al dollaro in tre mesi, ha registrato un buon andamento nonostante le aspettative di una BoE più lenta sui tagli dei tassi rispetto alla Fed.

Ora, però, gli economisti si aspettano che la BoE rinunci al suo avvertimento secondo cui aumenterà nuovamente i tassi se l’inflazione riprenderà a salire.

Gli investitori temono inoltre che il partito conservatore al potere tagli le tasse in modo troppo generoso nel bilancio di marzo, in vista delle elezioni previste per la fine dell’anno. La prospettiva di entrare in un territorio di spesa insostenibile potrebbe danneggiare la sterlina.

3. Pmi in Cina

La pubblicazione dei dati ufficiali dell’indice dei responsabili degli acquisti cinesi (PMI) mercoledì potrebbe rafforzare la tesi secondo cui sono necessarie altre misure per stimolare la seconda economia più grande del mondo.

Le richieste di ulteriori politiche per sostenere una debole ripresa post-pandemia sono state finora soddisfatte con pacchetti di salvataggio di varia natura. Gli investitori, però, sono fuggiti da un mercato che un tempo era un must per i portafogli globali, spingendo le azioni cinesi ai minimi pluriennali.

Il taglio profondo delle riserve bancarie da parte della banca centrale, che inietterà circa 140 miliardi di dollari di liquidità nel sistema bancario, sembra portare solo un sollievo temporaneo. Anche se la Cina ha superato di poco l’obiettivo di crescita del 5% fissato lo scorso anno, gli analisti sono scettici sul fatto che il trend possa essere sostenuto.

4. Trimestrali colossi

La settimana in arrivo è ricca di spunti grazie alle pubblicazioni di trimestrali davvero rilevanti: si attendono segnalazioni da Apple, Microsoft, Google, Amazon, Meta.

Cinque dei titoli Magnifici 7 che hanno registrato guadagni strabilianti nel 2023 e hanno contribuito a portare l’ indice S&P 500 a un nuovo massimo storico a gennaio per la prima volta in due anni tornano sotto i riflettori.

Con l’S&P 500 ufficialmente in un mercato rialzista, i risultati di questi colossi saranno cruciali nel determinare se l’indice riuscirà a mantenere il suo slancio.

Nel complesso, secondo i dati LSEG, le società dell’S&P 500 sono sulla buona strada per registrare un aumento del 4,5% negli utili del quarto trimestre rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I mercati sono concentrati sulla possibilità che gli utili societari saranno effettivamente più rosei nel 2024, come previsto, con le società S&P 500 che secondo le stime aumenteranno gli utili di oltre il 10% quest’anno.

5. Banche europee

Le banche europee sono più che soddisfatte finora, con profitti in aumento e performance superiori alle azioni. I tassi più alti degli ultimi decenni hanno visto il reddito da interessi netto dei finanziatori – l’importo che guadagnano sui prestiti meno i costi di deposito – salire alle stelle. I pagamenti degli azionisti hanno raggiunto livelli record.

BBVA riporta i risultati dell’intero anno martedì, Santande mercoledì e Deutsche Bank, BNP Paribas, UniCredit giovedì.

Gli investitori staranno attenti ai segnali che indicano che l’aumento dei tassi ha raggiunto il massimo livello, ma valuteranno anche la velocità con cui la qualità dei prestiti delle banche si sta deteriorando.

Il fatto che i tassi più si stanno trasferendo su consumatori, famiglie e imprese che hanno chiesto prestiti solleva la questione se i finanziatori possano essere altrettanto generosi con riacquisti e dividendi. O se, piuttosto, devono aumentare le quote di accantonamento per affrontare eventuali insolvenze.

I dati sul Pil del quarto trimestre della zona euro di mercoledì e i dati flash sull’inflazione di gennaio di giovedì dovrebbero fornire al settore bancario e al mercato ulteriori indizi su quando potrebbero arrivare i tagli della Bce.

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