Questa startup di AI ha appena reso i suoi fondatori miliardari

P. F.

14 Novembre 2025 - 12:18

Anysphere, startup di AI fondata da quattro ventenni, chiude un round da $2,3 miliardi. Con una valutazione record di 29,3 miliardi, i cofondatori sono diventati ufficialmente miliardari.

Questa startup di AI ha appena reso i suoi fondatori miliardari

Quando quattro ventenni del MIT hanno fondato Anysphere nel 2022, nessuno immaginava che in meno di tre anni sarebbero diventati miliardari. Eppure, è esattamente ciò che è accaduto grazie a Cursor, la piattaforma di programmazione basata sull’intelligenza artificiale che ha appena chiuso un round da 2,3 miliardi di dollari, portando la valutazione della startup a 29,3 miliardi.

La nuova raccolta, una Serie D tra le più grandi nell’intero settore AI, ha quasi triplicato la valutazione dell’azienda rispetto a giugno. Il nuovo capitale servirà ad accelerare la ricerca interna e a sviluppare un editor di codice ancora più evoluto che, secondo Anysphere, sarà “il più utile e piacevole mai visto”.

Il round ha visto la partecipazione di investitori di primissimo piano: Accel, Thrive Capital, Andreessen Horowitz e DST Global, affiancati da giganti come Nvidia, Google e Coatue.

L’ascesa di Anysphere: da progetto universitario al miliardo di fatturato

Cursor è nato come un progetto di ricerca del team guidato da Michael Truell, insieme ai cofondatori Sualeh Asif, Arvid Lunnemark e Aman Sanger, tutti poco più che ventenni, che si poneva l’obiettivo di creare un editor capace di generare, correggere e riscrivere codice in modo intelligente.

Dal lancio commerciale nel 2023, la piattaforma ha superato 1 miliardo di dollari di fatturato annuo e conta più di 300 dipendenti. Questa crescita fulminea riflette una tendenza più ampia nel settore dell’AI, ovvero la crescente richiesta di strumenti di programmazione assistita, oggi considerati tra i comparti più redditizi dell’intera industria tecnologica.

A spingere ulteriormente Cursor è stato il recente rilascio di Cursor 2.0 e soprattutto di Composer, il nuovo modello di intelligenza artificiale della startup. Il sistema è stato accolto con entusiasmo dagli sviluppatori grazie alla velocità di generazione dei codici e alla qualità delle risposte, al punto che l’azienda sostiene che i suoi modelli interni producano “più codice di quasi tutti gli altri Large Language Models (LLM)”. E a “benedire” Anysphere è arrivato anche Jensen Huang, CEO di Nvidia, che ha definito Cursor “il suo servizio di AI enterprise preferito”.

Nonostante i numeri da capogiro, Cursor non ha intenzione di correre verso la quotazione in borsa. Il CEO Michael Truell ha spiegato che l’azienda vuole prima consolidare crescita, team e tecnologia: “Abbiamo ancora molto lavoro da fare prima di pensare a un’IPO”.

I tentativi di acquisizione (falliti) di OpenAI

La crescita di Cursor si colloca in un mercato sempre più affollato, dove gli strumenti di programmazione basati sull’intelligenza artificiale sono diventati uno dei segmenti più contesi dai colossi tech. In particolare, OpenAI, Anthropic, Cognition e Windsurf competono per la leadership in un settore che sta accelerando a ritmi senza precedenti.

Secondo quanto riportato da CNBC, OpenAI avrebbe anche tentato, senza successo, di acquisire Cursor all’inizio del 2025, dopo aver già valutato un’operazione simile su Windsurf, poi sfumata con il lancio del modello proprietario Codex.

Nel frattempo i rivali continuano a crescere: Anthropic ha superato i 500 milioni di dollari di fatturato annualizzato con Claude Code, mentre Windsurf generava 82 milioni di ricavi ricorrenti annui prima dell’acquisizione da parte di Cognition.

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