In questa destinazione del Mediterraneo paghi 30 centesimi per un caffè e solo 3 euro per il pranzo

Ilena D’Errico

28 Agosto 2025 - 22:22

Considera questa meta mediterranea per il prossimo viaggio. I costi sono bassi e i posti da visitare meravigliosi.

In questa destinazione del Mediterraneo paghi 30 centesimi per un caffè e solo 3 euro per il pranzo

Fare vacanze da sogno e spendere poco è possibile, con un po’ di pianificazione. Bisogna scegliere il momento giusto, prenotare in anticipo l’alloggio e il trasporto, ma soprattutto selezionare con cura la meta. Ci sono destinazioni poco considerate dai turisti che hanno un’offerta completa tra bellezze naturali, attrazioni, svago e prezzi economici. Nell’ultimo periodo spicca senza dubbio l’Algeria, dove paghi 30 centesimi per un caffè e solo 3 euro per il pranzo, godendoti spiagge mozzafiato sul Mediterraneo e non solo.

Ancora illesa dal turismo di massa, l’Algeria ha un patrimonio storico e artistico vastissimo, un intreccio di culture che si riflette armoniosamente in tutto il Paese, dall’architettura alla cucina. I costi ridotti sono la ciliegina sulla torta per uno dei viaggi più affascinanti che si possano fare, anche se per spostarsi in tranquillità è necessario prepararsi adeguatamente.

Oggi a livello di sicurezza l’Algeria ha fatto passi da gigante, ma ci sono comunque delle precauzioni da adottare, soprattutto approfondendo le regole locali. Considerando l’entusiasmo di tutti i turisti che fanno ritorno dall’Algeria è evidente che si può trascorrere una vacanza molto piacevole, ma è opportuno non lasciarsi cogliere impreparati. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Solo 30 centesimi per un caffè e 3 euro per il pranzo

I costi, in particolar modo quelli per l’alimentazione, sono un grande punto di forza per l’Algeria, quanto meno rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi di provenienza dei viaggiatori. Il confronto con l’Italia risulta particolarmente vantaggioso, con prezzi molto inferiori alla media nostrana. Il caffè e il tè si aggirano intorno ai 30 centesimi e si può pranzare con circa 3 euro, arrivando a 8 euro per i ristoranti di medio livello. Una corsa in taxi per qualche decina di chilometri difficilmente supera 2 o 3 euro, mentre la maggior parte delle attrazioni prevede l’ingresso gratuito.

Per comprare gli alimenti nei supermercati si risparmia ancora di più, soprattutto per latticini, pane e reparto ortofrutta. I trasporti convengono anche per chi sceglie i mezzi pubblici, si parla di appena 20 centesimi per una corsa semplice e 10 euro per un abbonamento mensile, o l’auto, con costi dei carburanti irrisori. Bisogna però fare attenzione all’alto tasso di incidenti, che impenna durante il periodo del Ramadan, rispettando le norme stradali e usando la prudenza. Questi costi bassissimi sono proporzionati agli stipendi, con una media di 300 euro mensili per gli algerini, rendendo la meta particolarmente appetibile per gli stranieri.

I luoghi da visitare sono innumerevoli, sulle coste mediterranee spican la capitale, Algeri, un mix unico tra antico e moderno che riflette appieno le numerose culture delle radici algerine. Spiagge, rovine storiche, moschee, ponti e paesaggi naturali unici, l’Algeria ha davvero tutto. Come già detto, però, è bene pianificare al meglio il viaggio.

È sicuro viaggiare in Algeria?

Se l’Algeria è ancora una meta inusuale è anche perché molti temono che sia una destinazione pericolosa, nonostante il netto miglioramento raggiunto nel tempo. Guardando al rischio terroristico, il Paese ha ottenuto risultati notevoli grazie al lavoro delle autorità. Fatta eccezione per alcune zone calde e per la microcriminalità diffusa in alcune aree del territorio ci si può spostare in Algeria in modo sicuro, non più pericoloso di tanti altri Paesi. Seguendo le indicazioni delle autorità non si corrono rischi, ma è bene informarsi adeguatamente sulle leggi in vigore.

I punti critici dell’Algeria sono sicuramente l’esistenza della pena di morte, sospesa ma ancora prevista dalle condanne (seppur senza esecuzione), il severo perseguimento di alcuni reati e la previsione dell’omosessualità come un reato (peraltro senza leggi contro la discriminazione). Si può dire che il Paese è nient’affatto tollerante, strettamente vincolato dalla religione islamica e più in generale da un contesto culturale piuttosto chiuso.

Di solito è quindi preferibile affidarsi a viaggi di gruppo organizzati o comunque a degli accompagnatori, per conoscere al meglio le usanze del posto, le leggi e le regole da seguire. Per esempio, i reati legati alle sostanze stupefacenti sono puniti con grande severità, anche per le droghe leggere detenute a uso personale.

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# Africa

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