Lo stipendio di Gennaro Gattuso: ecco i guadagni e il patrimonio dell’allenatore - e campione del mondo da giocatore - in procinto di salutare l’Hajduk Spalato dopo una sola stagione.
Quanto guadagna Gennaro Gattuso? Dopo aver vinto tutto da calciatore, da tempo Ringhio ha intrapreso la carriera da allenatore anche se decisamente con minori fortune.
Gennaro Gattuso con la maglia del Milan ha vinto due Champions League e altrettanti Scudetti, oltre a essere stato una delle colonne della Nazionale azzurro che ha vinto il Mondiale 2006 in Germania.
Una volta appesi gli scarpini al proverbiale chiodo, l’ex centrocampista è passato dal campo alla panchina e, finora, come allenatore ha alzato un solo trofeo: una Coppa Italia ai tempi del Napoli.
Al momento Gattuso è l’allenatore dell’Hajduk Spalato, storico club croato che dopo un ottimo inizio di campionato adesso ha visto quasi sfumare le possibilità di vincere il campionato.
Un calo nella seconda parte della stagione che non è stato digerito dai tifosi e ancor più da Gattuso, tanto che il mister calabrese ha annunciato che a fine stagione lascerà l’Hajduk nonostante i due anni di contratto e senza volere una buonuscita.
Vediamo allora a quanto ammonta lo stipendio di Gennaro Gattuso, quali sono stati i suoi guadagni in passato e quale sarebbe il suo patrimonio.
Lo stipendio di Gennaro Gattuso
Dopo alcune deludenti esperienze su delle panchine di mezza Europa, Gennaro Gattuso confermando la sua voglia di vivere il calcio anche fuori dai confini nazionali a giugno 2024 è diventato il nuovo allenatore dell’Hajduk Spalato.
Con il club croato il mister si è legato con un contratto di due anni fino a giugno 2026, mentre come reso noto dalla stampa locale lo stipendio di Gattuso è di 450.000 euro a stagione.
Il pallone per Gattuso però non è mai stato una questione di soldi: l’allenatore infatti ha affermato che lascerà l’Hajduk a fine stagione rinunciando ai possibili denari di un’eventuale buonuscita.
I guadagni di Gennaro Gattuso
Per quanto riguarda la sua carriera da allenatore, prima dell’Hajduk il tecnico calabrese ha avuto una breve esperienza all’Olympique Marsiglia dove non è stato reso noto l’ammontare del suo stipendio.
In precedenza a Valencia - altra esperienza durata solo qualche mese - alcune voci hanno parlato di uno stipendio da 3 milioni più bonus.
A Napoli subentrando Gennaro Gattuso si è assicurato 750.000 euro durante la prima stagione, stipendio poi raddoppiato a 1,5 milioni durante la seconda, riuscendo anche a mantenere per sé una parte dei diritti di immagine, una rarità quando si tratta con Aurelio De Laurentiis.
Quando invece è stato chiamato al Milan, inizialmente ha percepito uno stipendio di 120.000 euro all’anno per guidare la squadra Primavera. Dopo essere stato promosso in prima squadra, Gattuso ha incassato 2 milioni l’anno.
Quando allenava l’Ofi Creta invece Ringhio ha rinunciato al suo stipendio vista la crisi finanziaria del club greco già prima delle sue dimissioni. Secondo il Corriere poi, fu lui stesso a pagare lo stipendio ai calciatori a Natale sborsando 50.000 euro.
Quando poi passò al Pisa, disse di aver scelto i toscani anche perché non ha “assilli economici” e quindi era libero di scegliere il progetto che più lo aveva intrigato senza dare troppo peso ai soldi.
Il patrimonio di Gennaro Gattuso
Da calciatore nella sua lunga carriera al Milan, Gattuso infatti è arrivato anche a guadagnare 4 milioni a stagione. Bisogna poi contare anche i tanti bonus ottenuti grazie ai successi sul campo, con la vittoria al Mondiale del 2006 con la Nazionale che per esempio gli è valso un premio da 250.000 euro.
Sul web si legge che da calciatore avrebbe guadagnato oltre 20 milioni lordi quasi tutti vestendo la maglia rossonera, non disdegnando poi anche alcune attività imprenditoriali come quella dedicata alla depurazione e all’allevamento dei molluschi nella sua Corigliano Calabro.
Per alcuni siti stranieri grazie a tutti questi incassi al momento Gennaro Gattuso potrebbe contare su un patrimonio personale di 20 milioni di dollari, ma occorre sottolineare che si tratta di stime e non di dati certi.
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