Quanto costa all’Italia l’eliminazione dai Mondiali in Qatar del 2022

Stefano Rizzuti

25/03/2022

25/03/2022 - 10:30

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L’Italia non si è qualificata per i Mondiali di calcio in Qatar che si terranno nel 2022: quali sono le conseguenze economiche di questa disfatta? Quanto costerà al movimento calcistico e a tutto il Paese questa eliminazione?

Quanto costa all’Italia l’eliminazione dai Mondiali in Qatar del 2022

La sconfitta contro la Macedonia del Nord elimina l’Italia dalla corsa ai Mondiali di calcio in Qatar del 2022. L’eliminazione della nazionale non incide solamente sul movimento sportivo e sulla delusione dei tifosi, ma ha anche un impatto economico - persino sul Pil - non di poco conto.

È difficile calcolare con precisione quanto il movimento calcistico italiano possa perdere a causa della mancata qualificazione ai Mondiali, ma sicuramente parliamo di cifre di diversi milioni di euro. Da una parte ci sono i premi per la partecipazione che non verranno riscossi, ma dall’altra ci sono cifre ancora più alte se pensiamo agli sponsor.

Non solo nel presente, con i mancati introiti per le casse della Federcalcio in vista del Mondiale. Ma anche per il futuro, perché le contrattazioni per i nuovi accordi sicuramente risentiranno della mancata qualificazione ai Mondiali del 2022. E in più le ripercussioni ci saranno anche per la Rai che ha acquisito i diritti della competizione in Qatar. Quanto ci costerà, quindi, la mancata qualificazione ai Mondiali?

I mancati premi per la qualificazione ai Mondiali

La prima perdita economica sicura è quella relativa ai premi per la partecipazione ai Mondiali. La Fifa, infatti, prevede dei premi a tutte le squadre partecipanti, anche a chi si ferma alla fase a gironi. Il montepremi totale per il Qatar è di circa un miliardo, in crescita di quasi il 30% rispetto a Russia 2018.

I premi vengono distribuiti tra le nazionali in base al diverso numero di vittorie e alla fase raggiunta nella competizione. Vediamo quanto si guadagna per ogni fase, considerando che la cifra è in milioni di dollari:

  • per la partecipazione 2,5 milioni di dollari;
  • per la fase a gironi 8 milioni;
  • per gli ottavi di finale 12 milioni;
  • per i quarti di finale 16 milioni;
  • per il quarto posto 22 milioni;
  • per il terzo posto 26 milioni;
  • per la finalista 32 milioni;
  • per la squadra campione 45 milioni.

Quindi l’Italia perde sicuramente almeno due milioni di euro per la mancata partecipazione e poco meno di altri 8 per la fase a gironi. Quindi se anche fosse stata eliminata nella fase a gironi (come peraltro successo sempre, quando ha partecipato, dopo il 2006) l’Italia avrebbe incassato circa 9,5 milioni di euro.

Mondiali Qatar 2022, i mancati introiti degli sponsor

Un altro dei problemi riguarda le sponsorizzazioni: i contratti prevedono un qualcosa di molto simile a una penale, per cui si prevede una decurtazione di circa 5 milioni di euro - come riporta la Repubblica - in caso di mancata qualificazione: non partecipare ai Mondiali, infatti, vuol dire non poter esporre un marchio in un’importante vetrina internazionale.

La cifra non è altissima se pensiamo che la Figc ha ricavi commerciali da circa 60 milioni di euro, ma rappresenta comunque una percentuale importante.

Cosa succede ai contratti con gli sponsor per il futuro

A livello di sponsorizzazioni c’è poi un altro problema da affrontare, in futuro. Nel 2023 la Figc dovrà rinegoziare i contratti: gli accordi, infatti, terminano con la fine del quadriennio dei Mondiali. Da gennaio 2023 ci saranno i nuovi contratti e lo sponsor per le magliette azzurre sarà Adidas. Che, considerando l’eliminazione al mondiale, partirà da una posizione contrattuale più forte potendo chiedere di pagare meno per il fallimento della nazionale nel 2022.

Le altre conseguenze economiche della mancata qualificazione

Le conseguenze economiche dell’eliminazione della nazionale non finiscono qua. Ci sono tanti altri effetti meno diretti: pensiamo, per esempio, a quante maglie azzurre in meno verranno vendute nel periodo dei Mondiali.

Poi c’è il danno economico per le tante attività che grazie agli eventi sportivi possono aumentare i loro ricavi: pensiamo alle persone che si riuniscono nei bar, nei pub e in altri locali e piazze per vedere le partite, con un incremento dei consumi di cui beneficiano tanti esercenti. A risentirne, quindi, può essere anche il Pil italiano. Persino il mondo delle scommesse può subire gli effetti della mancata qualificazione dell’Italia, con conseguenze persino sulle casse dell’Erario.

Italia non qualificata ai Mondiali, il danno per la Rai

L’altro capitolo da affrontare non riguarda direttamente la nazionale di calcio ma i diritti tv e la Rai. Il servizio pubblico ha acquistato i diritti dei Mondiali, ma quando l’ha fatto sperava nella partecipazione degli azzurri per avere ricavi pubblicitari più alti.

Il costo di questa operazione potrebbe aggirarsi intorno ai 150 milioni di euro (sicuramente meno dei 180 del 2014, aveva fatto sapere la Rai), ma i ricavi pubblicitari potrebbero essere molto limitati. Una partita della nazionale ai Mondiali può contare su un pubblico anche ben superiore ai 10 milioni di spettatori, il che vuol dire vendere gli spazi pubblicitari a cifre altissime. Ben diverso il discorso per altre partite di interesse nettamente inferiore e con un pubblico più che dimezzato: in questi casi gli sponsor saranno disposti a pagare molto meno.

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