Quanti pensionati ci sono in Italia? Tanti, ma pochi pagano le tasse

Simone Micocci

22 Febbraio 2018 - 09:18

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In Italia l’incidenza della spesa previdenziale sulle entrate è superiore alla Svezia; eppure l’importo delle pensioni continua ad essere tra i più bassi in Europa.

Quanti pensionati ci sono in Italia? Tanti, ma pochi pagano le tasse

Quanti pensionati ci sono in Italia? Tanti secondo quanto rilevato dal rapporto del Centro studi e ricerche “Itinerari previdenziali” nel quale è stato stilato un bilancio del sistema pensionistico italiano (dati che si riferiscono al 2016).

Nel dettaglio, in Italia ci sono 16 milioni e 100mila pensionati; uno ogni 2.638 abitanti che equivale a dire che nel nostro Paese in media si conta una prestazione assistenziale in ogni famiglia. Di questi 16 milioni di pensionati poco più della metà sono assistiti totalmente o parzialmente dallo Stato. Sono 4 milioni, infatti, i pensionati che ricevono un assegno di invalidità o di accompagnamento (qui gli importi aggiornati al 2018) mentre altri 5 milioni beneficiano di maggiorazioni sociali, integrazioni al minimo o importi aggiuntivi.

I pensionati sono per la maggior parte donne, il 56,70% del totale; il 43,30%, invece, sono uomini.

Per “mantenere” questo sistema l’Italia nel 2016 ha speso poco più di 452 miliardi di euro, un valore che incide per il 57,32% sulle entrate; pensate che l’incidenza della spesa previdenziale sulle entrate dell’Italia è superiore a quella della Svezia considerata da sempre uno dei Paesi migliori per quanto riguarda il welfare.

Più della metà della spesa pubblica italiana (830 miliardi nel 2016) è stata destinata a sanità, pensioni e assistenza, di cui circa 40 miliardi sono a debito. Niente di insostenibile visto che le 2016 l’Italia ha raggiunto il massimo livello di sempre nel rapporto tra pensionati e occupati; anche se c’è stata una crescita dello 0,22% della spesa pensionistica, il tasso è talmente ridotto che non ci sono particolari allarmi per il futuro.

Eppure nonostante questi costi elevati che l’Italia sostiene per il sostentamento del sistema previdenziale non si riesce ad accontentare la maggior parte dei pensionati, visto che nella maggior parte dei casi le pensioni sono considerate troppo basse per vivere.

La colpa però non è da imputare allo Stato, o almeno non direttamente; come vedremo di seguito, infatti, se le pensioni in Italia sono molto basse la colpa è di chi evade le tasse.

L’evasione fiscale incide sulle pensioni

Dal rapporto di “Itinerari previdenziali” emerge che un terzo delle tasse viene pagato dai pensionati del pubblico impiego, che però rappresentano il 17% del totale dei pensionati italiani.

Cosa significa questo? Secondo il Centro studi che ci sono molti pensionati che evadono le tasse. Bisogna considerare, infatti, che i redditi nel settore privato sono simili a quelli nella Pubblica Amministrazione, eppure gli ex dipendenti privati - che rappresentano l’83% dei pensionati - pagano solamente i due terzi (circa il 66,6%) delle tasse.

In sostanza” - si legge nel report - “l’intero onere fiscale sulle pensioni grava sul 20% dei pensionati, specialmente su quei 1,4 milioni che percepiscono un trattamento previdenziale superiore ai 3mila euro lordi mensili”.

Come succede per tutto - comprese le bollette della luce - chi paga regolarmente le tasse viene penalizzato da chi le evade. Quindi, per avere delle pensioni più alte sarebbe sufficiente che tutti quanti pagassero quanto dovuto, così da ridurre la pressione fiscale e aumentare gli importi degli assegni previdenziali e assistenziali.

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