Se prendi una pensione bassa e hai raggiunto questa età potresti avere diritto a un incremento di 135 euro.
Se hai una pensione che non supera il valore del trattamento minimo - fissato nel 2025 a 603,40 euro - potresti avere diritto a un aumento mensile di circa 135 euro, somma che resta fissa di anno in anno.
Non si tratta però di un diritto automatico né universale: questo aumento, conosciuto come incremento al milione, è riconosciuto solo al compimento di una certa età e al rispetto di specifici requisiti reddituali.
L’origine di questa misura risale al 2001, quando il primo governo Berlusconi introdusse un provvedimento volto a innalzare le pensioni minime fino all’equivalente di un milione di lire al mese (da qui il nome). L’obiettivo era offrire un sostegno più incisivo rispetto alla tradizionale integrazione al trattamento minimo, rivolto a chi si trovava in condizione economica particolarmente fragile, soprattutto nella terza età.
Quell’operazione, passata alla storia come uno dei provvedimenti simbolo dell’epoca, ha continuato a produrre effetti negli anni successivi. Ancora oggi, infatti, l’incremento al milione garantisce un’aggiunta importante alla pensione non solo ai titolari di trattamenti previdenziali ma anche di prestazioni assistenziali come l’assegno sociale e la pensione di inabilità civile al 100%.
Non sono mancati tentativi di rilanciare questa misura, come quello avanzato nuovamente da Forza Italia negli ultimi anni con la promessa di portare tutte le pensioni minime a 1.000 euro. Una promessa però rimasta, finora, solo in parte mantenuta: nel 2025 l’aumento si è tradotto in un ritocco di poco più di 13 euro.
Nel frattempo, però, l’incremento al milione continua a produrre gli effetti sperati. Nel 2025 spetterà a chi rientra nei requisiti previsti dalla legge, a cominciare dall’età: un limite che si abbassa con l’aumentare degli anni di contributi, ma che non scende mai sotto i 65 anni, fatta eccezione per i titolari di pensione di inabilità civile, per i quali è sufficiente il compimento del 18° anno d’età.
Vediamo quindi in cosa consiste l’incremento al milione, a chi spetta nel 2025, come si calcola e soprattutto come fare per richiederlo.
Cos’è l’incremento al milione
L’incremento al milione (chiamato così perché consentiva ai trattamenti previdenziali, come pure assistenziali, di raggiungere quota 1 milione delle vecchie lire) è stato introdotto dall’articolo 38 della legge n. 448 del 2001 con l’obiettivo di garantire un supporto maggiore rispetto a quello riconosciuto dall’integrazione al trattamento minimo (ossia quella misura che consente di raggiungere la soglia minima di pensione) per coloro che si trovano in una situazione economica di difficoltà.
Consiste in una maggiorazione dell’importo che se riconosciuta su un trattamento previdenziale (spetta anche su Assegno sociale e pensione per invalidi civili al 100%) ha un importo fisso di circa 135 euro al mese, 136,44 euro per la precisione.
A chi spetta l’incremento al milione
Per avere diritto a questa maggiorazione serve essere titolari di una pensione di importo inferiore al minimo, quindi sotto i 603,39 euro nel 2025. Ed è bene specificare che non necessariamente bisogna beneficiare dell’integrazione al trattamento minimo per goderne, misura che ricordiamo essere riservata a coloro che hanno almeno un contributo settimanale versato prima del 31 dicembre 1995 (nel regime cosiddetto retributivo).
Prendiamo come esempio due pensionati, uno che prende 500 euro di pensione più 98,61 euro di trattamento integrativo e l’altro che con lo stesso importo non gode di nessuna maggiorazione dal momento che rientra interamente nel sistema contributivo.
Entrambi hanno diritto a 136,44 euro di incremento al milione, con il primo che quindi salirà a 739,83 euro, mentre il secondo a 636,44 euro.
Va detto poi che per coloro che hanno una pensione superiore a 603,39 euro ma inferiore a 739,83 euro, l’incremento spetta comunque ma in misura parziale. Attraverso la formula che trovate di seguito, infatti, viene assicurata una integrazione tale da permettere comunque il raggiungimento dei 739,83 euro mensili:
739,83 - Importo della pensione
Per avere diritto all’incremento al milione bisogna però stare al di sotto di determinate soglie reddituali, considerando anche altre entrate del pensionato. Quest’anno le soglie entro cui stare sono le seguenti:
- reddito individuale del richiedente: 9.721,92 euro;
- reddito coniugale (se il richiedente risulta sposato): 16.724,89 euro.
Incremento al milione nel 2025 solo per chi è nato in questi anni
L’incremento al milione è inoltre riservato solamente a coloro che hanno raggiunto una certa età. Nel caso dei pensionati il limite è fissato a 70 anni, con la possibilità però di ridurlo di 12 mesi ogni 5 anni di contribuzione. Per chi ad esempio è andato in pensione con 20 anni di contributi, l’incremento spetta già a 66 anni.
In ogni caso comunque non spetta sotto i 65 anni, eccetto per coloro che ne godono sulla pensione di inabilità civile per i quali viene riconosciuta già al compimento dei 18 anni.
Quindi, considerando che l’incremento al milione spetta anche nel 2025, il prossimo anno verrà riconosciuto per la prima volta ai nati nel periodo compreso tra il 1954 e il 1959.
Attenzione però, l’aumento non è automatico: è il titolare di pensione a doverne fare richiesta, rivolgendosi a un patronato o in alternativa attraverso il servizio “consulente digitale delle pensioni” disponibile nell’area personale MyInps.
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