La Cgia di Mestre ha calcolato quanti sono i bonus attualmente in vigore in Italia e quanto costano allo Stato: ecco quali sono le misure più care, dall’ex bonus Renzi al Superbonus.
Circa 40 bonus e una spesa, per lo Stato, di 112,7 miliardi di euro. L’Italia è una Repubblica fondata sui bonus e a dimostrarlo sono anche i dati dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre sui sussidi e le misure di sostegno a cittadini e imprese attualmente in vigore.
Considerando i bonus ancora vigenti, lo Stato nell’ultimo triennio andrà a spendere 112,7 miliardi di euro: molti di questi bonus sono stati introdotti dagli ultimi due governi - guidati da Conte e da Draghi - per far fronte agli effetti della pandemia di Covid-19 prima e della crisi ucraina dopo.
Parliamo di bonus di vario genere: da quelli edilizi ai sostegni in busta paga, dalle misure per aiutare i giovani ai tagli di bollette e tasse. Tantissime misure che richiedono un importante finanziamento da parte dello Stato e l’impossibilità di investire quelle risorse in riforme strutturali.
Quali sono i bonus più costosi in Italia
La Cgia di Mestre fornisce i dati anche sui singoli bonus, sottolineando che il più costoso è l’ex bonus Renzi: gli 80 euro in busta paga (poi diventati 100 nel 2020) nel triennio 2020-2022 costeranno allo Stato 28,3 miliardi di euro.
L’ex bonus Renzi, in realtà, dal marzo del 2022 è cambiato e viene percepito da molte meno persone, solamente quelle con reddito inferiore ai 15mila euro. La cifra che prima veniva aggiunta in busta paga ora è stata riassorbita - ma per molte categorie di reddito solo in parte - nella nuova Irpef.
Ci sono poi i bonus edilizi, che secondo l’Agenzia delle Entrate tra l’inizio del 2020 e la fine del 2021 sono costati poco meno di 25 miliardi. C’è poi il bonus sociale per le bollette: la spesa stimata per lo Stato è di 22 miliardi.
Andando nello specifico al comparto edilizia, i bonus in questo settore riguardano 46 miliardi sul totale dei circa 112 spesi. Una buona parte di queste cifre derivano dal Superbonus al 110%: è in vigore dal luglio del 2020 e fino al 31 marzo 2022 è costato 21 miliardi.
I bonus edilizi e le altre misure
La Cgia fornisce altri dati specifici sui bonus edilizi. Nello specifico l’importo per le cessioni del credito nel 2020 e nel 2021 è stato di 13,6 miliardi per il bonus facciate, di 5,5 miliardi per l’econobus e di 4,9 miliardi per il bonus ristrutturazione. A cui aggiungere 0,9 miliardi per il Sismabonus.
Oltre ai bonus edilizi ci sono altre misure di sostegno previste dallo Stato che prevedono un importante capitolo di spesa. Alcune di queste sono molto recenti, come l’assegno unico, introdotto nel 2022, per un costo da 6,8 miliardi.
Ancora più recenti le altre due misure per cui la Cgia di Mestre ha stimato i costi per le casse dello Stato: parliamo del bonus da 200 euro contro il caro energia per lavoratori, disoccupati e pensionati (costo di 6,5 miliardi) e il taglio delle accise sui carburanti (2,4 miliardi).
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