La Cina sempre più forte in Eurasia: quanti amici ha in questa strategica area? La risposta in un grafico che mette in evidenza l’importanza della Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.
Nel mondo in fermento tra guerre e turbolenze finanziarie, la Cina resta un protagonista cruciale.
Per questo, l’incontro dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai in India per discutere questioni di sicurezza regionale è un evento da non sottovalutare.
Innanzitutto, è bene ricordare che la Shanghai Cooperation Organization (SCO) è un’organizzazione intergovernativa regionale fondata nel 2001 a Shanghai, in Cina. I suoi membri sono 8 e, oltre al dragone, ne fanno parte India, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan. Sono invece 4 gli Stati osservatori: Afghanistan, Bielorussia, Iran e Mongolia.
L’espansione del gruppo per includere l’Iran e la Bielorussia è uno dei punti principali all’ordine del giorno dell’incontro iniziato venerdì 5 maggio nello stato indiano di Goa. I ministri degli Esteri, tra cui il russo Sergei Lavrov e il cinese Qin Gang, prepareranno quindi il terreno per un vertice della SCO in India a luglio, a cui dovrebbero partecipare di persona il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo cinese Xi Jinping.
Gli ingredienti per valutare tale evento come molto di più che una riunione di routine dell’organismo ci sono tutti. Il meeting, infatti, si inserisce in un contesto geopolitico molto delicato e teso, con la Cina in aperta rivalità con gli Usa. Con Mosca impegnata in questioni interne legate alla guerre, è chiaro che Pechino assume sempre di più una posizione da leader nella regione dell’Eurasia.
Basterà un grafico per capire quanti “amici”, pronti a diventare nemici dell’Occidente, ha il dragone anche grazie a questa organizzazione.
Gli amici della Cina in un grafico: quanto è forte Pechino?
Il rafforzamento della collaborazione su questioni relative alla sicurezza regionale, alla difesa e alla lotta al terrorismo, oltre alla modernizzazione del gruppo con particolare attenzione alla tecnologia avanzata e all’infrastruttura digitale saranno i temi in primo piano nella riunione dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai in India (a maggio con il meeting preliminare dei ministri degli Esteri e poi a luglio con la riunione ufficiale).
Non si può non notare che i punti salienti da trattare sono quelli che stanno dividendo il mondo, esacerbando la lotta per il potere: la sicurezza e l’innovazione tecnologica.
Così come è palese che la centralità della Cina nell’organizzazione assume oggi un significato strategico: Pechino vuole rafforzare la sua influenza euroasiatica ora che gli Usa si sono posti in prima fila contro la Russia di Putin (continuando una guerra fredda contro Pechino).
C’è un grafico Ispi molto interessante per mostrare l’influenza cinese nell’organizzazione di Shanghai e l’estensione geografica delle sue alleanze in essa rappresentate:
Come sottolineato dagli analisti Ispi, non si tratta proprio di un trascurabile pezzo di mondo, anzi: “la SCO ricopre un territorio di oltre 34 milioni di chilometri quadrati, che ospita circa il 40% della popolazione mondiale e produce più del 20% del PIL globale. Insomma, un vero e proprio gigante eurasiatico”.
Considerando che la Turchia, l’Egitto, l’Armenia e l’Arabia Saudita guardano con interesse all’organizzazione, potrebbe rafforzarsi un fronte importante, guidato dalla Cina.
Gli analisti fanno notare che gli attriti e le rivalità non mancano nemmeno nel blocco, con Pakistan e India in tensione e Cina e India rivali nel dominio economico.
Tuttavia, il contesto mondiale tornato così conflittuale potrebbe rafforzare i legami tra questi Paesi, anche in un’ottica anti-Occidente che si è venuta a creare nel corso della guerra in Ucraina.
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L’analista politico indiano Niranjan Marjani ha commentato che sia la Russia che la Cina erano inizialmente le principali potenze della SCO. Tuttavia il potere relativo della Russia è svanito negli ultimi due decenni. Ciò ha reso la SCO una piattaforma dominata dalla Cina.
Il forum è ha la Cina al centro, con una intrinseca tendenza a essere anti-occidentale, ha notato C. Raja Mohan, membro dell’Asia Society Policy Institute. La SCO è stata costituita nel 2001 per contrastare l’Occidente in generale e gli Stati Uniti in particolare. Inoltre, l’Iran è pronto ad aderire come membro e la Bielorussia probabilmente lo seguirà, rafforzando così il carattere anti-occidentale della SCO.
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