Quando riaprono le scuole? Spunta una data, ecco quale

Antonio Cosenza

19/03/2020

07/08/2020 - 12:53

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Le scuole difficilmente riapriranno lunedì 6 aprile, lo conferma Giuseppe Conte. Il comitato scientifico spinge per una chiusura di almeno due mesi: si riprende a maggio?

Quando riaprono le scuole? Spunta una data, ecco quale

Se non è ufficiale poco ci manca: le scuole italiane non apriranno lunedì 6 aprile, come da programma. E d’altronde lo avevamo predetto: troppo poco il lasso di tempo in cui le scuole sono state chiuse per poter limitare definitivamente il contagio da Coronavirus.

A spiegarlo è il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale - dopo le indiscrezioni circolate nella giornata di ieri - ha spiegato al Corriere della Sera che le misure adottate per limitare il contagio da Coronavirus saranno prorogate a dopo il 25 marzo e - molto probabilmente - anche dopo il 3 aprile 2020.

Vale per negozi, ma anche per le scuole chiuse. Una decisione ufficiale, quindi, non è stata ancora presa, ma ad oggi appare assolutamente inevitabile una proroga delle disposizioni riguardanti la sospensione delle lezioni in tutta Italia.

Quando potrebbero riaprire allora le scuole? Una data certa non c’è ancora, anche perché prima di prendere qualsiasi decisione in merito bisognerà attendere il picco dei contagi da Coronavirus che in Italia tarda ad arrivare.

In ogni caso sembra che il modello che Governo e MIUR intendano seguire sia quello cinese, dove dopo mesi difficili il Coronavirus sta per essere “sconfitto”. Ed è per questo che le scuole riapriranno presto, con alcuni edifici che hanno già ripreso le lezioni seppur tenendo conto delle misure di prevenzione.

Ed è in base al modello cinese che comincia a definirsi una data per la ripresa delle lezioni nelle scuole italiane; una data che - come vedremo di seguito - farebbe slittare la ripresa delle lezioni a ben oltre le vacanze di Pasqua.

Quando riapriranno le scuole: prime indiscrezioni sulla data

Inizialmente in molti si chiedevano se con il fatto che le scuole fossero state chiuse per l’emergenza Coronavirus non ci fosse il rischio che le vacanze di Pasqua potessero essere annullate per recuperare i giorni di lezione persi.

Ad oggi, visto che l’emergenza Coronavirus non accenna a placarsi, sembra ormai certo che le vacanze di Pasqua saranno fagocitate dal periodo di chiusura straordinaria delle scuole. Difficilmente, infatti, le scuole apriranno prima del 13 aprile, anzi secondo le ultime indiscrezioni c’è la concreta possibilità che si possa andare ben oltre a questa data.

Secondo il comitato scientifico, infatti, affinché le misure prese possano dare i loro frutti e limitare definitivamente il contagio da Coronavirus, bisognerebbe chiudere le scuole per almeno due mesi, ricalcando così quanto fatto in Cina. Volendo presupporre una data, potremmo dire che le scuole potrebbero aprire regolarmente solamente a maggio, probabilmente mercoledì 6.

Una data che impone prudenza, anche perché molto dipenderà dall’evoluzione dei contagi. Tuttavia, la disastrosa situazione in Regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, non consente ancora di fare previsioni.

Lo stesso Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha spiegato che “il picco di morti e ricoveri in terapia intensiva è atteso solamente per la metà di aprile” e che per questo motivo andrebbe “pensato il prolungamento della chiusura delle scuole”.

Una richiesta - appoggiata dal comitato scientifico - che sembra essere stata accolta anche dal Governo. La Azzolina, ad esempio, ha annunciato che “le scuole riapriranno quando avremo la certezza che il quadro epidemiologico dell’Italia ci permetterà di mandare i nostri studenti a scuola nella massima sicurezza”. Un obiettivo che ad oggi - basti guardare l’ultimo bollettino della Protezione Civile - sembra essere molto lontano.

E d’altronde l’ultima nota arrivata dal MIUR con le istruzioni per la didattica a distanza, nella quale sono contenute indicazioni piuttosto stringenti, lascia presagire che anche nelle prossime settimane sarà questo su cui il Ministero si affiderà per garantire la tutela del diritto di istruzione.

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