Putin, possibile golpe interno? Ecco chi potrebbe sostituirlo

Emiliana Costa

22/03/2022

25/03/2022 - 14:57

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Secondo il Dailystar, l’opposizione interna a Putin avrebbe individuato un possibile sostituto e starebbe valutando l’ipotesi del golpe interno. Entriamo nel dettaglio.

Putin, possibile golpe interno? Ecco chi potrebbe sostituirlo

Putin, possibile golpe per mettere fine alla guerra in Ucraina? Secondo il giornale britannico Dailystar, l’opposizione interna al regime russo avrebbe individuato un possibile sostituto del capo del Cremlino nell’élite dello spionaggio. Secondo il quotidiano, si tratterebbe di Alexander Bortnikov, ex agente del Kgb accusato di aver contribuito alla morte di una spia in Gran Bretagna.

Bortnikov, 70 anni, viene descritto come una "colomba" in grado di riallacciare i rapporti con l’Occidente, ponendo fine al conflitto in Ucraina e sventando il default della Russia. L’indiscrezione sarebbe arrivata tramite il servizio di Intelligence ucraino. Che afferma di aver scoperto un complotto escogitato ai livelli più alti della società russa per detronizzare Vladimir Putin. Secondo le fonti, i russi starebbero valutando tutte le opzioni. Entriamo nel dettaglio.

Putin ucciso o rimosso dall’opposizione interna?

Secondo il giornale britannico Dailystar, l’opposizione interna a Putin avrebbe individuato un possibile sostituto del capo del Cremlino nell’élite dello spionaggio. Si tratterebbe di Alexander Bortnikov, ex agente del Kgb accusato di aver contribuito alla morte di una spia in Gran Bretagna.

L’informazione sarebbe arrivata tramite il servizio di Intelligence ucraino, secondo cui l’opposizione interna starebbe valutando tutte le opzioni per detronizzare il presidente russo. E se ci riusciranno, secondo i servizi segreti ucraini, potrebbe essere il suo ex compagno Alexander Bortnikov a sostituirlo.

Si tratta ovviamente di un’informazione da prendere con le pinze. Come in tutte le guerre, oltre al conflitto sul campo, si combatte una battaglia anche sul fronte della propaganda. E in questo senso è fondamentale il ruolo dei servizi segreti per fornire «munizioni» agli organi di stampa «amici». L’obiettivo è quello di rassicurare l’opinione pubblica interna e confondere le idee a quella avversaria.

Le sanzioni occidentali possono favorire il golpe interno?

La situazione economica russa è sempre più compromessa e c’è chi spera che le sanzioni occidentali favoriscano un golpe interno che metta fine al conflitto. In un’intervista a Money.it, Riccardo Alcaro, coordinatore ricerche dell’Istituto Affari Internazionali (Iai), ha spiegato: «Data l’indisponibilità di Putin ad arretrare, le sanzioni da mezzo si sono trasformate in un fine. Il malcontento interno può generare un cambio di governo. Ma storicamente le sanzioni hanno generato pochissimi cambi di governo, mentre sono state più utili per i tavoli negoziali. Solo che Putin non vuole sedersi a quel tavolo».

E conclude: «A meno che alla fine la Russia non accetti di ripagare tutte le riparazioni di guerra, le sanzioni occidentali saranno mantenute. E ci troveremo di fronte a un decennio di difesa e deterrenza dalla Russia, con zero relazioni economiche. Una seconda guerra fredda».

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