Oggi inizia la visita ufficiale di Putin in Cina, in nome di un’amicizia e di un forte legame tra i due Paesi che allarma Usa ed Europa. Cosa si diranno Xi e il presidente russo?
L’arrivo di Putin in Cina non passerà inosservato tra investitori, analisti e diplomazie del mondo.
La visita di due giorni del presidente russo nella potenza asiatica avviene su invito di Xi e rappresenta il primo viaggio all’estero del leader russo da quando ha iniziato il suo quinto mandato la settimana scorsa.
Putin è arrivato giovedì per una visita di stato di due giorni che includerà colloqui dettagliati su Ucraina, Asia, energia e commercio con Xi, il suo più potente sostenitore politico e compagno rivale geopolitico degli Stati Uniti. Sullo sfondo, la guerra continua con esiti incerti e con un Occidente in crescente difficoltà nel sostenere Kiev, mentre la tensione tra Pechino e Washington è salita alle stelle. Proprio due giorni fa Biden ha annunciato nuovi dazi su beni cinesi per un valore di 18 miliardi di dollari, aggravando una guerra commerciale che ormai pervade ogni ambito, industriale, tecnologico, militare, politico.
Non è un mistero che entrambi i Paesi pubblicizzano la loro amicizia “senza limiti” dal febbraio 2022, per fungere da contrappeso all’influenza globale degli Stati Uniti. Nello scacchiere geopolitico globale sempre più complesso, i colloqui Putin-Xi assumono quindi un valore strategico. Anche i mercati osservano queste dinamiche che possono innescare incertezza tra gli investitori.
Putin-Xi, perché l’incontro è strategico per Russia, Cina e Occidente
Il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato a collaborare con la controparte Vladimir Putin all’inizio della giornata di colloqui a Pechino, affermando che la “Cina sarà sempre un buon partner della Russia” , secondo i media statali cinesi.
“La relazione Cina-Russia oggi è stata conquistata con fatica, e le due parti devono apprezzarla e coltivarla. La Cina è disposta a... realizzare congiuntamente lo sviluppo e il ringiovanimento dei nostri rispettivi paesi, e a lavorare insieme per sostenere l’equità e la giustizia nel mondo”, ha esortato Xi inaugurando l’incontro.
“Le relazioni tra Russia e Cina non sono opportunistiche e non sono dirette contro nessuno”, ha detto Putin, secondo i media statali russi. “La nostra cooperazione nelle questioni internazionali è uno dei fattori stabilizzanti sulla scena internazionale.”
Scegliendo la Cina per il suo primo viaggio all’estero da quando ha prestato giuramento per un mandato di sei anni che lo manterrà al potere almeno fino al 2030, Putin sta inviando un messaggio al mondo sulle sue priorità e sulla forza dei suoi legami personali con Xi. E, soprattutto, sta lanciando un segnale a Usa ed Europa su questo asse rafforzato.
Gli Stati Uniti vedono la Cina come il loro più grande concorrente e la Russia come la più grande minaccia a livello nazionale, mentre il presidente americano Joe Biden afferma che questo secolo sarà definito da una competizione esistenziale tra democrazie e autocrazie.
Putin e Xi condividono un’ampia visione del mondo, che considera l’Occidente in declino, proprio mentre la Cina sfida la supremazia degli Stati Uniti in tutto, dall’informatica quantistica, alla biologia sintetica, alla transizione energetica, allo spionaggio e al potere militare.
La Cina intanto è diventata sempre più l’ancora di salvezza della Russia per sostenere la sua guerra dopo l’invasione dell’Ucraina, mentre Washington continua a stringere la pressione su Mosca con ulteriori sanzioni.
In un’intervista con i media statali Xinhua pubblicata prima della visita, Putin ha affermato che il volume degli scambi tra i due paesi ha raggiunto i 227,8 miliardi di dollari l’anno scorso rispetto ai 111 miliardi di dollari del 2019.
Entrambe le parti mirano ad approfondire la cooperazione in “alta tecnologia, spazio e usi pacifici dell’energia nucleare, intelligenza artificiale, energie rinnovabili”, tra gli altri settori, ha aggiunto Putin. E proprio questo, in un mondo sempre più frammentato e poco propenso alla collaborazione, viene letto come una minaccia.
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