L’azienda russa Gazprom è piena di debiti. Ecco la cifra da capogiro

Ilena D’Errico

19 Ottobre 2025 - 18:45

Gazprom è in crisi, è l’azienda con il debito più alto di tutta la Russia. Ecco la cifra da capogiro.

L’azienda russa Gazprom è piena di debiti. Ecco la cifra da capogiro

La Russia è in crisi, anche se vuole (e può) continuare la guerra in Ucraina. L’impegno bellico e le sanzioni occidentali stanno colpendo duramente l’economia russa, riflettendosi soprattutto su settori strategici come quello energetico. Per il colosso Gazprom sono tempi bui, in cui la più grande compagnia del gas russa (ambito in cui il Paese peraltro eccelle) è anche l’azienda con il debito più alto. La situazione finanziaria di Gazprom, il suo progressivo deterioramento e le fallimentari politiche di investimento per risollevare l’azienda ben descrivono le criticità economiche della Russia nell’attuale contesto.

L’impressionante e illusoria crescita dei ricavi di Gazprom non è minimamente riuscita a compensare i debiti della compagnia, abbattuta dalla chiusura verso le forniture russe e dall’inflazione. E se a versare in queste condizioni è una compagnia energetica, oltretutto una delle più importanti della nazione, si comincia a vedere una falla nel motore dell’economia russa che non conosce precedenti. Chiaramente, i primi a farne le spese sono proprio i cittadini russi, cui viene imposto un sacrificio sempre più oneroso.

Gazprom è l’azienda russa con più debiti

L’embargo energetico occidentale ha abbattuto le vendite di Gazprom, che con una mossa da prestigiatore è riuscita a far risalire alle stelle i profitti con i finanziamenti della divisione petrolifera. Nonostante ciò, non inganna i conti, che restituiscono un quadro drammatico. La classifica aggiornata di Forbes Russia vede Gazprom al primo posto come azienda con più debiti. La cifra è da capogiro: 6.047 miliardi di rubli alla fine del 2024, scesi a 5.790 miliardi di rubli a metà 2025.

Un lieve miglioramento sembra esserci e di fatto non si tratta dell’azienda con maggiori perdite del Paese, ma in termini assoluti il suo debito non trova rivali. Prima di gridare alla fine di Gazprom, però, bisogna considerare il quadro completo dell’azienda. Non è più la maggiore azienda quanto ai profitti, ma conserva ancora un’attività di tutto rispetto. Di fatto, il rapporto tra il debito netto e l’EBITDA (che però non tiene conto di tasse e interessi) è ancora accettabile per il settore (è inferiore a 2x), ma resta da capire come evolverà la situazione. Gli economisti del Carnegie sono dubbiosi in merito, rilevando ancora un margine di sicurezza ma serie perplessità sulla sostenibilità dei maxi-progetti in corso. Secondo gli analisti:

È probabile che Gazprom abbia iniziato a riconoscere questo problema, ma le riforme in discussione potrebbero essere troppo modeste e arrivate troppo tardi.

Dal vicepresidente del consiglio di amministrazione della società Famíl Sadigov arrivano comunque dichiarazioni più ottimistiche. La politica conservativa e l’aumento di offerta del gas, sia a livello interno (del 2,8%) che verso la Cina (più del 27%), hanno infatti aiutato Gazprom a far aumentare l’utile del 37% nella prima metà dell’anno. Questo però senza considerare іntеrеѕѕі, dеllе іmроѕtе, dеl dерrеzzаmеntо е dеll’аmmоrtаmеntо, visto che l’utile netto resta comunque del 6% in meno rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente.

Le aziende con più debiti della Russia

Come anticipato, Gazprom è l’azienda con il debito più alto della Russia, con un indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 pari 6.047 miliardi di rubli. Al secondo posto, un’altra compagnia energetica, Rosneft. Dopo abbiamo invece le Ferrovie russe, per le quali il rapporto indebitamento netto/EBITDA è addirittura superiore a 3x. Industria nucleare e chimica si confermano in crisi con l’aggiudicarsi, rispettivamente, del quarto posto di Atomenergoprom e del quinto posto di Baltic Chemical Complex.

Trasporti, energia e siderurgico restano i settori maggiormente colpiti, anche perché sono i punti forti dell’economia russa. Nel frattempo, anche le perdite belliche della Russia sono sempre più ingenti, tanto che il The Economist vede affacciarsi anche la possibilità di accelerare le trattative per una tregua. Ormai sappiamo, però, che non si può dare nulla per scontato.

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