Proroga versamenti ISA al 30 settembre: l’emendamento e le novità del Decreto Crescita

Giorgio Battisti

18 Giugno 2019 - 15:26

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Versamenti con proroga al 30 settembre 2019 per i soggetti ISA: il Decreto Crescita cambia il calendario delle scadenze per le imposte sui redditi per i titolari di partita IVA. Ecco il testo dell’emendamento e le novità previste.

Proroga versamenti ISA al 30 settembre: l’emendamento e le novità del Decreto Crescita

Versamenti con proroga al 30 settembre 2019: cambia la scadenza delle imposte sui redditi per i soggetti ai quali si applicano gli ISA.

La novità è contenuta in un emendamento dei Relatori al Decreto Crescita che cambia il calendario delle scadenze Irpef, Ires, Irap e di tutte le imposte dovute a saldo ed acconto.

Il testo dell’emendamento al Decreto Crescita punta a sostituire e superare il DPCM firmato dal Ministro Tria che rinviava dal 1° al 22 luglio la scadenza delle imposte sui redditi.

Non c’è pace per imprese e professionisti che, ad ormai meno di 15 giorni dalla scadenza dei versamenti Irpef, Ires, Irap e delle altre imposte collegate ai redditi 2019, sono in attesa che la proroga venga ufficializzata.

Dopo il decreto firmato dal MEF del quale ancora oggi non è possibile visionare il testo, ora è il momento dell’emendamento al Decreto Crescita, anticipato da Massimo Bitonci su Twitter e pubblicato sul sito della Camera in data odierna.

Il Decreto Crescita, approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dovrà essere convertito in legge entro la scadenza del 30 giugno, ma già si parla dell’ipotesi fiducia per velocizzare i tempi.

Proroga versamenti 2019: ecco l’emendamento al DL Crescita che sposta la scadenza al 30 settembre per i soggetti ISA

Riportiamo di seguito il testo dell’emendamento presentato ed approvato in sede di conversione del Decreto Crescita:

“Per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del Ministro dell’economia e delle finanze, i termini dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia di imposta regionale sulle attività produttive, di cui all’articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435, nonché dell’imposta sul valore aggiunto, che scadono dal 30 giugno al 30 settembre 2019 sono prorogati al 30 settembre 2019.

Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano anche ai soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, aventi i requisiti indicati nel medesimo comma 3.”

È quindi ufficiale che la proroga non si applica a minimi e forfettari, per i quali la scadenza per il versamento delle imposte sui redditi resta fissata al 1° luglio 2019.

Proroga versamenti ISA al 30 settembre: le novità del Decreto Crescita

È su Twitter che il Sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci aveva anticipato la presentazione di un emendamento al Decreto Crescita avente ad oggetto la proroga al 30 settembre dei nuovi Isa, gli indici sintetici di affidabilità che sostituiscono dalla dichiarazione dei redditi 2019 gli studi di settore.

Se è vero che la frase così come formulata potrebbe anche lasciare adito a dubbi e perplessità, sono i versamenti delle imposte sui redditi per i soggetti ISA i protagonisti della proroga, gli stessi già protagonisti del decreto firmato dal Ministro Tria che già prevedeva un rinvio della scadenza dal 1° luglio al 22 luglio.

Se da un lato la proroga lunga dei versamenti accoglie le richieste dei commercialisti, avanzate con due distinte lettere inviate dal Presidente del CNDCEC Massimo Miani al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria ed al capo divisione Servizi dell’Agenzia delle Entrate Paolo Savini, la situazione attuale è di vero e proprio caos e incertezza.

La scadenza dei versamenti delle imposte sui redditi è una delle più impegnative per i titolari di partita IVA e per i loro intermediari, ed è paradossale non avere ad oggi notizie certe.

Quel che è chiaro è che la proroga riguarderà esclusivamente i soggetti ai quali si applicano gli ISA, e che quindi ne saranno esclusi minimi e forfettari.

I dubbi principali riguardano invece coloro che opteranno per la rateizzazione delle imposte sui redditi 2019 e per l’eventuale differimento ai 30 giorni successivi dalla scadenza con maggiorazione dello 0,40%.

Si attendono pertanto gli opportuni chiarimenti da parte dell’Amministrazione Finanziaria, fermo restando che è necessario che il testo di conversione del Decreto Crescita venga approvato in via definitiva per parlare di proroga ufficiale.

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