Proroga cartelle e nuovi termini per i decaduti dalla pace fiscale: novità dal MEF

Rosaria Imparato

14/10/2021

Durante l’interrogazione del 13 ottobre il sottosegretario MEF Freni ha parlato della proroga delle cartelle di 150 giorni e dei nuovi termini per i decaduti dalla pace fiscale: le novità.

Proroga cartelle e nuovi termini per i decaduti dalla pace fiscale: novità dal MEF

Due le novità in arrivo sulla Riscossione anticipate dall’interrogazione al nuovo sottosegretario MEF Federico Freni: non solo la proroga per pagare le cartelle, ma anche nuovi termini per i decaduti dalla pace fiscale.

Una nuova chance in arrivo, quindi, per i contribuenti che non hanno rispettato le scadenze delle rate del saldo e stralcio e della rottamazione.

La doppia novità dovrebbe essere inserita nel decreto Fiscale, detto anche collegato di bilancio, perché si tratta del provvedimento che anticipa i contenuti della manovra 2022. Il Consiglio dei Ministri per l’approvazione del decreto Fiscale è previsto per venerdì 16 ottobre.

Proroga cartelle di 150 giorni: novità MEF

La riforma della Riscossione procede a piccoli a passi, il primo di questi è stato l’approvazione da parte del Parlamento della risoluzione con cui l’AdeR ha chiesto 150 giorni in più per pagare le cartelle notificate dal 1° settembre.

In totale, quindi, sono 5 mesi di proroga, confermati dal nuovo sottosegretario all’Economia Federico Freni durante l’interrogazione del 13 ottobre:

“È in corso una valutazione da parte del governo, l’inserimento in uno dei prossimi provvedimenti normativi di un pacchetto di norme che, in considerazione degli effetti economici dell’emergenza da Covid-19. Intervengano, tra l’altro, sui termini di pagamento delle cartelle di pagamento notificate nel periodo dal 1° settembre 2021, la rimodulazione dei termini per pagare.”

Per ora quindi il Governo è ancora in fase di valutazione, ma sembra che ci sia un certo spazio di manovra per sperare in una proroga.

Pace fiscale, nuovi termini per i decaduti?

L’interrogazione del nuovo sottosegretario MEF ha però introdotto anche un’altra novità, fino a ieri ancora in forse. Si tratta del nuovo termine per i decaduti dalla pace fiscale:

“La rimodulazione dei termini per pagare le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio e l’estensione del numero di rate il cui mancato pagamento determina la decadenza dei provvedimenti di rateizzazione in corso prima dell’inizio della sospensione Covid-19”

Si tratta dei contribuenti che non hanno rispettato le scadenze della pace fiscale del 30 agosto e 30 settembre, slittate rispettivamente al 6 settembre e 6 ottobre considerando i 5 giorni di tolleranza.

In totale sono stati chiamati alle casse circa 1 milione e 800mila contribuenti, ma quasi la metà (800mila) non hanno rispettato la scadenza, col conseguente mancato gettito di circa 4 miliardi di euro.

Secondo la risoluzione approvata dal Parlamento, la Riscossione interverrà inviando delle notifiche che non avranno effetto dal momento del ricevimento, ma dopo 150 giorni.

In questo modo il debitore ha 5 mesi in più di tempo per recuperare la liquidità necessaria a pagare quanto dovuto al Fisco.

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