Il petrolio sfonda i $40 al barile: il peggio è passato?

C. G.

3 Giugno 2020 - 07:59

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Il prezzo del petrolio in deciso rialzo: la quotazione del WTI e quella del Brent sotto i riflettori

Il petrolio sfonda i $40 al barile: il peggio è passato?

Ancora rialzi per il prezzo del petrolio che grazie ai più recenti guadagni è riuscito a cancellare quasi del tutto le drammatiche perdite messe a segno durante la pandemia.

Sia la quotazione del WTI che quella del Brent hanno premuto sul pedale dell’acceleratore e hanno messo a segno progressioni di circa 2 punti percentuali.

Gli odierni rialzi del prezzo del petrolio sono stati accompagnati anche dalle buone performance dei mercati azionari e dal progressivo indebolimento del dollaro statunitense.

Prezzo del petrolio: i motivi della risalita

A sostenere l’avanzata della quotazione del WTI e di quella del Brent è stato il crescente ottimismo riguardante sia la possibile estensione dei tagli alla produzione, sia il progressivo allentamento dei lockdown che potrebbe finalmente lasciare spazio al recupero economico.

Il prezzo del petrolio del Mare del Nord oggi si è addirittura riportato sopra i 40 dollari al barile, livello toccato l’ultima volta all’inizio di marzo, quando la pandemia ha iniziato a travolgere pian piano tutte le economie del globo. Il texano, invece, è risalito sopra i $37.

Occhi sull’OPEC

Nei prossimi giorni prenderà il via la nuova riunione dell’OPEC+, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di greggio che assieme ai suoi alleati esterni (come la Russia) sceglierà se estendere i tagli decisi ad aprile.

A metà mese, nel pieno della crisi del mercato, i produttori hanno concordato una riduzione giornaliera di 9,7 milioni di barili (il 10% dell’output globale) entrata ufficialmente in vigore lo scorso 1 maggio.

Come da programma, però, questa rimarrà operativa soltanto fino alla fine di giugno cosa che esporrà poi il mercato a nuovi rischi di sbilanciamento. Proprio per questo motivo, hanno fatto notare numerosi esperti, l’OPEC+ potrebbe decidere di estendere le riduzioni almeno fino a luglio o agosto.

Uno scenario, questo, che potrebbe continuare a favorire la ripresa del mercato.

Al momento, l’ottimismo sta permettendo alla quotazione del WTI di salire di quasi il 3% oltre i $37, e al prezzo del petrolio Brent di avanzare di quasi 2 punti percentuali oltre i $40.

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