Prezzi materie prime alle stelle: questo settore italiano soffre

Violetta Silvestri

13 Agosto 2021 - 11:28

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Il boom dei prezzi delle materie prime sta allarmando il settore dell’edilizia in Italia. Complici anche le regole del Superbonus 110%, alcune aziende sono pressate dai costi alle stelle.

Prezzi materie prime alle stelle: questo settore italiano soffre

Prezzi delle materie prime in forte rialzo: anche l’Italia si allarma, con alcuni settori più colpiti di altri.

In focus, per esempio, c’è l’edilizia, spinta nella ripresa economica del post-pandemia anche grazie al Ssuperbonus 110%. La misura, in realtà, potrebbe diventare una trappola per molte imprese e indebolire i loro margini. Per quale motivo?

La risposta è nel boom dei costi di legno, acciaio, rame e altre materie prime cruciali. Cosa rischia il settore dell’edilizia con l’impennata dei prezzi?

Edilizia: allarme per il boom prezzi materie prime

Il settore dell’edilizia teme che il rincaro delle materie prime possa mettere a rischio la ripresa delle attività stimolata anche dal Superbonus 110%.

Un’analisi dei costi dei materiali, infatti, sta mettendo in evidenza un problema non trascurabile.

Nel boom del rilancio economico mondiale, i prezzi delle materie prime sono saliti alle stelle, complici un’esplosione della domanda, l’incapacità dell’offerta di farvi fronte, le strozzature dell’approvvigionamento e i rallentamenti mondiali nelle spedizioni.

L’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, ha rilevato che da novembre 2020 fino agli ultimi mesi in corso nel 2021, si sono verificati questi balzi:

  • acciaio tondo (per cemento armato): +243%;
  • polietilene: +128%;
  • rame: +38,6%;
  • Pvc: +73,8%;
  • legno di conifere: +76,1%;
  • bitume: +25,2%

Con questi rialzi eccezionali nei prezzi delle materie prime basilari per i cantieri, le aziende edili si stanno preoccupando seriamente. Le imprese che hanno già iniziato a lavorare con preventivi chiusi mesi fa sono in bilico nei margini, considerando il rincaro di alcuni materiali non conteggiato nei prezzi chiusi con il cliente.

Il problema potrebbe diventare ancora più serio per le aziende che ancora non cominciano a lavorare e che sono coinvolte nei piani del Superbonus 110%. Perché?

Costi dei materiali e Superbonus 110%: una trappola per l’edilizia?

Se da una parte il Superbonus 110% rappresenta un motore per la ripresa dei cantieri, dall’altra senza eventuali accorgimenti potrebbe diventare un problema.

Il nodo è, appunto, nei prezzi balzati in modo inaspettato per i materiali. Le imprese che stanno contrattando al momento le attività nell’ambito del 110% possono inserire costi più elevati.

Tuttavia, devono rispettare alcuni massimali in base a quanto definito nei prezzari regionali oppure in quello dalla Dei, tipografia del Genio civile. Il punto è che tali elenchi non sono ancora del tutto aggiornati con i nuovi - e assai elevati - costi delle materie prime.

Di conseguenza, alcune aziende - e i rispettivi clienti - potranno vedere sfumare il Superbonus su parte dei lavori perché non hanno rispettato le soglie di prezzo dei materiali stabilite dalla legge.

Il boom dei materiali edili, impiegati in un settore chiave per la ripartenza, sta mettendo a rischio la ripresa economica in Italia.

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