I prezzi del grano scendono: la Russia apre i porti?

Violetta Silvestri

26 Maggio 2022 - 08:34

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La pressione sulla Russia per aprire corridoi umanitari alle navi con grano sembra aver dato risultati: Mosca promette l’apertura di porti per l’emergenza alimentare. Giù i future sul grano.

I prezzi del grano scendono: la Russia apre i porti?

La Russia ha affermato che sta aprendo corridoi per le spedizioni da sette porti ucraini, tra le crescenti critiche internazionali di una crisi alimentare globale in corso innescata dal suo blocco.

Kiev ha avvertito, però, che i problemi di sicurezza potrebbero ancora impedire il libero passaggio.

Intanto, mercoledì i futures statunitensi su mais e grano sono scesi in base alla notizia di questa apertura da parte di Mosca.

Russia promette l’apertura dei porti: crisi del grano resta in focus

I corridoi marittimi umanitari dai porti del Mar Nero e del Mar d’Azov, tra cui Odessa, opereranno tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:00, ha affermato Mikhail Mizintsev, un funzionario del ministero della Difesa secondo una dichiarazione inviata via e-mail a Bloomberg.

Una notizia importante e in un momento davvero cruciale per scongiurare una delle peggiori crisi alimentari mondiali. Tuttavia, le spedizioni potrebbero non iniziare a muoversi rapidamente perché l’Ucraina ha bisogno di tempo per togliere le mine, dopo aver cercato garanzie di protezione dalla flotta russa del Mar Nero.

Il capo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, David Beasley, ha affermato lunedì 23 che il blocco dei porti ucraini da parte della Russia, impedendo le spedizioni di grano dal Paese, è una “dichiarazione di guerra” alla sicurezza alimentare globale.

L’interruzione del ciclo agricolo ucraino rischia una crisi alimentare globale pluriennale, ha detto il ministro di Kiev Kuleba a Davos, “ma alla fine il problema è che non ci si può fidare della Russia anche se firmano documenti che garantiscono un passaggio sicuro”.

Da ricordare che i porti ucraini del Mar Nero sono stati bloccati da quando la Russia ha inviato migliaia di truppe in Ucraina il 24 febbraio e più di 20 milioni di tonnellate di grano sono bloccate nei silos nel Paese.

I futures sul grano sono stati più bassi mercoledì, con il contratto di luglio che ha terminato la sessione al minimo di una settimana.

C’è da aggiungere che la Russia si è detta pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano cibo per lasciare l’Ucraina, in cambio della revoca di alcune sanzioni, secondo l’agenzia di stampa Interfax che ha citato il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko.

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