Prelievi bancomat, buone notizie: ecco perché il prezzo non aumenterà

Giorgia Bonamoneta

4 Dicembre 2022 - 10:37

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L’Antitrust ha bocciato il progetto di Bancomat S.p.A. per i prelievi. Ecco perché è una buona notizia per le tasche dei clienti.

Prelievi bancomat, buone notizie: ecco perché il prezzo non aumenterà

L’Antitrust ha bocciato il progetto di Bancomat S.p.A. sulla riforma dei prelievi bancomat agli sportelli Atm. Lo fa sapere Il Sole 24 Ore, che ripercorre brevemente il progetto di Bancomat S.p.A. presentato il 5 ottobre 2020. L’obiettivo del progetto era quello di riformare il sistema del costo dei prelievi bancomat.

La decisione è stata rimandata di un anno e alla fine di novembre all’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha valutato negativamente il nuovo modello ipotizzato. Questo prevedeva l’eliminazione delle commissioni interbancari, con lo scopo di incentivare maggiori investimenti da parte dei proprietari degli Atm sulle relative apparecchiature a beneficio della platea di consumatori, come si legge nel progetto di Bancomat S.p.A.

L’Antitrust era chiamata a valutare se nuove regole di circuito potessero configurare una restrizione della concorrenza, tenendo conto dell’impatto sulla capacità competitiva dei vari operatori. L’insieme delle banche popolari medio-piccole, ascoltata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha fatto valere la propria posizione in riferimento ai contratti con i clienti. Infatti la maggior parte di questi prevedono prelievi di circolarità del tutto gratuiti per il cliente, con il costo interamente a carico degli istituti bancari. La proposta di Bancomat S.p.A. metteva a rischio la vita delle banche medio-piccole, spingendo ipoteticamente le persone a migrare verso le banche maggiori.

Prelievi bancomat senza aumenti: l’Antitrust boccia il progetto di bancomat S.p.A.

Bancomat S.p.A. è la società gestisce i circuiti di pagamento e prelievo più diffusi in Italia e vanta 116 soci tra cui le più grandi banche italiane come Intesa Sanpaolo e Unicredit. Le operazioni di prelievo nel 2021 sono aumentate del 44%, confermando un trend positivo che ha fatto cresce il fatturato del 29% (25,8 milioni di euro).

Bancomat S.p.A. è un gigante del settore e il progetto presentato e sottoposto all’Antitrust, prevedeva un adeguamento e un tetto massimo del costo di prelievo. Il Garante ha bocciato la proposta perché anticoncorrenziale, non permettendo così l’aumento del costo del prelievo.

Perché l’Antitrust ha bocciato il progetto di bancomat S.p.A.?

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore c’era il timore che una volta fissato un tetto alla commissione di 1,50 euro, tutte le banche si allineassero “come accaduto a esempio con la commissione sull’accordo per i fidi sui conti correnti (lo 0,5% a trimestre), valori che tutte le banche oggi applicano”. Con un adeguamento del costo il prelievo in circolarità a 1,50 euro, si rischiava un aumento del costo dell’operazione al cliente, oggi per molti gratuito.

L’Antitrust ha ascoltato Assopopolari, l’Associazione nazionale fra le banche popolari, che criticavano il progetto per essere svantaggioso dal punto di vista della concorrenza agli istituti medio-piccoli. Infatti secondo l’associazione presieduta da Corrado Sforza Fogliani, lo scopo di Bancomat S.p.A. e dei suoi associati era quello di incoraggiare i clienti a lasciare le banche piccole e medie spostarsi verso gli istituti più grandi. Questo non solo perché hanno un numero di sportelli maggiore, ma anche perché possiedono le risorse economiche per mantenere gratuiti i costi del servizio prelievo.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) si è pronunciata con parere negativo sulla proposta sottoposta da Bancomat S.p.A. In particolare perché si configura come un’intesa anticoncorrenziale in relazione all’articolo 101, paragrafo tre del trattamento sul funzionamento dell’Unione Europea. Il prezzo dei prelievi quindi non aumenterà.

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