I posti più pericolosi in Italia in caso di guerra

Alessandro Cipolla

23 Giugno 2025 - 12:35

Massima allerta terrorismo in Italia con oltre 29 mila obiettivi sensibili sottoposti a vigilanza: ecco l’elenco dei posti più a rischio attentati e quelli più pericolosi in caso di guerra.

I posti più pericolosi in Italia in caso di guerra

Quali sono i posti più pericolosi in Italia in caso di guerra? Dopo il bombardamento degli Usa al sito nucleare iraniano di Fordow - arrivato una settimana dopo il primo attacco di Israele all’Iran -, a Palazzo Chigi si è tenuto un vertice d’urgenza alla presenza della premier Giorgia Meloni, dei ministri interessati e dei responsabili della nostra intelligence.

Già con lo scoppio della guerra tra Israele e Iran il livello d’allerta in Italia è salito ben oltre il livello di guardia, ma adesso l’entrata in scena degli Stati Uniti ha reso necessario un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza.

Dalla riunione che si è tenuta a Palazzo Chigi è emerso come in Italia sarebbero 29 mila gli obiettivi sensibili sottoposti a vigilanza: a essere attenzionate non ci sono solo le infrastrutture critiche nostrane, ma anche gli interessi sensibili statunitensi e israeliani.

Il Viminale così ha predisposto controlli più intensi a Roma - dove è in corso il Giubileo - e nelle altre principali città italiane, rafforzando la sorveglianza nei luoghi pubblici maggiormente ad alta frequentazione e attivando tutte le misure previste di contrasto al terrorismo.

Durante la riunione - ha fatto sapere tramite una nota il Viminale - sono stati presentati gli esiti delle recenti attività investigative e definite le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dal deterioramento del quadro geopolitico internazionale”.

In sostanza sono due le fonti di preoccupazione in virtù della possibile escalation in Medio Oriente: attentati terroristici o addirittura un coinvolgimento diretto dell’Italia in una guerra, con diversi siti che nel caso diventerebbero degli obiettivi sensibili.

Terrorismo: gli obiettivi sensibili in Italia

Massima allerta in Italia per il rischio terrorismo dopo gli attacchi di Israele e Stati Uniti all’Iran, con il livello di allarme che nelle ultime ore è stato innalzato rispetto ai giorni scorsi: come detto sono circa 29 mila gli obiettivi sensibili nel nostro Paese.

A seguito del vertice di Palazzo Chigi, il Viminale ha deciso di elevare la sorveglianza nei luoghi pubblici ad alta frequentazione:

  • musei;
  • monumenti;
  • eventi culturali;
  • concerti;
  • appuntamenti sportivi;
  • aree turistiche strategiche.

In particolare è stato innalzato il livello d’allerta a Roma specie nella zona del Vaticano e in tutte le celebrazioni legate al Giubileo.

Infine particolare attenzione agli obiettivi ebraici e israeliani - circa 250 in Italia - da sempre sotto speciale vigilanza, oltre a quelli americani che sono ben più numerosi nel nostro Paese: non solo consolati e sedi diplomatiche, ma anche aziende e catene di negozi.

I posti più pericolosi in Italia in caso di guerra

In caso di guerra sono diversi i posti pericolosi in Italia. Naturalmente in queste ore c’è grande attenzione verso le basi militari statunitensi nel Belpaese, da Aviano a Sigonella fino a Ghedi, con una particolare attenzione anche al personale.

Altri luoghi a rischio poi sono i principali snodi ferroviari come quelli di Bologna, Milano, Roma e Napoli, strutture chiave per la logistica militare nel nostro Paese, ma potrebbero essere degli obiettivi anche il tunnel del Frejus e quello del Brennero.

Stesso discorso poi anche per i porti collegati a infrastrutture militari come quelli di La Spezia e Taranto, cuore della nostra Marina, ma anche quello di Augusta essendo strategico per le operazioni della Nato nel Mediterraneo.

In una guerra sempre più ibrida però sarebbero a rischio pure le infrastrutture critiche nazionali, ovvero gli hub energetici e industriali come quelli chimici e petrolchimici di Porto Marghera, Ravenna, Taranto e Augusta.

Da non sottovalutare infine le principali centrali elettriche e i gasdotti , oltre alle già citate principali città - soprattutto Roma e Milano - dove il livello di guardia in questi giorni è al massimo.

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