Pos e contanti, la mossa della Bce: cosa cambia per il governo sui pagamenti con carte e bancomat

Stefano Rizzuti

6 Febbraio 2023 - 15:30

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La Bce rassicura l’Italia su Pos e contanti: l’obbligo di Pos deve restare, ma i consumatori devono avere la possibilità di scegliere lo strumento di pagamento preferito.

Pos e contanti, la mossa della Bce: cosa cambia per il governo sui pagamenti con carte e bancomat

Sì al Pos, ma anche al contante. La Bce rassicura il governo Meloni sul fronte dell’utilizzo dei contanti, ribadendo però l’importanza della possibilità di scegliere per i consumatori. L’importante, quindi, è che resti l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare qualsiasi pagamento con carte e bancomat.

La Banca centrale europea rassicura quindi il governo sul fatto che il contante non si tocca: “Ci impegniamo a mantenere il contante in euro e continueremo ad assicurarci che sia disponibile”, assicura il capo della direzione generale delle operazioni di mercato della Bce, Ulrich Bindseil.

Questo vuol dire che il governo probabilmente manterrà il limite al contante a 5mila euro, ma anche l’obbligo di Pos che è stato confermato - su richiesta dell’Ue - con la legge di Bilancio. Nel frattempo, però, l’esecutivo vuole eliminare le commissioni sui micro-pagamenti: cosa succederà?

I pagamenti elettronici nell’area euro

Nell’area euro, secondo un sondaggio, il 55% dei consumatori preferisce i pagamenti con carta o con altri mezzi diversi dal contante. Il punto centrale è che le persone vogliono la “possibilità di scegliere quando si tratta di come pagare”. Nel 2016, ricorda la Stampa, nell’area euro il 79% delle transazioni nei negozi e nei ristoranti venivano effettuate in contanti. Già nel 2022 questa cifra è scesa al 59%.

Pos e contanti, la posizione della Bce

La Bce punta a una convivenza tra pagamenti elettronici e contanti, due strumenti a disposizione del consumatore, lasciando a quest’ultimo la scelta. Proprio per questo la Banca centrale europea garantisce la fornitura di banconote in euro, con la produzione che non si fermerà, così come si andrà avanti sul fronte sicurezza e sulla lotta alla contraffazione. L’importante è continuare a sostenere la “disponibilità di diversi strumenti di pagamento”.

Cosa dice la Bce al governo Meloni sul Pos

L’invito rivolto dalla Bce all’Italia e al governo Meloni è quello di incentivare il Pos e di non ostacolare il ricorso ai pagamenti elettronici. Senza, però, timori per chi vuole usare il contante: potrà continuare a farlo senza impedimenti. Anche perché, stando sempre al sondaggio della Bce, il 60% degli intervistati dice di voler avere la possibilità di pagare in contanti. Il contante, quindi, non si tocca, ma deve restare la possibilità di scelta per i consumatori.

Cosa farà il governo sul Pos

Sul tema del Pos il governo, dopo la marcia indietro sull’obbligo (rimasto nonostante la contrarietà dell’esecutivo), sta ora valutando di ridurre o azzerare le commissioni per i micro-pagamenti sotto i 10 euro. Con, in più, una riduzione flessibile per le transazioni fino a 30 euro. In più si valuta l’ipotesi di introdurre un bonus Pos per commercianti e professionisti, da introdurre come credito d’imposta in compensazione.

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