L’era dominata dalle ricerche su Google, le amicizie sui social e l’utilizzo quotidiano degli smartphone potrebbe presto finire. Cosa cambierà secondo i leader delle big tech.
Negli ultimi vent’anni, Google, Facebook (oggi Meta) e Apple hanno letteralmente rivoluzionato il modo in cui viviamo il digitale, imponendosi come protagonisti della quotidianità moderna. Tuttavia, la centralità dei loro prodotti sembra essere messa sempre più in discussione.
Come riportato da Bloomberg, durante due importanti processi antitrust in corso negli Stati Uniti, gli stessi vertici delle big tech americane avrebbero ammesso pubblicamente che le tecnologie che hanno reso celebri le loro aziende stanno perdendo attrattiva e rilevanza. Il calo delle ricerche su Google da dispositivi Apple, la diminuzione delle richieste di amicizia su Facebook e le previsioni di un futuro senza iPhone sono solo alcuni dei segnali.
Secondo Gartner, l’utilizzo dei motori di ricerca potrebbe diminuire del 25% entro il 2026, con sempre più utenti che si affidano a chatbot e strumenti di intelligenza artificiale per ottenere risposte e informazioni.
Parallelamente, Facebook sta assistendo a una drastica riduzione dell’interazione tra amici e della creazione di nuove connessioni, soprattutto tra i più giovani: solo il 32% degli adolescenti statunitensi afferma di usare Facebook, contro il 71% di dieci anni fa.
Anche l’iPhone, pur restando il secondo smartphone più venduto al mondo nel primo trimestre 2025, inizia a mostrare segni di stanchezza, con Apple stessa che guarda già oltre lo smartphone tradizionale.
La fine di un’epoca? I giganti della Silicon Valley ammettono il cambiamento
Al centro della crisi il motore di ricerca di Google, che ha dominato il web dagli anni 2000. Eddy Cue, vicepresidente di Apple, ha dichiarato che per la prima volta si è registrato un calo delle ricerche Google effettuate da dispositivi Apple, attribuendo il fenomeno alla crescente popolarità di chatbot come ChatGPT e ai nuovi strumenti AI integrati nei browser.
Google, dal canto suo, sostiene che le ricerche complessive siano ancora in crescita, ma il trend è ormai segnato e l’intelligenza artificiale sta già modificando il modo in cui le persone cercano e ottengono informazioni online.
Facebook, invece, sta perdendo la sua funzione originaria di piattaforma per la creazione di nuove amicizie e la condivisione tra pari. La fuga dei giovani da Facebook è ormai un dato di fatto e la sua centralità tra i social è in evidente discussione.
Mark Zuckerberg ha ammesso che il volume di condivisioni tra amici e il numero di nuove amicizie sono in calo, mentre cresce l’uso dei messaggi diretti e dei contenuti video, come dimostrano le strategie di Meta con Instagram Stories e Reels per contrastare la concorrenza di TikTok.
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Un futuro incerto tra AI e dispositivi wearable
Anche l’iPhone, dal 2007 simbolo della rivoluzione mobile, si trova oggi di fronte a una sfida senza precedenti. Secondo Bloomberg, Cue avrebbe affermato anche che “forse non ci sarà più bisogno di un iPhone tra dieci anni”.
Il mercato degli smartphone mostra infatti segnali di saturazione: i consumatori aggiornano i loro dispositivi meno frequentemente, poiché le novità annuali non sono più rivoluzionarie come in passato e si proiettano verso un futuro dominato da dispositivi indossabili e intelligenti.
L’azienda, non a caso, pur continuando a innovare la sua linea con nuovi modelli e funzionalità e aver spedito circa 1,5 milioni di iPhone dagli stabilimenti in Cina e India agli Stati Uniti per anticipare i nuovi dazi, sta già investendo in altri prodotti come il Vision Pro e in progetti di smart glasses, seguendo la stessa direzione di Meta, Google e Samsung.
Le nuove tecnologie e le incertezze globali stanno dunque mettendo in discussione i prodotti che hanno dominato l’ultimo ventennio. Google Search, Facebook e iPhone resteranno ancora protagonisti per un po’, ma la loro egemonia è ormai vacillante. I colossi della Silicon Valley lo sanno, e per restare al passo dovranno reinventarsi ancora una volta.
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