L’ex moglie di Jeff Bezos continua a vendere le azioni Amazon. Ecco cosa sta facendo MacKenzie Scott.
Il padre di Amazon è uno degli uomini più ricchi al mondo, ma anche il patrimonio di MacKenzie Scott non scherza e non potrebbe essere diversamente. L’ex moglie di Jeff Bezos è anche co-fondatrice dell’azienda ultramilionaria, cui ha dato un contributo enorme negli anni, non certamente limitato all’unione matrimoniale poi terminata. La donna, che ha poi intrapreso una carriera come scrittrice, si trova così un patrimonio stimato in oltre 28 miliardi di dollari.
Una cifra nettamente inferiore rispetto a quella dell’ex marito, ma comunque non indifferente, che le permette anche di dedicarsi a opere filantropiche di grossa entità. A differenza di Jeff Bezos, che a parte qualche donazione circoscritta ha deciso di limitare la beneficenza al suo lascito ereditario (sempre in modo piuttosto generoso però), Scott si sta dedicando alla filantropia in maniera importante e frequente. Al contempo, si sbarazza gradualmente dei suoi legami con Amazon.
L’ex moglie di Bezos vende le azioni Amazon
Secondo le stime degli esperti, pare che MacKenzie Scott abbia ridotto la sua partecipazione in Amazon del 42% nell’ultimo anno. Ha infatti venduto 58 milioni di azioni, per un valore di circa 12,6 milioni di dollari. Soldi che sono stati in gran parte finalizzati a opere di beneficenza e progetti umanitari, perfettamente in linea con l’operato di Scott finora. Dal divorzio con Bezos nel 2019, infatti, MacKenzie Scott si è da subito contraddistinta come una delle filantrope più generose del mondo, donando decine di miliardi di dollari attraverso la Yield Giving.
La fondazione di Scott ha donato oltre 19 miliardi di dollari a più di 2.450 fondazioni no-profit (più di 2 miliardi di dollari a 199 organizzazioni soltanto l’anno scorso), sotto la guida esperta e discreta di Scott. Quest’ultima preferisce infatti fornire aiuti concreti e diretti selezionando con cura gli enti di beneficenza e le associazioni no-profit, valutando minuziosamente i progetti e gli obiettivi, ma evitando le luci dei riflettori dei più grandi eventi. Le cifre donate, però, parlano chiaro e convincono sempre più dell’effettivo impegno di MacKenzie Scott, che passa anche attraverso la vendita delle azioni di Amazon.
Come già detto, nell’ultimo anno ha donato quasi 13 milioni di dollari derivanti dalla vendita delle azioni, continuando così a ridurre la propria partecipazione in Amazon. Così, ad oggi Scott detiene pressappoco 81,1 milioni di azioni dell’e-commerce, il 58% in meno rispetto all’anno scorso ma comunque non poche. Di fatto, nonostante il grande e comprovato impegno in beneficenza il patrimonio di Scott continua a crescere senza sosta, soprattutto grazie alla salita dei titoli in Borsa e legata alle fluttuazioni del mercato. Così, oggi è poco meno ricca di quanto non fosse al momento della separazione da Bezos, quando ha ricevuto il 4% del capitale del colosso.
“Ex” anche nella beneficenza
MacKenzie Scott e Jeff Bezos hanno approcci completamente differenti nei vari settori della loro vita che sono visibili al pubblico. La filantropia non fa eccezione. Mentre Scott lavora per lo più dietro le quinte, con donazioni continue e impegni umanitari frequenti, Bezos viene spesso criticato per la scarsa beneficenza. In realtà, il valore delle donazioni di Bezos non è affatto modico, anche se non tra i più elevati in proporzione al suo colossale patrimonio. Bisogna però considerare che, oltre ai fondi istituiti in vita, Bezos ha dichiarato di voler devolvere buona parte del proprio patrimonio (sui 215 miliardi di dollari netti secondo Forbes) in beneficenza alla sua morte.
Potrebbe così facilmente recuperare il distacco dell’ex moglie, che finora ha devoluto in beneficenza almeno il 500% in più rispetto a Bezos. Prendendo in considerazione il biennio dal 2020 al 2022, uno dei più proficui da questo punto di vista, abbiamo donazioni di Scott per 12,8 miliardi di dollari e 2,5 miliardi di dollari di Bezos (nell’arco della vita). Negli ultimi tempi, comunque, anche il fondatore di Amazon sembra maggiormente attivo in questo campo, per quanto spesso ostacolato dai delicati equilibri politici della nuova amministrazione Usa.
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