Pensioni, sai a quanti anni ci vanno in Europa? Ecco le differenze con l’Italia

Simone Micocci

5 Ottobre 2025 - 09:44

Sai a quanti anni si va in pensione in Europa? E soprattutto: è vero che l’Italia è tra i Paesi in cui si smette di lavorare più tardi? Facciamo chiarezza.

Pensioni, sai a quanti anni ci vanno in Europa? Ecco le differenze con l’Italia

Spesso si sente dire che “in Italia si va in pensione molto più tardi rispetto al resto d’Europa”. In realtà la questione è più complessa e va letta distinguendo tra l’età legale pensionabile, oggi fissata a 67 anni, e l’età media effettiva di pensionamento, che grazie a misure di anticipo come la pensione anticipata, Quota 103 e la pensione anticipata per gli usuranti, si ferma poco prima dei 65 anni, di fatto in linea con la media europea.

Non è quindi corretto dire che l’Italia sia il Paese dove si smette di lavorare più tardi: può essere vero, infatti, se guardiamo al requisito legale, falso se osserviamo i dati reali.

Il tema, però, resta comune a tutta Europa, dove governi e cittadini si confrontano tra sostenibilità del sistema previdenziale e diritto a un’uscita non troppo tardiva.

Lo dimostra il caso della Francia, che con la riforma delle pensioni ha innalzato l’età legale a 64 anni, scatenando nuove proteste di piazza. Nel nostro Paese, così come in Francia, la sfida resta la stessa: trovare un equilibrio, evitando che il dibattito sulle pensioni diventi un terreno di conflitto permanente tra piazza e istituzioni.

In questo contesto, per capire davvero se l’Italia sia tra i Paesi più “severi” sul fronte pensioni, non basta fermarsi alle percezioni o alle polemiche: bisogna guardare ai numeri. Ed è qui che la distinzione tra età legale ed età media effettiva diventa fondamentale, soprattutto se confrontata con gli altri sistemi previdenziali europei.

L’età legale per la pensione in Europa

Nella seguente infografica è indicata l’età legale pensionabile nei singoli Paesi europei, senza prendere in considerazione misure che consentono il pensionamento anticipato.

infografica infografica infografica età pensionabile

Ed effettivamente da qui si può vedere come l’Italia oggi sia uno dei Paesi in cui si va in pensione più tardi, per quanto comunque su per giù l’età di riferimento non si discosta così tanto. Non c’è quindi un Paese in cui si va in pensione tanto prima rispetto agli altri, anche perché va detto che quello della sostenibilità del sistema previdenziale è un problema comune a tutti. Ed è destinato ad aggravarsi nei prossimi anni quando il numero dei pensionati crescerà, mentre quello dei lavoratori è resterà più o meno lo stesso. Ciò significa che le entrate resteranno stabili, mentre la spesa per le pensioni aumenterà.

Per questo motivo la maggior parte dei Paesi ha approvato un piano per l’allungamento dell’età pensionabile. Già il prossimo anno alcuni dati di questa tabella potrebbero essere superati dal momento che l’età legale per la pensione aumenterà. Pensiamo ad esempio alla Francia, dove oggi come si può notare dall’infografica si va in pensione a 62 anni: qui però lo scorso anno è stato approvato un innalzamento dell’età pensionabile con l’obiettivo di arrivare, con un ritmo di 3 mesi l’anno, a 64 anni nel 2030.

L’età media di pensionamento in Europa

Discorso differente se invece si guarda all’età pensionabile media, estendendo la nostra analisi alle altre misure che consentono di andare in pensione, abbassando l’età rispetto a quella legale. Come anticipato, infatti, tra pensione anticipata e altre opzioni di flessibilità, alcune delle quali come Quota 97,6 riservate ad alcune tipologie di lavoratori, in Italia di fatto si va in pensione a 64 anni e qualche mese.

A indicare l’età effettiva in cui si va in pensione in Europa è l’Ocse nel Rapporto pensions at a glance 2023. Prendendo in esame il 2022, si risponde alla domanda su qual è l’età media di pensionamento considerando una persona che ha iniziato a lavorare a 22 anni di età mantenendo una carriera continuativa.

Paese Età media di pensionamento
Austria 65 anni uomini, 60 anni donne
Belgio 65 anni
Repubblica Ceca 63,8 anni
Danimarca 67 anni
Estonia 64,3 anni
Finlandia 65 anni
Francia 63,8 anni
Germania 65,8
Grecia 62 anni
Ungheria 65 anni uomini, 62 anni donne
Islanda 67 anni
Irlanda 66 anni
Italia 64 anni
Lettonia 64,3 anni
Lituania 64,3 anni
Lussemburgo 62 anni
Paesi Bassi 66,6 anni
Norvegia 67 anni
Polonia 65 anni
Portogallo 65,6 anni
Slovacchia 62,8 anni
Slovenia 62 anni
Spagna 65 anni
Svezia 65 anni
Svizzera 65 anni
Regno Unito 66 anni

Questa tabella quindi ci restituisce un quadro diverso da quello emerso dalla suddetta infografica, visto che considerando l’età media pensionabile l’Italia non è più il Paese in cui si smette di lavorare più tardi. Le misure di flessibilità, specialmente quelle introdotte in questi anni al fine di alleggerire il peso della riforma Fornero, hanno contribuito ad abbassare notevolmente questa soglia. Ma non è detto sarà sempre così: alla luce di un’età pensionabile effettiva considerata troppo bassa, l’Italia ha preso un impegno con il Piano strutturale di bilancio appena approvato, promettendo che valuterà l’approvazione di quelle misure necessarie a tenere le persone più al lungo al lavoro.

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