Pensioni, “pagamenti sospesi da marzo 2024”: fate attenzione a questo messaggio Inps

Simone Micocci

14 Settembre 2023 - 09:40

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Pensioni, al via la seconda fase dell’accertamento in vita per i residenti all’estero. Rischia la sospensione dei pagamenti (a partire da marzo 2024) chi non invierà il modulo preposto.

Pensioni, “pagamenti sospesi da marzo 2024”: fate attenzione a questo messaggio Inps

Per i pensionati residenti all’estero sta per arrivare il consueto appuntamento con cui dovranno dare prova della loro esistenza in vita, pena la sospensione dei pagamenti.

A darne conferma è l’Inps con messaggio n. 3183 pubblicato il 12 settembre, con il quale viene fatta chiarezza su quali sono i Paesi interessati da questa nuova fase di accertamento, nonché su cosa bisogna fare se non si vuole rischiare che già a partire dal prossimo anno la pensione non venga più pagata.

Vista l’importanza di questa operazione, facciamo chiarezza su come funziona l’accertamento in vita dei pensionati all’estero, quali sono le scadenze e le modalità operative da seguire per non rischiare di commettere errori.

Messaggio numero 3183 del 12-09-2023
Clicca qui per scaricare il messaggio Inps con le istruzioni per la seconda fase dell’accertamento in vita dei pensionati residenti all’estero.

Accertamento in vita dei pensionati all’estero, al via la seconda fase

Come specificato dall’Inps con messaggio n. 3183/2023, il 20 settembre prossimo avrà inizio la seconda fase dell’accertamento in vita dei pensionati italiani residenti all’estero.

Nel dettaglio, la prima fase ha riguardato i residenti in America (Nord, Sud e Centro), Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Nella seconda fase, invece, saranno interessati i residenti in Europa - con l’esclusione dei Paesi già compresi nella prima fase - in Africa e Oceania.

Di seguito l’elenco completo dei Paesi in cui avverrà l’accertamento.

Messaggio numero 3183 del 12-09-2023
Clicca qui per scaricare il messaggio Inps con le istruzioni per la seconda fase dell’accertamento in vita dei pensionati residenti all’estero.

Chi è escluso dall’accertamento

Come indicato nel messaggio Inps, al fine di semplificare le operazioni l’Inps ha individuato un gruppo di pensionati residenti all’estero che non saranno coinvolti nell’accertamento. Nel dettaglio, si tratta dei pensionati:

  • i cui dati anagrafici e di decesso sono oggetto di scambi mensili con le Istituzioni previdenziali tedesche e svizzere
  • i cui dati anagrafici e di decesso sono oggetto di scambi mensili di informazioni con la Caisse Nationale d’Assurance Vieillesse (CNAV) francese;
  • residenti in Belgio, beneficiari di trattamenti pensionistici comuni con il Service fédéral des Pensions (SFP);
  • che hanno riscosso personalmente agli sportelli Western Union almeno una rata di pensione in prossimità dell’avvio del processo di verifica.
  • i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank N.A. a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di riaccrediti consecutivi di rate di pensione.

Le scadenze

Pertanto, a partire dal 20 settembre 2023 verranno effettuate le prime richieste di accertamento in vita (delle quali si curerà Citibank N.A. ossia quell’Istituto di credito che si occupa di pagare la pensione a chi risiede fuori dal territorio nazionale) con i pensionati che avranno l’obbligo di rispondere entro la scadenza del 18 gennaio 2024.

Come avviene l’accertamento in vita

Come anticipato, sarà Citibank N.A. a occuparsi della verifica. A tal proposito, nei prossimi giorni ai pensionati interessati verrà inviata una lettera esplicativa, a cui è allegato un modulo standard di attestazione (di cui di seguito potete scaricare il Fac Simile).

Nella lettera verrà data informazione su:

  • istruzioni per la compilazione del modulo:
  • documentazione di supporto da allegare al modulo
  • indicazioni per contattare il Servizio Citibank N.A. di assistenza ai pensionati laddove fossero necessari chiarimenti.

Attenzione: il modulo è personale, quindi bisognerà utilizzare quello che verrà inviato da Citybank nella comunicazione in arrivo nei prossimi giorni. Non va bene quindi il Fac Simile qui in allegato, che serve solamente per farsi un’idea di come sarà il modello.

Fac Simile modulo per l’accertamento in vita dei pensionati all’estero
Clicca qui per scaricare

Sarà quindi compito del pensionato produrre l’attestazione di esistenza in vita compilata in ogni sua parte. Questa - insieme alla documentazione richiesta - dovrà essere inviata al seguente indirizzo:

PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom

Attenzione, non basta la propria firma per validare il documento: il modulo, infatti, dovrà essere controfirmato da un “testimone accettabile”, ossia un rappresentante di un’Ambasciata o Consolato italiano o un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita.
E laddove i pubblici funzionari si dovessero rifiutare di firmare il modulo, Citibank N.A. accetterà - in sostituzione del suddetto modulo - una certificazione di esistenza in vita emessa dagli Enti pubblici locali. L’importante è che si tratti un modulo chiaramente accertante l’attestazione in vita: ad esempio, non saranno valide certificazioni rilasciate per altre finalità come potrebbe essere un certificato di residenza.

Sanzioni

C’è tempo per dare prova dell’esistenza in vita entro il 18 gennaio 2024. Per chi non assolverà a questo adempimento, CityBank N.A. - per conto dell’Inps - effettuerà il pagamento della rata di febbraio 2024 in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza: sarà personalmente il pensionato a doverla riscuotere e laddove ciò non avvenga entro il 19 febbraio - o comunque entro la stessa data non verrà prodotta l’attestazione in vita - il pagamento dell’assegno sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2024.

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