Una pensione da 1.200 euro al mese, molto comune tra gli italiani, ti permette di vivere molto meglio in quest’isola europea. Clima favorevole, costo della vita moderato e buona sanità.
È una sconfitta per tutti ammetterlo, ma sono sempre di più i pensionati italiani che si trasferiscono all’estero in cerca di condizioni di vita migliori. Anche quando il reddito da pensione garantisce loro il sostentamento in modo certo e sicuro, ci sono molte mete nel mondo in cui poter vivere di gran lunga meglio. Occasioni che alla fine dell’età lavorativa e l’avanzare dell’età sembrano sempre più appetibile.
Senza impegni fissi, senza incombenti responsabilità familiari e senza appunto un lavoro, ma con un reddito stabile, i pensionati possono puntare il dito sul mappamondo ed esplorare nuovi orizzonti in cui godersi al meglio il meritato riposo. Qualcuno viaggia periodicamente, approfittando del tempo libero, altri decidono direttamente di trasferirsi e lasciare l’Italia, ma tutti hanno obiettivi ben precisi in mente.
Si cercano destinazioni con un clima favorevole, buone condizioni fiscali, costi ridotti o comunque abbordabili rispetto alle proprie entrate, magari non troppo distanti dal punto di vista geografico e culturale. Non dovrebbe quindi stupire se negli ultimi tempi è esploso il fenomeno di Madeira, l’isola europea dove basta una pensione da 1.200 euro per vivere bene, sicuramente «meglio che in Italia» secondo i pensionati.
Sono infatti moltissime le persone che scelgono questa meta dopo il pensionamento, soprattutto francesi e italiani. Eppure, non si tratta neanche di uno dei posti con il costo della vita più ridotto rispetto al Belpaese, ma la maggior parte degli expat è soddisfatta del compromesso, grazie alle infrastrutture funzionali e alla splendida natura che abita l’isola.
Insomma, tutto ciò che cercano i pensionati sembra essere racchiuso nell’isola di Madeira, sempre pronta ad accogliere i nuovi arrivati con il proverbiale calore portoghese.
Madeira è diventata il nuovo sogno dei pensionati
Sempre più pensionati si trasferiscono nell’isola europea di Madeira, parte dell’omonimo arcipelago portoghese. Di fatto, il Portogallo è stata una delle destinazioni preferite nel decennale esodo dei pensionati italiani, ma la sua appetibilità è scesa negli ultimi anni. Il governo portoghese, per far fronte alla vertiginosa impennata dei costi immobiliari, ha infatti detto addio alla tassazione agevolata per i pensionati stranieri. I pensionati italiani che si sono trasferiti in Portogallo fino al 2020 hanno infatti avuto diritto a un’esenzione totale delle imposte per 10 anni. In seguito, fino al 2024, è rimasta comunque una flat tax del 10% sulla pensione che ha mantenuto intatto l’appeal del Portogallo.
Ora, in assenza delle agevolazioni, l’imposizione fiscale è conveniente soltanto per i pensionati con redditi molto bassi, risultando altrimenti più penalizzante di quella italiana. Resta comunque in piedi la convenzione tra i due Paesi per evitare la doppia imposizione, sufficiente a convincere ancora molti italiani a scegliere mete portoghesi per il pensionamento. Negli ultimi anni è stata riscoperta l’isola di Madeira, che a quanto pare offre condizioni talmente vantaggiose da vanificare il peso fiscale.
A una distanza tutto sommato abbordabile (si parla di circa 8 ore di volo), Madeira conquista gli italiani per il clima mite, cui deve il soprannome di “isola della Primavera”, le bellezze naturali mozzafiato e la cultura ricca. L’isola è amministrata dalla rispettiva Regione autonoma, che garantisce un livello di sicurezza e di qualità della vita particolarmente alto. I tassi di criminalità sono sotto la media, la sanità è funzionale e la popolazione locale accoglie di buon grado gli stranieri. Elementi certamente degni di nota, ma non basterebbero a conquistare i pensionati italiani se chiedessero una spesa eccessiva. In caso contrario, molte città italiane potrebbero competere senza troppi sforzi.
Con 1.200 euro di pensione vivi meglio
Indipendentemente dai vantaggi fiscali, il livello dei prezzi di Madeira permette agli italiani di vivere bene con la pensione, meglio di quanto potrebbero fare in gran parte dell’Italia. Il Belpaese non sembra riuscire a garantire prospettive altrettanto rosee, una vita dignitosa durante la pensione, subendo ogni anno la fuga di moltissimi pensionati. Nell’isola portoghese, comunque, si può vivere agevolmente con una pensione di 1.200 euro secondo le testimonianze dei pensionati, italiani e non solo, che l’hanno scelta.
L’alloggio resta la spesa più importante, con affitti tra 600 e 800 euro mensili per un bilocale fuori dal centro, in parte compensato dal costo contenuto per i prodotti alimentari locali. Frutta e verdura, per esempio, sono vendute ai prezzi migliori d’Europa, ma soprattutto mangiare fuori smette di essere un lusso. I pensionati italiani possono godersi qualche cena al ristorante senza sensi di colpa, pagando in due meno di 30 euro.
Anche le utenze sono molto vantaggiose, richiedendo una spesa di un centinaio euro al mese complessiva. Evitando le zone turistiche anche l’intrattenimento e la cultura sono accessibili, non è infatti un caso se gli stipendi sono mediamente inferiori. Con la pensione italiana, tuttavia, molti riescono a vivere bene, senza rinunciare a sanità e sicurezza.
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