Pensioni news con l’Ape volontaria che sarà retroattiva dal 1° maggio 2017 per coloro che a partire da quella data avranno maturato i requisiti necessari.
Pensioni news: Ape volontario retroattivo a partire dal 1° maggio, secondo il testo del Dpcm firmato lo scorso 4 settembre 2017.
Ancora assente il decreto attuativo, e le convenzioni con Abi e Ania relative, rispettivamente, al prestito erogato al pensionando per finanziare l’anticipo e alla polizza che copre il decesso; servirà qualora il pensionato muoia prima di aver completato il rimborso del finanziamento previsto con un piano di ammortamento di 20 anni, con possibilità di restituzione anticipata.
Sono queste le news di pensioni riguardo l’Ape volontario, usufruibile per diversi futuri pensionati. Ma non essendovi ancora il decreto attuativo, l’uscita anticipata è stata così resa retroattiva.
Se la data di partenza è fissata al 1° maggio 2017, entro quando sarà possibile fare domanda? Ecco la sezione del Dpcm interessata all’Ape volontario.
Ape volontaria retroattiva dal 1° maggio 2017: entro quando fare domanda
Nel testo del Dpcm firmato dal premier Paolo Gentiloni lo scorso 4 settembre 2017 si legge che:
Coloro che hanno maturato i requisiti in una data compresa tra il primo maggio 2017 e la data di entrata in vigore del presente decreto possono richiedere, entro 6 mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, la corresponsione di tutti i ratei arretrati maturati a decorrere dalla suddetta data di maturazione dei requisiti.
La scelta di rendere retroattivi gli arretrati è stata fortemente voluto dal Consiglio di Stato lo scorso luglio per evitare che il ritardo nell’ approvazione del provvedimento recasse danno a quelle categorie che ne avevano più bisogno.
Tempi per concludere Ape volontaria
Per la conclusione dell’Ape volontaria si dovrà attendere novembre/dicembre. Come già accennato, mancano ancora le convenzioni con le banche e con le assicurazioni.
Inoltre, al momento della richiesta di finanziamento, bisognerà tener conto degli altri debiti pluriennali contratti. Uno fra questi, il mutuo della casa.
Difatti l’ammontare massimo della quota mensile dell’Ape deve:
“essere tale da determinare una rata di ammortamento che, sommata ad eventuali altre rate per prestiti già contratti con ammortamento residuo superiore alla durata di erogazione dell’Ape, non risulti superiore al 30% dell’importo mensile del trattamento pensionistico, al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorziali.”
Per saperne di più sull’Ape volontaria e come richiederla, consultare qui.
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