Ultime notizie pensioni: Ape volontaria e speranza di vita, le novità

Stefania Manservigi

5 Settembre 2017 - 15:44

Ultime notizie pensioni: firmato il decreto sull’Ape volontario, che dovrebbe debuttare a breve, ecco tutte le novità in arrivo.

Ultime notizie pensioni: Ape volontaria e speranza di vita, le novità

Tra le ultime notizie sulle pensioni spicca la firma del decreto sull’Ape volontaria.

E’ arrivato ieri, dopo mesi di attesa e di ritardo, il via libera del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla misura di pensione anticipata che, secondo il Governo, costituisce il fiore all’occhiello della riforma delle pensioni approvata con la scorsa Legge di Stabilità.

Nel decreto, sul quale ha lavorato il team economico di Palazzo Chigi guidato da Marco Leonardi, sono state confermate le istruzioni circolate negli ultimi mesi circa il funzionamento e i requisiti di accesso.

Novità in vista invece per quanto riguarda la speranza di vita, con l’inserimento di una "clausola di allungamento".

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle ultime novità riguardanti l’Ape volontaria.

Ultime notizie pensioni: Ape volontaria e speranza di vita

Tra le novità introdotte dal decreto sull’Ape volontaria spicca quella riguardante la speranza di vita.

In vista del possibile adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, che dovrebbe portare a partire dal 2019 a 67 anni l’età per andare in pensione, il decreto prevede che coloro che decideranno di aderire alla misura di pensione anticipata, dovranno indicare subito nella domanda all’Inps se si è orientati a optare o meno per un finanziamento supplementare, che comporterà una maggiorazione dell’importo della rata mensile per restituire il prestito.

Si tratta di una “clausola di allungamento” che dovrebbe avere la durata di 5 mesi.

Tuttavia, qualora il lavoratore decida di non usufruirne, non verrà compromesso il decorso del prestito-ponte.

Ultime notizie pensioni: Ape volontaria, altre novità

All’interno del decreto sull’Ape volontaria sono stati inseriti dal Governo ulteriori correttivi, con riferimento alle richieste avanzate dal Consiglio di Stato.

I lavoratori che aderiranno all’Ape volontaria avranno diritto alla retroattività del trattamento: ciò significa che il lavoratore che avrà maturato i requisiti per accedere all’anticipo volontario tra il 1° maggio e la data di attuazione del decreto potrà richiedere entro sei mesi dall’entrata in vigore del Dpcm «la corresponsione di tutti i requisiti arretrati maturati».

Inoltre al momento della richiesta di accesso all’Ape volontaria occorrerà tenere conto anche degli altri prestiti pluriennali in capo al lavoratore, come ad esempio un mutuo. L’ammontare massimo della quota mensile di Ape verrà calcolata in modo tale da determinare una rata che, sommata a eventuali altre rate per prestiti già contratti con ammortamento superiore alla durata dell’Anticipo, «non risulti superiore al 30% dell’importo mensile del trattamento pensionistico».

E’ stata invece eliminata dal decreto l’indicazione in base a cui non possono accedere all’Ape i soggetti che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia entro sei mesi dalla presentazione della domanda.

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