Pensioni news: il 2 novembre giorno decisivo mentre la Fornero difende la sua riforma

Alessandro Cipolla

27 Ottobre 2017 - 09:55

Pensioni news: il 2 novembre si terrà il decisivo incontro tra governo e sindacati, mentre l’ex ministro Elsa Fornero difende la sua riforma sul tema dell’età pensionabile.

Pensioni news: il 2 novembre giorno decisivo mentre la Fornero difende la sua riforma

Pensioni news: il governo ha convocato Cgil, Cisl e Uil il prossimo 2 novembre a Palazzo Chigi dove, questa volta in maniera definitiva, si cercherà di trovare un accordo per lo stop all’innalzamento dell’età pensionabile.

Dopo che la diffusione dei dati Istat sul miglioramento dell’aspettativa di vita degli italiani sembrava aver chiuso ogni discussione, le ultime pensioni news parlano di un PD, Renzi compreso, che invece ora ferve per trovare una soluzione. Una smania questa che non fa piacere però alla Fornero, che mette in guardia sui rischi derivanti da un possibile freno alla sua riforma.

Pensioni news: 2 novembre giorno decisivo

Pensioni news che tornano a dare un briciolo di speranza ai lavoratori che, se non verranno presi provvedimenti a breve, a partire dal 2019 vedranno aumentare la loro età pensionabile a 67 anni.

Questo poi dovrebbe essere soltanto il primo di una serie di scaglioni che, in maniera progressiva, nel tempo continueranno a far aumentare l’età pensionabile di due mesi ogni due anni.

Da tempo i sindacati chiedono che questo meccanisma venga stoppato. Essendo legato al paventato miglioramento dell’aspettativa di vita, le confederazioni forti dei dati negativi del 2015 a riguardo spingevano per un passo indietro visto che non sembravano sussistere più le motivazioni per l’innalzamento.

Proprio alcuni giorni fa per l’Istat, con perfetto tempismo, ha reso noto i dati relativi al 2016 dove l’aspettativa di vita degli italiani è tornata a crescere. In sostanza, il triennio di riferimento 2014-2016 è stato in linea con le previsioni ipotizzate quando venne licenziata la riforma Fornero.

Se ci mettiamo poi che il ministro dell’Economia Padoan, l’Inps, Bankitalia e la Corte dei Conti si erano da subito detto contrari a un blocco dell’aumento dell’età pensionabile, visti gli alti costi per le casse statali che ne scaturirebbero, non sembravano esserci più possibilità per evitare l’innalzamento.

Nella prossima primavera però gli italiani torneranno alle urne e così il Partito Democratico, annusato il vento del grande disappunto dei lavoratori, nelle ultime ore si sta dando un gran da fare per cercare di trovare una soluzione.

Il 2 novembre quindi a Palazzo Chigi ci sarà un incontro con i sindacati, dove il governo dovrebbe mettere sul tavolo un emendamento che andrebbe a congelare di sei mesi, il tempo di mettersi le elezioni alle spalle, ogni decisione in merito all’innalzamento.

Interviene la Fornero

L’intenzione del governo in materia di pensioni sembrerebbe quindi quella di mettere una momentanea toppa a riguardo dell’età pensionabile. Anche per una sospensione però i tempi sono molto stretti.

Si dovrà vedere poi se i sindacati accetteranno questo compromesso, visto che il sentore è che il Partito Democratico stia cercando soltanto di prendere tempo per evitare che il tema della riforma delle pensioni possa entrare nella campagna elettorale.

Di colpo quindi lo stop all’innalzamento dell’età pensionabile ha trovato diversi sostenitori tra le fila della maggioranza. Chi invece rimane ben ferma sulla sua posizione è l’ex ministro del Lavoro, oltre che autrice della riforma incriminata, Elsa Fornero che con una dichiarazione rilasciata all’Ansa mette in guardia sui rischi di un possibile stop.

Tutti contenti della proposta Renzi? Non voglio rovinare la festa, ma attenzione a modificare la legge. Bisogna fare molta attenzione a non scaricare i costi sui giovani e sulle generazioni future. Si possono piuttosto considerare eccezioni dal punto di vista sociale.

La Fornero quindi non sembrerebbe essere entusiasta del possibile rinvio dell’inizio del progressivo innalzamento dell’età pensionabile. Per l’Inps infatti sarebbe un duro colpo, anche se l’ex ministro parla di possibili eccezioni da poter introdurre con ogni probabilità riferendosi ai lavori più gravosi.

Meno di una settimana quindi e si saprà come finirà questa telenovela relativa alla riforma delle pensioni che, a prescindere dall’età pensionabile, per come è stata pensata dal governo finora sembrerebbe essere più che deludente visti i pochi fondi dirottati sul tema.

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