Pensioni, quando spettano più contributi: le maggiorazioni per smettere di lavorare prima

Simone Micocci

2 Luglio 2019 - 09:07

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Maggiorazione contributiva: in alcuni casi per ogni periodo di lavoro svolto vengono riconosciuti più contributi (rispetto a quelli dovuti) utili per l’accesso alla pensione.

Pensioni, quando spettano più contributi: le maggiorazioni per smettere di lavorare prima

Per andare in pensione bisogna soddisfare un requisito contributivo e - salvo in alcuni casi - uno di tipo anagrafico.

L’età e gli anni di contributi necessari per l’accesso alla pensione variano a seconda della tipologia della stessa. Al soddisfare di determinate condizioni, ad esempio, è possibile accedere prima alla pensione: questo vale ad esempio per alcuni lavoratori appartenenti alle categorie tutelate, per i quali ad esempio è a disposizione Quota 41 che consente di accedere alla pensione al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione.

Per chi svolge dei lavori gravosi e particolarmente usuranti quindi c’è la possibilità di accedere alla pensione prima del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Ma c’è un’altra agevolazione ed è di questa che vi parleremo in questa guida: le maggiorazioni contributive riconosciute ad alcune categorie di lavoratori e per delle determinate tipologie di servizio.

In poche parole, per ogni periodo di servizio svolto viene accreditato un numero maggiore di contributi. È come se il beneficiario avesse lavorato di più, con il vantaggio che al momento dell’accesso alla pensione potrà vantare più contributi di quelli che gli sarebbero stati accreditati nel caso in cui non gli fosse stata applicata alcuna agevolazione.

A questo punto è interessante vedere quali sono i casi in cui è possibile beneficiare di una maggiorazione dei contributi, così da capire quando è possibile accedere prima alla pensione.

Ce ne sono diverse a seconda della tipologia del servizio e della categoria di appartenenza; prima di vedere quali sono, però, è bene ricordare che dal 1° gennaio 1998 è stato posto un limite di 5 anni per i contributi derivanti da maggiorazione. Questo limite non si applica però per i lavoratori non vedenti e per le vittime di atti terroristici.

Pensioni: 6 mesi di contributi in più per ogni anno di lavoro

La prima maggiorazione dei contributi è quella di metà del servizio prestato. In poche parole, per ogni anno di lavoro sono riconosciuti 6 mesi di contribuzione in più rispetto a quella normalmente spettante. Si può beneficiare di questa maggiorazione per i periodi di servizio:

  • svolti a bordo di navi militari da militari dell’Esercito e dell’Aeronautica, per i dipendenti iscritti alla Cassa Stato
  • svolti ai confini di terra come sottufficiale o militare di truppa del corpo della guardia di finanza, ma solo per i primi 2 anni di servizio. Dal 3° anno in poi, infatti, la maggiorazione si riduce a 1/3, quindi spettano 4 mesi in più per ogni anno di servizio;
  • prestati dal personale dell’amministrazione degli Affari esteri nelle residenze disagiate o particolarmente disagiate. Nella maggiorazione sono compresi i periodi di viaggio. Qualora però la residenza sia “fortemente disagiata” sarà riconosciuta una maggiorazione di 3/4: quindi spettano 9 mesi di contribuzione aggiuntiva su un anno di lavoro;
  • prestati nelle scuole e in altre istituzioni educative e culturali italiane all’estero, per i primi 2 anni. Dal 3° anno la maggiorazione è di 1/3;
  • in cui si è stati esposti ad amianto (solo fino al 1° ottobre 2004);
  • svolti prima dei 18 anni e soggetti interamente al calcolo contributivo della pensione;
  • prestati in colonia ed in territorio somalo o in zona d’armistizio (la maggiorazione spetta solo per due anni);
  • prestato a bordo di navi mercantili;
  • prestato all’estero con compiti di cooperazione con Paesi in via di sviluppo in sedi disagiate e particolarmente disagiate. Spetta una maggiorazione di 3/4 del periodo lavorativo per le zone fortemente disagiate.

Pensioni: 4 mesi di contributi in più per ogni anno di lavoro

Qui, invece, faremo l’elenco dei servizi che danno diritto alla maggiorazione di 1/3 del servizio prestato, con il beneficiario che così si vede accreditati 4 mesi di contributi in più per ogni anno di lavoro.

Questa agevolazione spetta per il servizio:

  • prestato a bordo di navi (anche se in riserva) dai militari della marina e servizio di navigazione compiuto dai carabinieri, dalla guardia di finanza, dalle guardie di pubblica sicurezza, dagli agenti di custodia, dai vigili del fuoco, dagli ufficiali della marina imbarcati come medici e dal personale civile imbarcato su navi militari;
  • di volo;
  • prestato ai confini di terra come sottufficiale o militare di truppa del corpo della guardia di finanza. L’agevolazione, però, scatta dal secondo anno di servizio;
  • prestato alla commutazione telefonica in qualità di operatore, di assistente o di capoturno da parte del personale dell’Azienda di Stato per i servizi di telefonia;
  • svolto come personale direttivo, docente ed assistente educatore della scuola ed istituzioni statali aventi particolari finalità;
  • svolto da persone non vedenti;
  • prestato in colonia ed in territorio somalo o in zona d’armistizio. Anche questa agevolazione scatta dal secondo anno di servizio;
  • imbarco su mezzi di superficie e sommergibili;
  • per il controllo spazio aereo di I, Il e III livello.

Pensioni: 3 mesi di contributi in più per ogni anno di lavoro

Ci sono solo due casi in cui ogni anno di lavoro vale 3 mesi in più di contribuzione, ossia 1/3 del periodo di servizio. Questo vale per gli operai addetti ai lavori insalubri e ai polverifici e per i lavoratori che dal 1° ottobre 2004 sono stati esposti all’amianto.

Nel primo caso l’agevolazione spetta solo ai dipendenti iscritti alla Cassa dello Stato, mentre nel secondo a tutti, anche a coloro che appartengono al settore privato.

Pensioni: 2 mesi di contributi in più per ogni anno di lavoro

Spetta una maggiorazione di 1/6 del periodo di servizio svolto ad alcune categorie di lavoratori, ossia dai sordomuti e dagli invalidi con una percentuale di invalidità non inferiore al 74%.

Pensioni: maggiorazioni di 1/5 del periodo prestato

In alcuni casi, invece, spetta una maggiorazione della contribuzione pari ad 1/5 del periodo svolto. Ad esempio, per 5 anni di lavoro spetta 1 anno di contributi in più.

Questo vale quando il servizio è prestato:

  • a bordo delle navi in armamento o in riserva dai militari addetti alle macchine; questa maggiorazione è riconosciuta ai soli dipendenti iscritti alla Cassa Stato;
  • nei reparti di correzione o negli stabilimenti militari di pena;
  • nel sottosuolo in miniere, cave o torbiere che hanno cessato l’attività;
  • durante la percezione dell’indennità per servizio d’istituto o -dal 25 aprile 1981 - funzioni di polizia espletate da dipendenti della Polizia di Stato e Prefetti;
  • impiego operativo di campagna per militari Esercito, Marina, Aviazione; questa maggiorazione è riconosciuta ai soli dipendenti iscritti alla Cassa Stato;
  • per reparti di truppe alpine.

Pensioni: 10 anni di contributi in più

Infine c’è una maggiorazione di 10 anni per le vittime di atti di terrorismo che hanno subito un’invalidità permanente (di qualsiasi entità o grado), così come per i loro familiari.

Ai pensionati per inabilità derivante da atti terroristici, inoltre, spetta una maggiorazione pari al periodo mancante alla data di compimento dell’età pensionabile.

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