Pensioni, guida al cedolino di settembre: aumenti o trattenute, ecco cosa aspettarsi

Simone Micocci

17 Agosto 2023 - 09:55

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Pensione di settembre, quando viene pagata e cosa aspettarsi? Aumenti o trattenute a seconda dei casi, guida al prossimo cedolino.

Pensioni, guida al cedolino di settembre: aumenti o trattenute, ecco cosa aspettarsi

Al pari di quanto già successo con la pensione in pagamento ad agosto, anche a settembre sul cedolino ci saranno aumenti o trattenute a seconda dei casi.

Per tutti si andrà avanti con le trattenute dovute per le addizionali Irpef, ma l’appuntamento più importante è senza dubbio quello che riguarda il conguaglio della dichiarazione dei redditi che solamente per alcuni pensionati verrà effettuato sul cedolino in pagamento venerdì 1 settembre.

Un’operazione che ovviamente potrà portare a un aumento della pensione ma anche a una decurtazione: tutto dipende dalla dichiarazione dei redditi, ossia se ne è risultato un credito o un debito in favore del pensionato.

Pensione di settembre, per chi ci sarà il conguaglio Irpef?

Per i pensionati che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi con modello 730/2023 e hanno indicato l’Inps come sostituto d’imposta, il conguaglio viene effettuato direttamente nel cedolino secondo delle scadenze che dipendono dalla data in cui è stata inviata la dichiarazione.

Nel dettaglio, nel caso dei pensionati il conguaglio - sia se a debito che a credito - viene effettuato a partire dal secondo mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione.

Per questo motivo è già stato effettuato il conguaglio sulla pensione di agosto per coloro che hanno inviato dichiarazione dei redditi entro il 20 giugno, per i quali il termine ultimo per l’invio del prospetto della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate era fissato al 29 giugno.

Devono aspettarsi, invece, un conguaglio sulla pensione di settembre coloro che hanno inviato la dichiarazione dei redditi tra il 21 giugno e il 15 luglio, per i quali la comunicazione è stata effettuata entro il 23 luglio. Per chi ha aspettato ancora prima di inviare la dichiarazione dei redditi il conguaglio potrebbe slittare ancora, fermo restando che le operazioni dovranno essere completate con la pensione in pagamento a novembre.

A tal proposito, ricordiamo che i pensionati obbligati a presentare dichiarazione dei redditi, come pure coloro che vogliono approfittarne per godere di un rimborso Irpef grazie a tutte le detrazioni previste, hanno tempo fino al 2 ottobre 2023 per farlo attraverso il modello 730/2023 con l’Inps come sostituto d’imposta, così da poter beneficiare di un conguaglio direttamente con la pensione.

In alternativa c’è il modello Redditi Pf, per cui c’è tempo fino al 30 novembre, con il quale il conguaglio viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate ma con tempistiche molto più lunghe.

Pensione di settembre, aumento o trattenute?

Ricapitolando, per coloro che a settembre subiranno il conguaglio Irpef sulla pensione potrà esserci:

  • un rimborso dell’importo a credito laddove nel corso dello scorso anno sia stata versata più Irpef di quella effettivamente dovuta. Ma attenzione, laddove la cifra da rimborsare dovesse essere maggiore di 4.000 euro le tempistiche per il pagamento potrebbero anche allungarsi visto che l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli ulteriori;
  • una trattenuta dell’importo in caso di conguaglio a debito, quindi per chi ha versato meno Irpef (situazione comune tra chi ha più di una Certificazione unica).

Per quanto riguarda gli indebiti, questi possono essere trattenuti tutti dalla pensione di settembre oppure a rate, a seconda di come indicato dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi: come ci ricorda l’Inps, comunque, la restituzione dovrà concludersi entro il mese di novembre.

Le altre trattenute del cedolino

Tutti i pensionati, eccetto quelli che sono nella no tax area, dovranno mettere in conto altre trattenute dalla pensione di settembre. All’Irpef già trattenuta mensilmente, infatti, vanno anche considerate:

  • le addizionali regionali e comunali relative al 2022, trattenute in 11 rate (da gennaio a novembre) nell’anno successivo a quello cui si riferiscono;
  • l’addizionale comunale in acconto per il 2023 (effettuata da marzo a novembre);
  • recupero ritenute Irpef relative all’anno 2022 (laddove nel conguaglio di fine anno fosse risultato un debito superiore a 100 euro, come indicato nella Certificazione Unica).

Data di pagamento

La pensione di settembre sarà accreditata tanto su conto corrente bancario quanto su quello postale venerdì 1 settembre 2023, primo giorno bancabile del mese.

Per quanto riguarda il ritiro in contanti in posta, invece, i singoli uffici potranno adottare un loro calendario che nella gran parte dei casi dovrebbe essere il seguente:

Data di pagamentoIniziale del cognome
Venerdì 1 settembre A-C
Sabato 2 settembre, esclusivamente la mattina D-K
Lunedì 4 settembre L-P
Martedì 5 settembre Q-Z

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