Pensioni, a chi spetta lo sconto di 5 mesi nel 2023: di cosa si tratta e requisiti

Simone Micocci

4 Maggio 2023 - 10:11

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Andare in pensione con 5 mesi di anticipo: ecco come fare e chi può approfittare dello sconto sul requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

Pensioni, a chi spetta lo sconto di 5 mesi nel 2023: di cosa si tratta e requisiti

Anche nel 2023 alcuni lavoratori possono andare in pensione con 5 mesi di anticipo rispetto all’età anagrafica fissata per la pensione di vecchiaia.

Non a 67 anni quindi come avviene per la generalità dei lavoratori, bensì a 66 anni e 7 mesi. A ricordarlo è la circolare Inps n. 126 del 28 dicembre 2018 con la quale vengono indicati i requisiti che bisogna soddisfare per andare in pensione in anticipo approfittando dello sconto di 5 mesi in oggetto.

Un’ottima opportunità per chi, stanco del proprio lavoro, non vuole perdere altro tempo e preferisce andare in pensione il prima possibile. Come vedremo meglio di seguito, però, tale possibilità prevede anche di soddisfare un requisito contributivo maggiore rispetto a quello solitamente previsto per la pensione di vecchiaia.

Perché esiste uno sconto di 5 mesi sulla pensione di vecchiaia

Come noto ai più, ogni biennio i requisiti per l’accesso alla pensione vengono adeguati all’andamento delle speranze di vita. L’ultimo innalzamento c’è stato in data 1 gennaio 2019, quando per effetto dell’adeguamento il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia sono stati innalzati di 5 mesi, arrivando così a 67 anni di età e 20 anni di contributi (mentre per i contributivi puri è richiesto anche che l’assegno maturato risulti pari o superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. La pensione anticipata, invece, è stata esclusa dall’adeguamento e lo sarà fino al 31 dicembre 2026 per effetto di quanto stabilito dal decreto n. 4 del 2019.

Tuttavia, la normativa ha riconosciuto una maggior tutela per i lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, escludendoli dall’adeguamento con le speranze di vita per il biennio 2019-2020 a condizione che soddisfino particolari requisiti.

Chi può approfittare dello sconto di 5 mesi per andare in pensione in anticipo

Come anticipato, tale possibilità è riservata ai lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, come indicate nel decreto legislativo n. 67 del 2011, quali:

  • lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti di cui all’articolo 2 del decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale in data 19 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 208 del 4 settembre 1999, quali:
    • lavori in galleria, cava o miniera:
    • lavori nelle cave
    • lavori nelle gallerie
    • lavori in cassoni ad aria compressa
    • lavori svolti dai palombari
    • lavori ad alte temperature":
    • lavorazione del vetro cavo
    • lavori espletati in spazi ristretti
    • lavori di asportazione dell’amianto.
  • lavoratori notturni, ovvero i lavoratori a turni che prestano attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per almeno 64 giorni lavorativi l’anno come pure i lavoratori che prestano attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.
  • lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, quali:
    • Prodotti dolciari; additivi per bevande e altri alimenti
    • Lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti; produzione di articoli finiti;
    • Macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico
    • Costruzione di autoveicoli e di rimorchi
    • Apparecchi termici: di produzione di vapore di riscaldamento, di refrigerazione, condizionamento
    • Elettrodomestici
    • Altri strumenti e apparecchi
    • Confezione con tessuti di articoli per abbigliamento e accessori; etc.
    • Confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo
  • conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

A questi si aggiungono coloro che vengono definiti gravosi ai sensi dell’articolo 1, comma 148, lettera a), del decreto 5 febbraio 2018 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze, quali:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo n. 67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Nel dettaglio, chi appartiene a una delle seguenti categorie potrà andare in pensione in deroga all’ultimo adeguamento con le aspettative di vita che ha portato il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia a 67 anni: questi, quindi, potranno accedervi già al raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi.

Tuttavia, non bastano i 20 anni di contributi solitamente richiesti per la pensione di vecchiaia: per approfittare dello sconto di 5 mesi, infatti, ne sono richiesti 30 anni.

Circolare n. 126 del 2018
Clicca qui per la circolare contenente le istruzioni per approfittare dello sconto di 5 mesi sull’accesso alla pensione di vecchiaia.

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