Pensione a 1.000 euro: da quando aumenta?

Simone Micocci

4 Ottobre 2022 - 11:38

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Silvio Berlusconi ha promesso un aumento delle pensioni a 1.000 euro: ma i tempi non sono ancora maturi.

Pensione a 1.000 euro: da quando aumenta?

Aumenteremo le pensioni fino a 1.000 euro”; questa la promessa fatta da Silvio Berlusconi in campagna elettorale, ragion per cui i pensionati in questi giorni si stanno chiedendo quando è lecito immaginarsi che ciò avverrà.

D’altronde il leader di Forza Italia non è nuovo all’aumento delle pensioni: già nel 2001, infatti, mantenne la promessa di aumentare le pensioni fino a 1 milione delle vecchie lire, misura che tuttavia - rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale - coinvolse una platea ridotta di pensionati visto che furono introdotti dei paletti riguardo all’età anagrafica e al reddito.

Quello strumento è in vigore ancora oggi ed è conosciuto come incremento al milione: tuttavia, con il passaggio all’euro e le varie modifiche apportate nel frattempo, oggi l’importo è pari a 660,79 euro.

Almeno nei piani di Silvio Berlusconi, i tempi sono maturi per procedere a un ulteriore incremento, portandolo dunque a 1.000 euro. Tuttavia, nonostante la vittoria del centrodestra alle elezioni, il passaggio alla nuova soglia non sembra essere così imminente come si pensa.

Pensioni a 1.000 euro: il piano di Silvio Berlusconi potrebbe richiedere molto tempo

Nel programma di Forza Italia trova spazio un aumento delle pensioni grazie all’incremento della maggiorazione sociale conosciuta come incremento al milione, introdotta proprio dal governo Berlusconi nel lontano 2001.

Oggi hanno diritto all’incremento al milione tanto i pensionati che hanno compiuto 70 anni di età e con un reddito inferiore a 8.590,27 euro (14.675,70 euro in caso di reddito coniugale), quanto i titolari di assegno sociale o di pensione d’invalidità (in caso di percentuale al 100% spetta già al compimento dei 18 anni di età).

L’importo da prendere come riferimento, come detto, è di 660,79 euro, ma Silvio Berlusconi in campagna elettorale ha espressamente dichiarato di voler salire fino a 1.000 euro.

Ma c’è un problema costi. Secondo le più recenti stime, infatti, riconoscere un aumento fino a 1.000 euro potrebbe richiedere fino a 19 miliardi di euro, mentre le risorse sarebbero inferiori - ma comunque notevoli - qualora si decidesse d’introdurre qualche paletto come fatto nel 2001, ad esempio limitando l’aumento solamente a chi ha compiuto una certa età.

E non è un ostacolo da poco, specialmente in questo particolare periodo storico dove si fatica persino a quantificare le risorse a disposizione per la legge di Bilancio 2023. Ragion per cui almeno per il momento non c’è da aspettarsi un aumento delle pensioni fino a 1.000 euro, misura che tra l’altro non sembra aver mai soddisfatto Giorgia Meloni che a più riprese ha consigliato agli alleati di fare solamente promesse che si è certi di poter mantenere.

D’altronde con la prossima legge di Bilancio servirà trovare le risorse per procedere con un altro aumento delle pensioni, il quale tuttavia esula dalla volontà del nuovo governo visto che è già programmato da tempo.

Pensioni: niente incremento fino a 1.000 euro, ma nel 2023 aumentano comunque

A inizio 2023 è previsto un aumento delle pensioni senza precedenti per effetto della rivalutazione, quel meccanismo con cui l’importo degli assegni ogni anno viene adeguato al costo della vita così da mantenere inalterato il potere d’acquisto.

A tal proposito, l’Istat prevede per il 2022 un tasso d’inflazione all’8%, il quale a sua volta verrà applicato sulle pensioni a inizio 2023. Non interamente però, visto che per le pensioni d’importo inferiore a 2.692 euro una parziale rivalutazione è stata già effettuata a ottobre, per una percentuale del 2%.

Qualora il tasso dell’8% dovesse essere confermato, per procedere alla rivalutazione delle pensioni nel 2023 servirà stanziare dagli 8 ai 10 miliardi con la prossima legge di Bilancio, il che non sarà semplice viste le poche risorse a disposizione. Ragion per cui pensare contemporaneamente a un ulteriore aumento fino a 1.000 euro non sembra essere possibile.

Tuttavia, già con la rivalutazione i pensionati potranno sorridere per un aumento che in alcuni casi sarà anche di tre cifre. Ad esempio, rispetto a dicembre chi prende una pensione di 1.000 euro godrà di un aumento mensile (lordo) di 60 euro, in quanto verrà attuata una rivalutazione del 6% (visto che dall’8% va sottratto quel 2% anticipato tra ottobre e dicembre). Chi ha una pensione di 2.000 euro, invece, godrà di un ulteriore aumento di 120 euro al mese, mentre per una pensione di 2.500 euro il tasso di rivalutazione verrà applicato solamente al 90%, quindi al 7,2%: da questo bisognerà togliere il 2% già riconosciuto con l’anticipo della rivalutazione riconosciuto dal decreto Aiuti bis, e di conseguenza l’aumento sarà del 5,2%, 130 euro in più al mese.

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