Partite IVA, chi ci guadagna dalla riforma IRPEF 2022? I risparmi per fascia di reddito

Anna Maria D’Andrea

07/12/2021

02/12/2022 - 15:01

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Partite IVA, chi ci guadagna dalla riforma IRPEF 2022? Il mix di nuove aliquote, detrazioni e aumento della no tax area porta ad un risparmio medio di circa 200 euro.

Partite IVA, chi ci guadagna dalla riforma IRPEF 2022? I risparmi per fascia di reddito

Partite IVA, riforma IRPEF 2022 con guadagni per tutti i lavoratori autonomi.

La riduzione delle aliquote IRPEF e la revisione di no tax area e curva delle detrazioni fiscali potrerà ad un risparmio in termini di minor imposta dovuta.

È atteso a breve in Senato l’emendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2022 che formalizzerà i contenuti dell’accordo politico sull’IRPEF e sull’IRAP, i primi interventi di riforma fiscale volti a ridurre il peso delle tasse sui redditi da lavoro.

A beneficiare del taglio dell’IRPEF saranno anche i titolari di partita IVA che non applicano la flat tax. Secondo i calcolo pubblicati dal Sole24Ore il risparmio medio previsto per i lavoratori autonomi sarebbe pari a circa 200 euro all’anno.

Partite IVA, chi ci guadagna dalla riforma IRPEF 2022? I risparmi per fascia di reddito

Al pari di quanto previsto per la generalità di contribuenti che saranno sottoposti alla nuova IRPEF dal 1° gennaio 2022, anche per i titolari di partita IVA si va verso un risparmio maggiore all’aumentare del reddito.

Un effetto dovuto al meccanismo di progressività dell’IRPEF e che l’emendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2022 dovrebbe appianare con l’ulteriore intervento relativo alla rimodulazione delle detrazioni fiscali sui redditi da lavoro.

Non solo i lavoratori dipendenti, ma anche gli autonomi che pagano l’IRPEF e che non applicano il regime forfettario si troveranno quindi a fare i conti con un’imposta rivisitata, nell’ottica di ridurre il peso del Fisco sul lavoro e favorire gli investimenti.

Mentre si attende il testo dell’emendamento in Senato, è il Sole24Ore ad offrire alcune simulazioni di calcolo dei risparmi previsti dalla revisione delle aliquote. Prendiamo quindi alcuni esempi per capire chi sarà maggiormente avvantaggiato.

Per i titolari di partita IVA, il passaggio da cinque a quattro aliquote IRPEF porterà ad un guadagno, in termini di minore imposta dovuta, così calibrato:

  • 62 euro annui per i redditi fino a 15.000 euro;
  • 142 euro annui per i redditi fino a 25.000 euro;
  • 371 euro per i redditi fino a 35.000 euro.

Il risparmio più cospicuo andrebbe ai titolari di redditi fino a 50.000 euro, che stando ai calcoli formulati dal Sole24Ore risparmierebbero una somma pari a 810 euro all’anno.

Superato tale tetto reddituale, il guadagno in termini di minore IRPEF dovuta scenderebbe gradualmente, fino ad assestarsi sui 270 euro annui per i contribuenti con redditi fino a 80.000 euro.

Così come per i lavoratori dipendenti, anche per gli autonomi al calcolo della nuova IRPEF bisognerà sommare le nuove detrazioni riconosciute e l’aumento della soglia per la no tax area, che dovrebbe passare da 4.800 euro a 5.500 euro a partire dal 1° gennaio 2022.

Per ulteriori dettagli si resta in attesa del testo dell’emendamento alla Legge di Bilancio 2022, che definirà in maniera chiara come cambierà l’IRPEF per i titolari di partita IVA, così come per i lavoratori dipendenti e i pensionati.

Partite IVA, taglio IRPEF e IRAP per i lavoratori autonomi in Legge di Bilancio 2022

Alle novità in materia di IRPEF si affiancherà l’abolizione dell’IRAP che, stando alle anticipazioni fornite, nel 2022 dovrebbe riguardare circa un milione di titolari di partita IVA, persone fisiche e ditte individuali.

Secondo l’accordo politico raggiunto tra i partiti di maggioranza, all’IRAP andranno un totale di 1,3 miliardi di circa degli 8 complessivamente stanziati dalla Legge di Bilancio 2022 per la riduzione della pressione fiscale.

Per i lavoratori autonomi che beneficeranno della riduzione dell’IRPEF e in parallelo del taglio dell’IRAP, al risparmio derivante dalle nuove aliquote si affiancherà quello dovuto all’abolizione dell’imposta, che vale in media 1.360 euro. Un vantaggio doppio, al quale si affiancherà la semplificazione degli adempimenti dichiarativi.

Si tratta solo di un primo tassello degli interventi in materia fiscale attesi nei prossimi mesi.

In parallelo alla sessione di Bilancio 2022 in corso in Senato, in Commissione Finanze della Camera ha preso avvio l’esame della legge delega in materia fiscale approvata dal Governo il 5 ottobre 2021.

Si attendono quindi numerose novità nel corso del 2022.

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