Palestre e piscine con super green pass: in quali casi serve il vaccino per allenarsi

Simone Micocci

24 Dicembre 2021 - 11:35

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Nuove regole per palestre e piscine con l’introduzione del super green pass. Allenamenti possibili solamente con l’esibizione del certificato ricevuto dopo la vaccinazione o la guarigione dal Covid.

Palestre e piscine con super green pass: in quali casi serve il vaccino per allenarsi

Nuove regole per gli allenamenti, con il super green pass obbligatorio per accedere a palestre e piscine al chiuso già dalla zona bianca. È questa la decisione presa dal Consiglio dei ministri con il nuovo decreto Festività che cambia le regole stabilite il 24 novembre.

In un primo momento il super green pass non è stato richiesto anche per allenarsi, né in zona bianca né in zona gialla, nonché per entrare in palestre e piscine che si trovano al chiuso. Alla fine, però, il nuovo decreto ha cambiato la lista delle attività vietate ai non vaccinati (ricordiamo che il super green pass viene rilasciato solo a seguito di vaccino o guarigione). Anche per palestre e piscine, quindi, ora serve il green pass rafforzato mentre finora era richiesto solamente con il passaggio in zona arancione.

A tal proposito, è bene fare chiarezza su cosa cambia per piscine e palestre con l’entrata in vigore dei nuovi decreti che hanno istituito e poi modificato lo strumento del super green pass e ampliato gli ambiti in cui invece viene richiesto il green pass ordinario.

Palestra e piscina in zona bianca: cosa cambia con il super green pass

Con il decreto di Natale l’accesso alle palestre e alle piscine al chiuso è precluso ai non vaccinati. Per allenarsi, infatti, servirà avere un super green pass in corso di validità, escludendo quindi l’accesso a chi ha solo un tampone negativo.

Questa regola vale sia per la zona bianca che per la gialla che per le zone arancioni, dove in realtà era già richiesto il super green pass. La certificazione rafforzata è in vigore in tutta Italia fino al 31 marzo, indipendentemente dal colore della propria regione.

I non vaccinati, dunque, non possono continuare ad allenarsi anche solo con green pass ordinario rilasciato a seguito di un tampone negativo.

Attenzione, inoltre, perché già il precedente decreto ampliava gli ambiti in cui il super green pass è obbligatorio. Per l’accesso agli spogliatoi adiacenti agli impianti per l’attività sportiva, anche quando svolta all’aperto, è già necessaria la certificazione verde.

Palestra e piscina in zona arancione: cosa cambia con il super green pass

In zona arancione palestre e piscine dovrebbero chiudere, almeno secondo la normativa vigente. Il decreto che ha introdotto il pass rafforzato, invece, mantiene gli impianti aperti dando la possibilità di allenarsi a coloro che risultano vaccinati o guariti da meno di 6 mesi. Una buona notizia anche per le strutture: per queste, infatti, viene meno il rischio di chiudere nel caso in cui dovesse esserci un peggioramento tale da richiedere il passaggio in zona arancione.

Con il decreto Festività comunque la zona arancione è stata equiparata a quella bianca e gialla con l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato anche nelle fasce di minor rischio. In zona arancione, dunque, piscine e palestre restano aperte, ma solo per coloro che sono in possesso del super green pass.

Palestra e piscina in zona rossa: cosa cambia

Qualora - speriamo mai - dovessero esserci numeri da zona rossa, per palestre e piscine la chiusura sarebbe inevitabile. Con il nuovo decreto, infatti, restano inalterate le restrizioni per la zona rossa, le quali continuano ad applicarsi per tutti, vaccinati e non. Qui, dunque, palestre e piscine - come pure i ristoranti - dovrebbero chiudere.

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