Le sorti di OnePlus potrebbero seguire le stesse orme di Huawei. Ecco che cosa sta succedendo al noto marchio di smartphone, ci saranno conseguenze?
Per i marchi di smartphone cinesi, gli Stati Uniti non sono da tempo un terreno troppo felice per il proprio business. Già in passato, non sono mancate controversie e indagini legislative circa l’utilizzo dei dati degli utenti, l’acquisto di materiali per l’assemblaggio dei dispositivi e tanto altro. Uno dei marchi che storicamente più volte se l’è dovuta vedere col governo USA è Huawei, ma presto alla lista potrebbe aggiungersene un altro.
Stiamo parlando di OnePlus, da tempo tra i brand più popolari di tutti gli States. Secondo quanto emerso, presto potrebbe venire avviata un’indagine riguardante un aspetto specifico di tutti i telefoni lanciati sul mercato dall’azienda asiatica. In prima linea ci sono due legislatori americani, ossia John Moolenaer e Raja Krishnamoorthi, i quali hanno affermato di aver già visto un’analisi di un’azienda che conferma la loro tesi.
L’accusa nei confronti di OnePlus
I dispositivi OnePlus sarebbero in grado di raccogliere e inviare dati personali degli utenti a server cinesi senza alcun consenso. Questa è l’accusa dei due legislatori americani, che già hanno chiesto al Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti di avviare un’indagine sul brand asiatico. Il motivo? Potrebbe rappresentare un grave rischio per la sicurezza dei consumatori.
Almeno per il momento, si tratta solo di accuse contro il produttore cinese e non sembra ci siano gli estremi per avviare un’indagine vera e propria. Come detto, non è la prima volta che gli Stati Uniti si scagliano contro le aziende cinesi legate al mondo della tecnologia.
Basti pensare all’ormai storica diatriba contro TikTok, o anche alla decisione di vietare al gigante ZTE di utilizzare componenti americani nei suoi smartphone. Il più recente e altisonante è il caso che riguarda Huawei, pesantemente sanzionato dal governo statunitense nel 2019.
Cosa succederà a OnePlus
Al momento, dire quale sarà il destino da affrontare per OnePlus negli Stati Uniti è praticamente impossibile. Essendoci solo un’accusa di due legislatori sul tavolo, i tempi non sono maturi nemmeno per poter ipotizzare l’avvio di un’indagine nei confronti dell’azienda cinese.
C’è chi immagina un destino simile a quello di Huawei, che proprio nel 2019 ha dovuto dire addio alla possibilità di utilizzare le tecnologie e i software americani, obbligando così il brand a dire addio – tra le altre cose – ad Android e a tutti i servizi Google ad esso collegati.
Qualora anche per OnePlus la decisione dovesse seguire la stessa linea, si tratterebbe di un grave colpo per le sue strategie aziendali nel mercato occidentale del marchio. Già le prossime settimane potrebbero dirci di più su una vicenda che probabilmente avrà sviluppi ulteriori.
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