Omessa dichiarazione Imu, ecco come rimediare entro fine settembre

Patrizia Del Pidio

18 Settembre 2025 - 15:26

Per l’omessa dichiarazione Imu c’è tempo fino al 29 settembre per mettersi in regola. Come si deve fare e che succede dopo questa data? Ecco come applicare il ravvedimento operoso.

Omessa dichiarazione Imu, ecco come rimediare entro fine settembre

Ravvedimento operoso Imu entro il 29 settembre: c’è tempo ancora poco più di una settimana per chi ha omesso la dichiarazione Imu relativa all’anno 2024 che andava presentata entro il 30 giugno 2025. Vediamo come fare e cosa accade dopo il 29 settembre per chi non si mette in regola.

Quella della dichiarazione Imu non è una scadenza che riguarda tutti i proprietari di casa: non bisogna confondere, infatti, il pagamento dell’Imu, che scadeva sempre a giugno, con la dichiarazione Imu. Si tratta di un’incombenza che è necessaria solo quando sono sopraggiunte, rispetto all’anno precedente, delle variazioni che incidono nella determinazione dell’Imposta Municipale Unica.

Per chi ha dimenticato di presentare la dichiarazione Imu entro il 30 giugno 2025, la data da ricordare è quella del 29 settembre per non incorrere nell’omessa dichiarazione.

Si può sanare l’omissione grazie al ravvedimento operoso, da effettuare entro 90 giorni dalla scadenza originaria. VLa dichiarazione Imu può essere presentata anche oltre i 90 giorni, ma con adempimenti diversi.

Omessa dichiarazione Imu, entro il 29 settembre

La dichiarazione Imu è un adempimento a cui sono chiamati i proprietari di casa per i quali sono sorte variazioni per quanto riguarda le condizioni di versamento dell’Imu. Non si tratta, quindi, di una dichiarazione che ogni anno va presentata da tutti, ma di un adempimento da assolvere solo in determinate circostanze. Si tratta di tutte quelle situazioni che il Comune non conosce e per questo è necessaria la presentazione del modello Imu/Impi.

Per chi si trova nell’obbligo di presentazione e ha saltato la scadenza del 30 giugno può provvedere all’invio entro il 29 settembre tramite ravvedimento operoso che prevede sanzioni ridotte. Presentando la dichiarazione entro la fine di settembre, infatti, è possibile versare una sanzione che ammonta a un decimo di quella ordinaria (che varia dal 100% al 200% dell’imposta dovuta).

Se la presentazione, invece, viene effettuata dopo il 29 settembre, si può usare sempre il ravvedimento operoso, ma versando una percentuale di sanzione leggermente più alta.

Dichiarazione Imu omessa o tardiva, c’è differenza?

Nel corso di Telefisco 2023 il Mef, al riguardo della dichiarazione Imu, ha fornito importanti chiarimenti specificando che non esiste una reale differenza tra una dichiarazione tardiva (entro i 90 giorni) e una dichiarazione omessa (presentata dopo i 90 giorni).

Con questo chiarimento, quindi, si evidenzia che il contribuente può provvedere alla presentazione della dichiarazione Imu anche dopo che sono trascorsi i 90 giorni dalla scadenza ordinaria di presentazione.

Il mancato rispetto della scadenza del 30 settembre non impedisce comunque al contribuente di sanare la propria posizione con il ravvedimento operoso.:

  • se la dichiarazione Imu è presentata entro 90 giorni la sanzione è ridotta a un decimo e si deve pagare un importo di 5 euro se si è effettuato un corretto versamento dell’Imu;
  • se la dichiarazione è presentata dopo i 90 giorni sono sempre previste sanzioni ridotte, ma la percentuale dipendente dal ritardo rispetto alla scadenza originaria (in base a quello che prevede il ravvedimento operoso).

Con il ravvedimento operoso, infatti, si deve versare l’imposta dovuta, gli interessi calcolati in base al ritardo e una sanzione ridotta rispetto all’ordinaria. Come funziona la riduzione delle sanzioni con il ravvedimento operoso? La riduzione opera in base a quanto tempo passa tra la scadenza prevista per l’adempimento e la regolarizzazione e nello specifico:

  • se si regolarizza la propria posizione entro 30 giorni si versa una sanzione pari a 1/10 del minimo;
  • se si regolarizza la propria posizione entro 90 giorni si versa una sanzione pari a 1/9 del minimo;
  • se si regolarizza la propria posizione entro un anno si versa una sanzione pari a 1/8 del minimo;
  • se si regolarizza la propria posizione entro 2 anni si versa una sanzione pari a 1/7 del minimo;
  • se si regolarizza la propria posizione dopo oltre 2 anni si versa una sanzione pari a 1/6 del minimo.

Per quel che riguarda il ravvedimento operoso per la dichiarazione Imu la sanzione da versare cambia in base alla regolarità dei versamenti Imu e nello specifico:

  • in caso si sia versato il giusto importo di Imu la sanzione minima è pari a 50 euro e con il ravvedimento operoso entro 90 giorni si dovrà versare un decimo di 50 euro (ovvero 5 euro);
  • se l’imposta è stata versata in misura minore o non è stata versata affatto si deve versare l’imposta, gli interessi relativi al ritardo e una sanzione che va dal 100% al 200% dell’imposta dovuta (con il ravvedimento operoso quest’ultima è ridotta a un decimo).

Come si presenta la dichiarazione Imu?

La dichiarazione, tramite il modello Imu/Impi, deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica o cartacea (se si tratta di immobili occupati abusivamente e denunciati all’autorità giudiziaria, la presentazione deve essere obbligatoriamente telematica).

Il modello deve essere compilato in ogni sua parte e consegnato entro il 30 giugno (per il 2024 la data è slittata al 1° luglio) dell’anno successivo a quello in cui è intervenuta la variazione.

Modello Imu/Impi editabile
Modello da scaricare
Modello Imu/Impi
Istruzioni

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# IMU

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