Esenzione IMU residenti all’estero, approvata alla Camera la proposta

Nadia Pascale

5 Dicembre 2025 - 08:53

Approvata alla Camera dei deputati l’esenzione IMU per i residenti all’estero anche se in Paesi non convenzionati. Svolta per 100.000 contribuenti che avranno anche la Tari dimezzata.

Esenzione IMU residenti all’estero, approvata alla Camera la proposta

Importante svolta per 100 mila italiani residenti all’estero: è stata approvata dalla Camera dei deputati l’esenzione IMU e dimezzata la Tari. Ecco quali contribuenti non dovranno più pagare l’IMU.

Attualmente l’esenzione IMU per gli italiani residenti all’estero trova applicazione solo per gli iscritti all’AIRE che sono residenti in Paesi in convenzione con l’Italia, con l’approvazione della proposta di legge, cambia tutto, sebbene siano introdotte nuove limitazioni.
La revisione normativa è richiesta anche dalle critiche sollevate dalla Commissione europea.

Ecco cosa cambia per gli italiani residenti all’estero che hanno una casa in Italia e in quali casi possono avvalersi dell’esenzione IMU e non pagare.

Esenzione IMU residenti all’estero basata sulla rendita catastale

L’IMU, acronimo di Imposta Municipale propria, è dovuta dal possessore di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Il disegno di legge con l’esenzione IMU per i residenti all’estero è a prima firma di Toni Ricciardi (PD) e introduce diversi sgravi basati sulla rendita catastale.
La prima cosa da sottolineare è che l’esenzione IMU per i residenti all’estero è limitata a un solo immobile detenuto in Italia.

Per gli immobili con una rendita catastale fino a 200 euro, l’esenzione è totale. In caso di rendita catastale tra i 201 euro e i 300 euro il contribuente versa il 40% dell’IMU dovuta.
Se la rendita è compresa tra 300 euro e 500 euro, il contribuente deve versare il 67%.

Limiti all’esenzione IMU per i residenti all’estero

Ci sono però dei limiti, il contribuente deve detenere in Italia un solo immobile. L’immobile deve essere ubicato in un comune con meno di 5.000 abitanti, si tratta, quindi, di un’agevolazione riservata ai piccoli comuni.

Non finiscono qui i requisiti, l’immobile deve, infatti, trovarsi nel comune di ultima residenza in Italia del contribuente prima del trasferimento all’estero e deve aver risieduto in Italia per almeno 5 anni prima di trasferirsi fuori dal Paese. Infine, l’immobile oggetto di esenzione IMU non deve essere locato e non deve essere oggetto di comodato gratuito.

Riduzione Tari 50%

Per gli immobili che si trovano in tale condizione è prevista anche una riduzione Tari del 50% (Tassa sui rifiuti). La riduzione Tari si è resa necessaria per evitare che i benefici legati all’esenzione IMU fossero azzerati o ridotti dalla Tari.
Il disegno di legge è stato approvato alla Camera dei deputati con 229 voti favorevoli, l’approvazione è stata all’unanimità. Le nuove regole entrano in vigore dal 2026, questo implica che per la scadenza del 16 dicembre 2025 si applicano le precedenti normative.

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# IMU

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